CATANIA: nel successo di Ragusa c’è anche la firma degli under. Chiarella sugli scudi

0
469
foto Catania FC

Vittoria doveva essere e così è stato. Il nuovo Catania ha iniziato nel migliore dei modi il percorso in campionato conquistando i primi tre punti di (si spera) una lunga serie che dovranno portare l’Elefante a concludere in vetta il Girone I della Serie D. Per la prima volta nella storia gli etnei sono riusciti ad espugnare lo stadio “Aldo Campo” di Ragusa in gare ufficiali (solo pareggi nei precedenti), mettendo in campo tutti i mezzi fisici, tecnici e mentali in possesso per non sbagliare l’approccio alla gara e conquistare così il primo successo del nuovo corso.

Sia chiaro che non sono mancate le note stonate come per esempio l’assenza di cinismo, con tantissime occasioni per chiudere definitivamente i giochi sprecate, e la mancanza di un adeguato filtro a centrocampo. Al di là di questo piccolo aspetto,  il Catania sceso in campo a Ragusa ha ampiamente meritato i tre punti, battagliando palla su palla e sembrando già pienamente entrato nella realtà della D. In particolar modo ha colpito la prestazione offerta dagli under utilizzati da mister Ferraro, già ben inseriti dentro i meccanismi di gioco e pronti ad indossare una maglia così pesante e storica.

Sugli scudi sicuramente l’ex pescarese Marco Chiarella, autentica spina nel fianco per la formazione iblea ed in grado di mettere in mostra le proprie abilità sia tecniche che fisiche. Lanciato un po’ a sorpresa dal tecnico rossazzurro sin dal 1’, il numero trentuno ha evidenziato una buona condizione atletica ed ottime doti nel dribbling e nella visione di gioco, sfornando pregevoli assist ed andando vicinissimo anche al primo sigillo stagionale. Peccato solo per il cartellino giallo rimediato alla mezz’ora e dovuto più che altro ad un fattore di irruenza e poca esperienza, aspetti però ampiamente giustificabili per un classe 2002. Lui e Forchignone (assente domenica scorsa) rappresenteranno sicuramente due validissime alternative.

Contro le aquile anche Alessio Castellini, difensore centrale classe ‘03, ha offerto una grande prestazione giocando peraltro in un ruolo non propriamente naturale. Il calciatore bresciano infatti è stato schierato da mister Ferraro come terzino sinistro ben figurando nel corso di tutti i novanta minuti di gioco e mostrando grande personalità, senso della posizione ed ottime doti nella progressione palla al piede. Castellini ha offerto un eccellente apporto alla causa dell’Elefante sfiorando addirittura nel finale, tramite un’azione personale, il primo gol con la maglia etnea. Dopo l’esordio in Coppa a San Cataldo, anche contro il Ragusa il ragazzo scuola Brescia ha risposto presente, sfruttando nel migliore dei modi le chance che il tecnico campano gli sta concedendo in questo inizio di stagione.

Il più giovane degli under etnei presenti sul rettangolo verde è stato Mattia Vitale, mezzala che compirà diciotto anni il prossimo 17 Ottobre, con già all’attivo una serie di presenze in Serie D. L’atleta campano ha sofferto un pò la vivacità della mediana avversaria nel primo tempo, perdendo in più di un’occasione le misure in fase di non possesso e concedendo campo ed occasioni ai giocatori iblei. L’intesa con i propri compagni deve ancora affinarsi ma, come testimonia la traversa colpita allo scadere della prima frazione e la crescita nella ripresa, movimenti e qualità, specie negli inserimenti, iniziano già ad intravedersi. Adesso non resta che continuare a lavorare sodo traendo spunto dai consigli dei propri compagni di squadra per migliorare e mettersi in evidenza in una piazza di grande prestigio ed importanza.

Klavs Bethers, portiere lettone del 2003, è stato determinante ai fini della vittoria risultando efficace in un paio di circostanze, sempre nel corso dei primi 45′. Se il Catania ha mantenuto la porta inviolata il merito è anche di questo ragazzo di appena 18 anni che, nonostante la giovanissima età, ha rivelato un buon posizionamento e prontezza di riflessi tra i pali. Contemporaneamente però sono emerse anche delle criticità da allenare con molta costanza e perseveranza per evitare, in futuro, di commettere degli errori che potrebbero anche compromettere il risultato finale. In particolar modo l’estremo difensore di proprietà del Piacenza ha sofferte nelle uscite, soprattutto quelle in presa alta, sbagliando in qualche circostanza il tempo d’intervento. Nonostante questo aspetto però nel complesso anche la prova del nativo di Aizpute può considerarsi ampiamente positiva.

Nel finale di gara è subentrato anche il palermitano Giorgio Chinnici (classe ‘02), ex terzino della Gelbison, a sorpresa non schierato dall’inizio ma che ha comunque risposto presente. È stato ripetuto a più riprese come i giovani, specialmente in Serie D, siano fondamentali per vincere ed in effetti, nel corso dei novanta minuti, un po’ tutti gli under schierati dal Catania sono riusciti a fare la differenza. Durante la stagione molti di questi ragazzi faranno quasi certamente le fortune del club etneo rivelandosi, a prescindere dall’età, già pronti per una piazza ricca di aspettative, pressioni e tradizione sportiva.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***