IL GIORNO DELLA VERITA’: seconda asta, ci siamo. Riflettori puntati sul Tribunale

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E’ arrivato il giorno in cui le chiacchiere, le voci, le ipotesi di vario genere daranno spazio a quel che realmente accadrà. E’ stata fissata dal Tribunale per oggi, venerdì 4 marzo, la scadenza del secondo tentativo di vendita del ramo caratteristico di azienda calcistica della Catania Calcio spa, previsto a seguito della proroga dell’esercizio provvisorio sino al 7 marzo. La vendita comprende “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori; struttura e organizzazione del settore giovanile; immobilizzazioni materiali; indumenti, merce store, targhe, coppe e trofei; due marchi registrati”. Non fa parte della procedura il titolo sportivo, che non può essere ceduto a terzi, ma può solo essere attribuito dalla Figc a una diversa società in presenza dei requisiti richiesti dalle norme federali.

L’imprenditore romano Benedetto Mancini è l’unico ad essersi esposto pubblicamente dichiarando con certezza di partecipare all’asta. Sarà davvero così? Francesco Russo Morosoli si è detto disposto a fare la propria parte ma solo attraverso l’appoggio di altri imprenditori forti, decisi e motivati. Roberto Felleca ha ammesso tempo fa di valutare l’ipotesi di formulare un’offerta, poi sembra essersi defilato, vedremo se definitivamente o meno. Altri soggetti o gruppi imprenditoriali non hanno approfondito la questione. Intanto Mancini ha fatto realizzare il logo societario della Football Club Catania 1946 con apposita domanda presentata per l’iscrizione al Registro delle Imprese di una società avente sede a Catania, in via Caserma dei Carabinieri 9, proprio nei pressi del Tribunale etneo. Si tratta di un requisito fondamentale per la partecipazione alla vendita competitiva, ma non è l’unico.

A pena di inefficacia, ogni soggetto istante dovrà depositare una domanda contenente l’offerta di acquisto irrevocabile per un importo non inferiore al prezzo base (500mila euro) indicando tra gli altri elementi richiesti: denominazione sociale, sede legale, codice fiscale e generalità complete del legale rappresentante; l’importo versato a titolo di cauzione in misura non inferiore al 25% del prezzo offerto (importo che sarà trattenuto in caso di rifiuto dell’acquisto); data, orario e numero di CRO del bonifico effettuato per il versamento della cauzione; codice IBAN del conto sul quale è stata addebitata la predetta somma; certificato/visura della C.C.I.A.A. da cui risultino i poteri di firma e l’ammontare del capitale sociale, copia conforme dell’atto costitutivo e dello statuto della società offerente oltre che della richiesta di affiliazione alla FIGC.

L’offerta potrà essere presentata solo per via telematica ed inviata all’indirizzo PEC del Ministero della Giustizia offertapvp.dgsia@giustiziacert.it entro le ore 12:00 e si intende depositata solo nel momento in cui viene generata la ricevuta completa di avvenuta consegna da parte del gestore della PEC del Ministero della Giustizia. L’apertura delle buste avverrà alle 16:00, se dovesse pervenire una sola offerta si procederà all’aggiudicazione immediata del ramo calcistico aziendale. In presenza di due o più offerte, invece, a partire dalle 17:00 del medesimo giorno si procederà alla gara telematica tra i soggetti che hanno partecipato al bando, partendo dal prezzo d’offerta migliore e con rilanci minimi di 50mila euro. Ricordiamo che il Tribunale non ha alcun potere di controllo circa il piano industriale che i potenziali acquirenti intendono presentare e la loro effettiva consistenza economica, ma vigilerà sui requisiti sopra citati. E’ il giorno della verità. Non resta che attendere e sperare in un futuro roseo per il Catania.

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