ESCLUSIVA – Cacciola: “Anche nelle difficoltà il Catania non si arrende mai. Il girone di ritorno sarà ancora più duro. Ragusa da non sottovalutare”

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Gaspare Cacciola

Gaspare Cacciola, ex centrocampista cresciuto nelle giovanili del Catania ed ex allenatore di Biancavilla e Giarre, è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com per commentare la prima metà del campionato appena conclusa e volgere lo sguardo al girone di ritorno.

Gaspare, lo scorso 21 dicembre si è concluso il girone d’andata del raggruppamento I della serie D. Che ne pensi della prima metà di stagione disputata dai rossazzurri?
Io credo che il Catania abbia rispettato perfettamente le attese della vigilia perché tutti ad inizio stagione si sarebbero aspettati una squadra capace di stravincere il campionato e finora così è stato. I grandi pregi dei rossazzurri sono stati la continuità di rendimento e la determinazione che questi ragazzi hanno messo in campo in contesti non sempre positivi. Bisogna fare un grosso plauso per questa serie importante di risultati utili perché ciò che è riuscito a fare il Catania non era affatto semplice o scontato. Gli etnei hanno chiuso il girone d’andata in maniera quasi impeccabile ed anche se nel finale qualche piccolo passo falso c’è stato ritengo che tutto rientri nella normalità di una qualsivoglia stagione sportiva. I pareggi o le sconfitte fanno sempre parte del gioco e, specialmente in quarta serie, le insidie sono sempre dietro l’angolo. In ogni caso nonostante tutte le possibili difficoltà questa squadra ha sempre mantenuto inalterata la voglia e lo spirito di non arrendersi mai, qualità che a fine stagione permetteranno al club di festeggiare l’immediato ritorno tra i professionisti.”

Nelle ultime giornate il Catania ha patito una leggera flessione. Da cosa può essere dipeso questo calo di rendimento?
Da allenatore posso dire che un piccolo calo di rendimento è un aspetto abbastanza fisiologico nel corso di una stagione sportiva. Non si può pensare di rendere sempre al massimo e continuativamente per 5/6 mesi. Probabilmente più che dal punto di vista fisico tutto è dipeso principalmente dal lato mentale perché magari, anche a causa del consistente vantaggio accumulato dalle dirette inseguitrici, a livello inconscio la squadra si è già sentita al sicuro e questo probabilmente ha determinato una piccola diminuzione della tensione, dell’attenzione e della concentrazione soprattutto nella fase di approccio alle partite. Credo quindi che proprio questo leggero abbassamento della tenuta mentale abbia determinato delle prestazioni non di grande livello che a loro volta hanno fatto si che la squadra lasciasse per strada qualche punticino. In fin dei conti però qualche piccolo rallentamento nell’arco di un intero campionato ritengo sia più che giustificabile. Ciò che invece si dovrà assolutamente evitare è di prolungare questo calo di concentrazione perché nel girone di ritorno incomincia un nuovo campionato e, ancor più di prima, nessuno ti regalerà mai niente, anzi spesso e volentieri al minimo errore vieni punito, specialmente contro quelle squadre che lottano per salvarsi.”

A proposito del girone di ritorno, considerando che ormai tutte le squadre si conoscono, ti aspetti un Catania ancora più straripante rispetto alla prima parte di stagione o, al contrario, credi che gli etnei avranno più difficoltà ad imporsi?
Per esperienza diretta posso dire che nella fase di ritorno si incontrano sempre maggiori difficoltà. Nel girone d’andata le squadre che lottano per salvarsi o comunque senza grandi obiettivi stagionali magari giocano in maniera più spensierata e propositiva non badando troppo ai risultati, invece nella seconda parte di stagione la musica cambia perché qualsiasi punto perso o conquistato può risultare decisivo a fini della classifica e quindi tutte le squadre mettono in campo il massimo impegno cercando di essere più concreti e funzionali proprio ai fini proprio del risultato finale. A mio avviso il Catania troverà qualche difficoltà in più soprattutto in campo esterno mentre al ‘Massimino’ ritengo che gli etnei rimarranno sempre la solita schiacciasassi straripante anche grazie alle giocate individuali, perché con i singoli che ha e con il supporto dei propri sostenitori questa squadra diventa quasi impossibile da fermare.

Il primo avversario del nuovo anno sarà il Ragusa. Che tipo di gara ti aspetti?
Non mi sento assolutamente di fare un pronostico perché emotivamente sono legato ad entrambe le piazze. Da un parte infatti c’è il Catania, la squadra che amo, per la quale tifo fin da bambino e con la quale sono cresciuto calcisticamente, però dall’altro lato gioca mio figlio Gabriele per cui quella contro il Ragusa sarà per me una sfida carica di forti emozioni. Mi aspetto una partita molto combattuta e parecchio complicata per il Catania perché in trasferta il Ragusa ha complessivamente mantenuto un buon rendimento. Nonostante nelle ultime giornate abbiano vacillato un po’, gli azzurri restano comunque un formazione molto quadrata, guidata da un ottimo tecnico che punta forte su un 3-5-2 parecchio equilibrato ed organizzato cercando di pungere in ripartenza. Se il Catania vorrà inaugurare con una vittoria questo girone di ritorno non dovrà minimamente sottovalutare i prossimi avversari ma anzi dovrà mettere in campo tutte le proprie armi a disposizione.” 

A proposito del Ragusa, hai già detto che con gli azzurri gioca tuo figlio Gabriele (terzino sinistro). Come valuti complessivamente la sua stagione e, soprattutto, che ne pensi del campionato disputato finora dagli iblei?
Il Ragusa ha senza dubbio disputato un ottimo campionato. Dopo la sconfitta all’esordio con il Catania, risultato però ampiamente pronosticabile, la squadra ha reagito alla grande inanellando una serie di risultati positivi e soprattutto di vittorie fuori casa come ad esempio quella contro la Mariglianese, il Paternò e la Cittanovese. Essendo una neopromossa l’obiettivo fondamentale è e rimane quello di una salvezza tranquilla per cui direi che finora gli azzurri hanno disputato un grande torneo. Fino a poche settimane fa occupavano stabilmente un piazzamento playoff, credo che si sia andati anche ben oltre le più rosee aspettative. Nella parte finale del girone d’andata però, un po’ come successo anche al Catania, la compagine ragusana ha subito un calo di rendimento non riuscendo più a vincere e subendo qualche sconfitta di troppo. Contrariamente ai rossazzurri questo può essere dipeso anche da un rosa non molto ampia che quindi non è riuscita a sopperire nel migliore dei modi a qualche assenza importante dettata da infortuni o squalifiche. Riguardo a mio figlio invece non vorrei dilungarmi troppo per non sembrare poco obiettivo tuttavia devo dire che l’ho visto molto bene nonostante sia tornato in questa categoria dopo tanto tempo ed essendo stato uno dei migliori under del Girone I ai tempi della Sicula Leonzio. Gabriele finora ha ben figurato sfornando quasi sempre ottime prestazioni e riuscendo a siglare due reti. Credo quindi che anche per lui questo sia un campionato di crescita e maturità”.

Si ringrazia Gaspare Cacciola per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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