martedì, 17 Giugno 2025
HomeCatania NewsDE LUCA: "Pelligra ci ha trasmesso il senso della famiglia. Laneri persona...

DE LUCA: “Pelligra ci ha trasmesso il senso della famiglia. Laneri persona speciale. Ferraro, ottimo lavoro gestionale”

Ospite di ‘Cataniamente’, trasmissione a cura di RSC TV, su Video Regione, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com l’attaccante Giuseppe De Luca ha parlato dello splendido percorso rossazzurro in una piazza affamata di calcio, come sottolineato dallo stesso giocatore milanese, con buone prospettive per il futuro:

“E’ stato fatto qualcosa di meraviglioso, questo campionato verrĂ  ricordato negli anni. Abbiamo festeggiato la vittoria del torneo ma c’è la voglia di non rovinare quanto fatto finora. Vogliamo continuare a dire la nostra provando a vincere anche la poule scudetto, con la mentalitĂ  giĂ  acquisita. Ci teniamo a fare bene contro un Lamezia che ha giocatori importanti in rosa, avrebbe dovuto essere la principale antagonista ma è distante piĂ¹ di 30 lunghezze dai noi. Spesso si parla tanto, ma poi contano i fatti. Davanti al nostro pubblico abbiamo sempre vinto e desideriamo proseguire su questa strada. Siamo stati bravi a rialzarci immediatamente quando le cose non andavano benissimo. A Catania sei sempre sotto esame, ma soprattutto allenatore e staff ci hanno aiutato sul piano mentale e ne siamo usciti tutti insieme. I risultati parlano chiaro. E vincere a Catania vale una tripla gioia”.

“Catania è molto simile a Bari come piazza, perchè entrambe le cittĂ  vivono il calcio a 360 gradi, sotto tutti i punti di vista. Quest’anno avevamo l’obiettivo di vincere il campionato, ma anche la C sta stretta ad una piazza che vanta un tifo del genere. Catania deve ambire a qualcosa di piĂ¹ importante. Si sente grande fame di calcio, la passione e la voglia di vivere la partita. Sfido tanti posti a trovare tifosi così importanti ed emozionanti“.

“All’interno dello spogliatoio si è creata davvero una famiglia, qualcosa di unico. Ogni giorno ci piace stare insieme sia dentro che fuori dal campo. In 6-7 abbiamo creato un gruppo tutto nostro facendoci un tatuaggio per celebrare la vittoria del campionato. Tutta la rosa possiede calciatori di spessore, c’è anche chi non ha giocato esattamente nel proprio ruolo. Samo stati bravi ad adattarci alle richieste del mister, anche così si vincono i campionati. Siamo sempre vicini l’uno con l’altro, ci aiutiamo, nei momenti piĂ¹ difficili eravamo ancora piĂ¹ uniti. Con Palermo ci vogliamo molto bene, ma anche con gli altri ragazzi ho un rapporto magnifico. Siamo un pĂ² folli ma nel senso buono del termine. E fondamentale è stato avere ragazzi di Catania nello spogliatoio. Il pianto di Rapisarda a Caltanissetta è l’emblema. E’ molto giocherellone ma anche una persona seria. Catania è tutto per lui”.

“Io avevo giocato contro il Catania ai tempi di Bari, ricordo la passione e il tifo rossazzurro da avversario. Mi ha sempre impressionato questo stadio, era un peccato che il Catania facesse una brutta fine. PerĂ² l’attuale presidente ha fatto qualcosa di straordinario, stanno facendo le cose alla grande. E soprattutto a Catania c’è una persona speciale, il direttore Laneri, che è come un secondo papĂ  per noi. Nel mondo del calcio è veramente difficile trovare persone come lui. C’è sempre stato, ci ha sempre aiutato trovando la parola giusta per dare quella scossa in piĂ¹. L’operazione Catania non era semplice all’inizio, poi la Triestina è venuta incontro alle mie esigenze e non ci ho pensato piĂ¹ di una volta ad accettare questa piazza. E’ stata la scelta giusta”.

“Pelligra? Ci ha sempre trasmesso un grande senso d’appartenenza. Il presidente ci ha detto nel discorso fatto inizialmente alla squadra di dovere essere prima di tutto una famiglia per raggiungere grandi obiettivi. Ed in questa societĂ  e squadra, come dicevo prima, siamo tutti una famiglia. Il club puĂ² fare grandi cose. Vanno fatte soprattutto con la testa, facendo i passettini giusti. Spesso tante societĂ  hanno speso soldi ma non è successo quello che tutti si aspettavano. A Catania comunque ci sono delle basi solide, fermo restando che vincere non è mai facile. Soprattutto l’anno prossimo sarĂ  un girone di ferro in Serie C, ce la giocheremo con tutte. Poi è il campo che parla, devi valutare tante situazioni ma noi vogliamo riportare il Catania dove merita”.

“Ferraro? Ottimo allenatore. Credo che la sua bravura sia stata soprattutto a livello di gestione. Con giocatori così importanti spesso non è semplice accontentare tutti, ma penso che sia stato bravo a farci stare bene. A non farci pesare troppo il fatto che ogni domenica dovessimo vincere. Siamo calciatori forti, la partita la porti a casa prima o poi, anche con squadre che chiudono tutte dietro, ma lui e tutto lo staff ci hanno sempre dato un incentivo in piĂ¹. Facedoci capire anche l’importanza di stare bene soprattutto mentalmente. Zeoli? Molto preparato, cura davvero bene i dettagli ed è bravo specialmente nello sviluppo delle palle inattive. Anche lui è tanto legato ai colori rossazzurri”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***