MALTESE (Sancataldese): “Sono stato vicino al Catania. Sarao andava espulso. Gli etnei devono calarsi nella categoria”

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Il difensore della Sancataldese Salvatore Maltese parla del successo ottenuto dopo la lotteria dei calci di rigore contro il Catania in Coppa Italia Serie D:

“Sapevamo di affrontare una squadra ben attrezzata per vincere il campionato. Abbiamo preparato bene la partita, soprattutto in fase difensiva cercando di sfruttare i loro errori. Siamo riusciti a portarla sullo 0-0 in un primo tempo dove non dico che abbiamo sofferto tanto ma loro hanno fatto due tiri e preso un palo. Poi nella ripresa, fino a quando eravamo in parità numerica, non hanno calciato mai in porta. Il lavoro del mister e della squadra ci ha premiato”.

“Giocare contro gente come Giovinco e Sarao non è facile per nessuno. Bravi per un 70-80% noi. L’unico avversario che può avere il Catania per vincere il campionato è il Catania stesso. Questa è la D, questi sono i campi e le squadre. Non è la B o la Lega Pro. I rossazzurri devono calarsi nella categoria”.

“La mia espulsione? Non è per giustificarmi ma io non c’entravo niente perché Sarao andava espulso, avendo dato una manata a Di Marco. Ho chiesto di far valere le mie ragioni, poi l’arbitro ha deciso in quel modo ma la squadra ha retto bene anche dopo la mia espulsione”.

“Sono stato vicino al Catania in estate, alla vigilia dell’inizio del ritiro ero già in macchina per venire a Catania. Poi il Direttore mi aveva chiesto di aspettare ancora un po’ di tempo ma io non potevo, ho una famiglia e questo è il mio lavoro”.

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