STAMPA NAZIONALE – Di Stefano: “Pelligra regalo dal cielo per i catanesi. Grella, coraggio pazzesco”

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Nel corso della trasmissione televisiva ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, c’è stato spazio per un intervento del giornalista catanese di Sky Sport Peppe Di Stefano, incentrato sugli sviluppi societari che hanno portato il patron Ross Pelligra e Vincenzo Grella al timone del Catania SSD:

“C’ero quando vidi a Varese la nascita di un progetto ed il presidente Pelligra in quella prima intervista, pieno di emozione, che disse «Forza Catania». Sono fiero di avere tardato a una cena quel giorno. Fu il primo passo del Catania. Adesso vedo tutto questo. Dobbiamo essere eternamente grati per quello che rappresenta un regalo dal cielo per noi catanesi”.

“Il calcio è al centro delle nostre vite e spesso va oltre. Pelligra ha restituito credibilità e dignità ad una città. Anche se la squadra rossazzurra milita in Serie D, vedere giornali e siti nazionali parlare settimanalmente dei 15mila presenti al ‘Massimino’ mi riempie il cuore d’orgoglio”.

“Quando fu inaugurato Torre del Grifo, che è sempre stato un vanto per la nostra terra, c’era Simeone allora tecnico del Catania. Anche Montella, ma un pò tutti ricordano il centro sportivo e ne parlano ancora come qualcosa di eccezionale. Spero che Torre del Grifo torni nelle mani del Catania. Sarebbe davvero un peccato enorme lasciare quel mostro, in senso positivo, abbandonato”.

“Grella lavorava in una delle agenzie più importanti e ricche di procuratori al mondo. Era quasi semplice per lui avere una carriera importante lì. Ha avuto un coraggio pazzesco. Gianluca Di Marzio mi disse all’inizio «ma davvero Grella lascia per ripartire dalla D a Catania?». Adesso vederlo a Catania totalmente padrone della materia è una delle cose delle quali dobbiamo andare più fieri. Evidentemente sapeva prima di noi quella che era la struttura finanziara e progettuale di Pelligra”.

“Conta il brand, il valore di un club. Il valore del club Catania attuale – lo dico con un pò di tristezza rispetto agli ultimi anni ma con fierezza rispetto a quanto accade oggi –  è maggiore a differenza di 2-3 anni fa. A Milano di catanesi siamo a migliaia, ma in tutto il nord Italia. I primi anni per noi erano motivo di vanto, poi è successo quello che sappiamo e ci siamo un pò tutti nascosti, un pò vergognati. Penso agli anni brutti vissuti per via del caso Raciti, i ‘Treni del gol’ e tutto il resto. Poi negli anni sembravano arrampicati sugli specchi. Invece in questi mesi c’è fierezza”.

“La Serie D non conta niente, poi sarà bello e fantastico riaccompagnare il Catania in Serie C, B ed A. Andrà così, facendo gli scongiuri. Siamo tornati ad essere catanesi fieri in tutto il mondo. Contano le idee, mettere in luce anche prodotti del nostro territorio. Senza questa società magari Biagianti non avrebbe mai avuto l’opportunità di fare il dirigente nel Catania, magari Orazio Russo sarebbe rimasto fuori. E’ bellissimo quello che stiamo vivendo oggi, al di là dei risultati. E’ qualcosa di molto più bello del calcio”.

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