Il palo di Rapisarda e Zammarini nel primo tempo, la traversa di Chiricò nella ripresa, più altre importanti chance per andare a segno non capitalizzate. Episodi che nel calcio fanno la differenza e, all’esordio con il Crotone, si sono rivelati spietati facendo pagare dazio al Catania. L’Elefante ha concesso davvero poco ai calabresi, i quali al contrario sono riusciti a sfruttare nel migliore dei modi le occasioni.
Una sconfitta che fa ancora rabbia per come è maturata, caratterizzata sicuramente da una buona dose di sfortuna, ma che spinge a produrre miglioramenti in favore di un’espressione di gioco ancora più continua, fluida e costante nell’arco dei 90’, soprattutto della concretezza. I risultati sul piano della prestazione complessivamente offerta contro il Crotone sono stati apprezzabili, ma il prossimo step da superare è legato alla finalizzazione della manovra.
Chiricò e compagni sono alla ricerca delle prime reti stagionali. Gol che potrebbero arrivare non solo dagli attaccanti, ma anche dagli inserimenti dei centrocampisti e dei difensori, avendo le potenzialità necessarie per ottenere il massimo dallo sviluppo delle palle inattive, arma in più a beneficio di un Catania che vanta una squadra ben strutturata fisicamente.
Nel contesto di un campionato che, dalle prime giornate, sembra rivelarsi molto livellato, al di là della bontà del gioco espresso il cinismo e la concretezza sono strumenti indispensabili. Nelle ultime settimane la squadra sta lavorando sodo sullo sviluppo di più schemi offensivi. Ai rossazzurri il compito di trovare le soluzioni adeguate per gonfiare la rete e centrare domenica la prima vittoria stagionale.
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