CALENDARIO: archiviato un Settembre da incubo per i colori rossazzurri

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La sconfitta interna per mano della Turris conclude un mese di Settembre davvero funesto per il Calcio Catania; infatti su sei gare disputate (Coppa Italia compresa) sono arrivate quattro sconfitte, 1 vittoria ed 1 pareggio. Un ruolino di marcia da piena zona retrocessione che descrive perfettamente la 17ª posizione di classifica ed un misero bottino di 4 punti conquistati su 15 disponibili. È pur vero però che i numeri non rispecchiano in toto ciò che ha espresso il rettangolo verde e che esistono delle grosse attenuanti che giustificano un andamento così deficitario (le sviste arbitrali, la condizione precaria di alcuni atleti e gli errori dei singoli) ma se in 6 partite sono stati incassati 11 gol (media di 1,83 per partita) e da ben cinque giornate la truppa di Baldini subisce consecutivamente almeno una rete, evidentemente i problemi strutturali sono più gravi del previsto, con la mancanza di un adeguato filtro a centrocampo e la presenza di una linea difensiva (al momento) non all’altezza che, uniti ai tantissimi errori tecnici e di concentrazione, hanno spianato la strada alle marcature avversarie.

In tal senso la rocambolesca gara di giovedì pomeriggio è l’esempio lampante dei pregi e difetti del Catania 2021/22: una squadra che mette l’anima in campo, prova con la forza della disperazione, lo spirito di sacrificio e l’abnegazione a gettare il cuore oltre l’ostacolo ma che alla fine, in un modo o nell’altro, deve arrendersi ai propri limiti che indirizzano la contesa in favore degli avversari. Al di là del grave errore di Ropolo, il match contro la Turris non lascia dormire sonni tranquilli perché a differenza di quanto osservato contro Bari, Paganese e Catanzaro (in Coppa), dove sono arrivati dei ko immeritati, con i corallini i rossazzurri sono sembrati in balia degli avversari per gran parte della sfida, con la scelta incauta di Baldini di sfidare gli avversari proprio sui loro punti di forza che, di fatto, non ha pagato.

Altro campanello d’allarme il fatto che, escludendo Bari e Catanzaro, il calendario del Catania non era poi così proibitivo come si potesse pensare, visto che il club di Via Magenta si è scontrato contro realtà (sulla carta) alla portata come Monopoli, Paganese e Turris incassando tre ko. In questo momento l’inesperienza e le difficoltà extracalcistiche stanno indubbiamente pesando nell’economia generale ma vanno anche evidenziate le scelte errate in sede di calciomercato con la decisione di puntare, in difesa ed a centrocampo, su giocatori non ancora pronti o privi di una vera guida (di fatto il successore di Tommaso Silvestri non è mai arrivato). In attesa di buone notizie dall’infermeria e dal miglioramento della condizione fisica di alcuni atleti, il Catania dovrà riuscire a rialzarsi, sia in termini di classifica che di morale, a cominciare da Picerno.

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