STAMPA LOCALE – Lo Porto: “Catania tornato a giocare con convinzione. Chiarella può essere utilissimo al progetto. Vitale e Castellini…”

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Riportiamo alcune considerazioni di Daniele Lo Porto, giornalista del ‘Giornale di Sicilia’ e neo presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana di Catania, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, a Globus Television:

“Abbiamo spesso sottolineato che il vero avversario del Catania fosse il Catania stesso, avendo la necessità di migliorarsi partita dopo partita. Ad Aversa ha ampiamente cancellato quei 10-12 minuti di blackout finali contro la Sancataldese, ma rientra nella logica di un lungo campionato anche subire una pausa. Domenica si è tornati a giocare con convinzione e determinazione su un campo che non ricordo di avere mai calcato neanche da ragazzino al famoso ‘Turati’. Sono campi pericolosi – perchè passi dal duro al morbido – per le articolazioni, ne risente anche il controllo del pallone”.            

“Under che riconfermerei? Chiarella la meriterebbe, può essere utilissimo al progetto Catania. Ragazzo molto concreto, bravo tecnicamente e ben inquadrato mentalmente. Vitale ha disputato un girone d’andata eccezionale, in quello di ritorno accusato qualche pausa di troppo, non so se ha subito un condizionamento psicologico sentendosi meno determinante rispetto alla primissima fase del campionato. Anche lui è giovanissimo, se riuscisse a replicare nell’arco di una stagione quello che ha fatto nel girone d’andata sarebbe di grande utilità per il progetto Catania. Castellini? La sua fortuna è che possiede già delle grandi qualità caratteriali, giocando accanto a Lorenzini va a scuola di difensori ogni giorno. I giovani centrocampisti hanno riferimenti come Lodi e Rizzo. Gli esperti del gruppo sono maestri in campo per i giovani”.  

“L’organico a disposizione di Ferraro è ampio, soprattutto in attacco. A gennaio c’è stato qualche taglio di rami meno verdi. De Luca e Sarao hanno avuto la pazienza di credere soprattutto in se stessi oltre che di aspettare le decisioni del tecnico in un campionato lungo e difficile come la Serie D. C’è un vantaggio ma anche una difficoltà nell’avere una rosa estremamente ampia, perchè tanti giocatori importanti devono essere sempre gratificati e motivati, mai delusi nelle loro aspettative”.  

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