VERSO SANCATALDESE-CATANIA: si torna al “Mazzola” tre mesi e mezzo dopo, ma in un contesto completamente diverso

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Conseguito il settimo sigillo interno di questo campionato, il Catania si avvicina sempre più alla conclusione del giro di boa.  L’avversario della quartultima sfida del girone d’andata sarà la Sancataldese in quella che si rivelerà una gara dal sapore decisamente particolare per entrambe le squadre. A distanza di poco più di tre mesi dall’incrocio nella Coppa Italia di categoria, verdeamaranto e rossazzurri torneranno nuovamente a sfidarsi. Teatro di questa battaglia sportiva sarà sempre il “Valentino Mazzola” di San Cataldo, stadio che lo scorso 21 Agosto non portò fortuna alla compagine catanese.

Da quell’incrocio pre-season però è cambiato tutto visto che Catania e Sancataldese hanno imbastito due percorsi totalmente differenti. Probabilmente la delusione di inizio stagione in terra nissena è servita alla squadra rossazzurra per calarsi ancora di più nella realtà della Serie D, amalgamando e cementificando un gruppo in cui vige la massima collaborazione e disponibilità da parte di tutti. Nonostante il potenziale tecnico a disposizione il Catania di mister Ferraro non è una squadra bella a vedersi ma molto cinica, pragmatica e solida pertanto piuttosto che una fuoriserie scintillante, luminosa e splendente l’Elefante ‘22/23 appare più come un bulldozer, solido, spietato, quadrato, non bello a vedersi ma fortemente concentrato verso l’obiettivo stagionale.

35 punti conquistati in 13 giornate frutto di undici vittorie, due pareggi e zero sconfitte, miglior attacco del girone (quarto dell’intera Serie D) con 29 centri e seconda miglior difesa di tutta la categoria con appena 6 reti subite sono i numeri più emblematici di una squadra che appare una vera e propria schiacciasassi inarrestabile. I tredici punti di vantaggio sulle principali antagoniste, Lamezia e Vibonese, testimoniano ancora di più la bontà delle scelte societarie sia in merito alla costruzione della rosa che riguardo alla scelta dello staff tecnico. Ferraro si sta dimostrando l’uomo giusto al posto giusto, capace di gestire nel migliore dei modi un team composto da giocatori di grande talento e tutti potenzialmente titolari (anche in squadre di terza serie) ma che, per il bene della squadra, dei tifosi e dell’armonia dello spogliatoio accettano di buon grado anche dei ruoli da comprimari pur riuscendo sempre a fare la differenza quando chiamati in causa.

Rispetto al primo Catania osservato a San Cataldo non solo sono cambiati alcuni interpreti, su tutti gli arrivi di Sarno e Jefferson, ma anche la condizione fisica e l’amalgama sono nettamente migliorati. L’Elefante che Domenica prossima tornerà nuovamente in scena al “Mazzola” sarà radicalmente diverso rispetto a quello di inizio stagione, molto più maturo, cinico, compatto e preparato, tanto tatticamente quanto mentalmente, alla battaglia sportiva. L’obiettivo sarà certamente quello di tornare a casa con i tre punti anche se piegare le resistenze della Sancataldese non sarà affatto scontato. La compagine nissena infatti dopo un inizio di stagione disastroso, costato la panchina a Matteo Vullo, ha cambiato radicalmente marcia conseguendo sei risultati utili consecutivi (2 vittorie e quattro pareggi) battendo Trapani (0-1) e Ragusa (3-0) e sfiorando il successo, sfumato soltanto in pieno recupero, in quel di Vibo Valentia nell’ultimo di campionato.

Merito sicuramente di mister Pietro Infantino, capace di migliorare tanto sul piano del gioco quanto in quello dei risultati adottando come nuovo schema il 3-4-2-1. Verdeamaranto dunque che rispetto alla prima parte di stagione appaiono molto più quadrati, rapidi e compatti (solo un gol incassato nelle ultime sei giornate) frutto anche degli innesti di qualità, arrivati nel corso della stagione, di Gabriele Zerbo (prima punta), Sante Giacinti, Aziz Toure (entrambi centrocampisti) e Matteo Brumat (difensore centrale), capaci di innalzare il tasso tecnico della squadra e migliorarne il rendimento.

Rispetto a quel 21 Agosto dunque tante cose sono cambiate, per cui se i rossazzurri vorranno ritornare alla vittoria lontano dalle mura amiche dovranno approcciarsi nel migliore dei modi ad una sfida insidiosa che vedrà anche i padroni di casa rinnovati sotto tutti i punti di vista ma sempre disposti a battagliere e lottare palla su palla.

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