STAMPA LOCALE – Luigi Pulvirenti: “Catania, ogni gara come una finale. Pelligra lungimirante, non credo che il gruppo punterà su Torre del Grifo”

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Nel corso della trasmissione sportiva ‘Sala Stampa’, su Etna Channel, c’è stato spazio anche per le riflessioni di Luigi Pulvirenti, giornalista e Presidente della Farmitalia Saturnia di volley maschile:

“Nello sport di scontato non c’è nulla. Chi gestisce il Catania, staff tecnico e squadra, ovviamente non può pensare di avere già vinto il campionato perchè il rischio è quello di rilassarsi. Poi è ovvio che non si possono vincere tutte le partite, credo che non sia mai accaduto nello sport. Giusto che staff tecnico e società ragionino come se ogni gara fosse una finale. E’ anche giusto sottolineare che nelle ultime due settimane probabilmente dal punto di vista del gioco il Catania non ha fatto bene e questo pareggio di Cittanova deve servire come maggiore stimolo per preparare che si presumono più impegnative delle altre”.

“A me Ferraro piace molto per lo sitle. Persona sobria, pacata, serena e molto concreta. i risultati parlano per lui. Merito anche alla dirigenza del Catania di avere puntato su gente di categoria. E soprattutto in avanti ci sono giocatori con trascorsi importanti. Se un appunto può essere fatto, forse sul numero eccessivo d’infortuni soprattuto nelle prime giornate, ma questo può essere spiegato considerando che al 2 agosto il Catania ancora non esisteva, quindi la preparazione ne ha risentito”. 

“Spesso il tifoso è incontentabile tanto nelle vittorie quanto nelle sconfitte ma dopo nove vittorie consecutive ci può stare un pareggio. Il Catania deve pensare alla sua partita domenica e riprendere la marcia, poi è chiaro che per la qualità he possiede può giocare molto meglio.  Il nemico del Catania può essere il fatto di giocare con sufficienza, pensare che si vincano le partite perchè ti chiami Catania”.

“Pelligra? Ha la lungimiranza negli investimenti e la capacità di vedere oltre. Questa capacità credo lo abbia spinto ad investire sul Catania. Catania è una grande piazza, ma un conto è dirlo e un altro è programmare un investimento sapendo che magari nei primi anni ci sarà da investire in un certo modo. Il Catania sta facendo molto bene comunque dal punto di vista dei contratti pubblicitari e degli incassi al botteghino. In caso di promozione in C, quello di terza serie sarebbe sicuramente più impegnativo come campionato e metti nel conto che inizialmente l’investimento non rientra subito ma, ripeto, il gruppo Pelligra è lungimirante”.

“Torre del Gifo? Io credo che nella loro concezione di business sportivo vogliano realizzare un nuovo centro in città e Torre del Grifo sia troppo distante. Io penso che il Gruppo Pelligra immagini una casa del Catania che sia molto più integrata nella città e che loro abbiano una organizzazione imprenditoriale e manageriale tale da garantire che l’investimento venga fatto nel miglior modo possibile facendo anche l’interesse di Catania.  Il ‘Massimino’? Io togliendo la pista di atletica farei un impianto più moderno, abbassando il campo potrebbe diventare una stadio all’inglese, personalmente sono favorevole ad una attività di ristrutturazione dello stadio. Anche da 25/26mila posti andrebbe bene”.   

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