TABBIANI: “La mia speranza è che i ragazzi si divertano a giocare domenica. Dobbiamo crescere come squadra”

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foto Catania FC

Conferenza stampa di mister Luca Tabbiani ad un paio di giorni dal fischio d’inizio di Juve Stabia-Catania. L’allenatore rossazzurro indica la strada da seguire in vista della difficile trasferta di Castellammare. Queste le parole evidenziate:

“Domenica ci attende un match completamente diverso. La Juve Stabia lavora bene in entrambe le fasi, non ha ancora preso gol in casa e questo rappresenta un dato importante, andrà affrontata con una prestazione di livello e la personalità giusta. La squadra stabiese è aggressiva, molto organizzata, allenata molto bene e completamente in fiducia. Noi dobbiamo per forza rimanere in fiducia per quello che stiamo facendo e hanno già fatto vedere i ragazzi. Ogni gara è diversa e difficile da preparare, conta vincere il più possibile, fare filotti di vittorie ma anche la continuità di risultati. A volte anche un punto può essere utile. Tutti vogliono vincere, poi dobbiamo accettare determinati verdetti ed analizzare i risultati maturati. Noi in queste prime giornate abbiamo creato tantissime occasioni o situazioni, al di là dei pali non ho voglia di parlare di sfortuna. Arriviamo spesso negli ultimi 30 metri. Se si pensa che bisogna creare 10-15 occasioni nitide a partita però si deve guardare ad un’altra categoria. Quando riesci a costruirne 6-7 è un aspetto importante, poi naturalmente è necessario concretizzare e noi un po’ in tutte le gare, ad eccezione di Monopoli, abbiamo creato ma avremmo dovuto fare meglio all’atto conclusivo. Arriverà anche il momento in cui crei un’occasione e fai gol”.

“Contro il Latina avremmo dovuto muovere più velocemente la palla, anche se i ritmi sono stati più lenti al cospetto di un avversario che non imprimeva grande ritmo, poi siamo andati in confusione attaccando con frenesia. Non era semplice trovare soluzioni e spazi al cospetto di un avversario chiuso. Le soluzioni si trovano tenendo anche conto delle caratteristiche dell’avversario, consapevoli che possediamo le qualità in avanti per spostare gli equilibri della partita”.

 “Critiche? Ognuno è libero di sostenere o criticare. Tutti preferirebbero lavorare con un sostegno maggiore ma questa è una piazza esigente che vanta un gran numero di tifosi. Tutto quindi è un pò più ampliato. Dobbiamo accettare che dopo Caserta e la vittoria col Messina vivevamo una situazione d’oro e, nel post Latina, sembrava fosse scoppiato un putiferio. Questo ambiente ti dà grandissime gioie e critiche. Io, i ragazzi e chi lavora attorno al Catania dobbiamo essere bravi a vivere sia la fase positiva che negativa. Le critiche non devono condizionarci, così come non devono condizionarci le cose positive che verranno dette se dovessimo ottenere un risultato di un certo livello domenica. Dobbiamo rimanere equilibrati, essere in grado di gestire gli umori della piazza”.       

Queste prime giornate mi hanno detto che non siamo ancor dentro i 90 minuti sempre ordinati e organizzati. Dobbiamo migliorare questo aspetto. C’è la voglia di rendere felici noi stessi ed i tifosi a tutti i costi e, a volte, questa voglia si tramuta in frenesia e nervosismo. Stiamo migliorando in tanti aspetti, la squadra inizia a crescere fisicamente. Io durante la settimana vedo grandissima energia nei ragazzi, ci sono le potenzialità per fare. Bisogna vivere quotidianamente senza l’assillo di pensare a dove potremmo essere a fine anno. Migliorando alcuni aspetti tattici con e senza palla sono sicuro che siamo sulla strada giusta”.

“Tutte le squadre seguono dei percorsi, il Catania deve avere l’umiltà di capire che dobbiamo lavorare in un certo modo anche quando la palla ce l’hanno gli avversari. Le gare sono difficili per chiunque, come lo sarà per noi e per la Juve Stabia domenica. Le partite sono molto equilibrate in questo campionato, difficilmente trovi risultati con differenze di gol importanti. Stiamo sul pezzo non esaltandoci dopo una vittoria o senza deprimerci dopo un risultato diverso da questa. Viviamo le cose serenamente, la mia speranza è che i ragazzi si divertano a giocare domenica, scendendo in campo con spensieratezza”.             

“Dispiace che i tifosi non potranno venire a seguirci a Castellammare di Stabia perché la bellezza del calcio è fare gol ed esultare sotto la curva, soprattutto è importante per noi che abbiamo numeri molto significativi di presenze sugli spalti sia in casa che fuori. Ci mancherà un pezzo di qualcosa perché, se dovessimo vincere, andare a prendere gli applausi della tua gente ti dà fiducia, crea empatia tra squadra e tifosi. Questa empatia dobbiamo costruircela con i risultati. Anche se non avremo tifosi al seguito sarebbe bello tornare a casa e magari esultare la settimana successiva con loro”.  

Sarà una partita di ritmo perchè entrambe le squadre cercano di aggredire, si vedrà probabilmente una gara più intensa e con più capovolgimenti di fronte a Castellammare. Dovremo mettere intensità e giocare a ritmi alti, verranno a prenderci con la palla e noi dovremo essere veloci giocando un pò più in verticale.  Poi magari il tema della stessa partita può cambiare nell’arco dei 90 minuti, dobbiamo allora cercare di capire i vari momenti e le varie partite che si svilupperanno dentro la gara. Mi auguro sia un confronto divertente dove entrambe cercheranno di rubare palla all’avversario. Dovremo anche essere bravi a ricompattarci dietro quando loro avranno la palla. E’ una partita bella da giocare, dobbiamo avere la voglia di recuperare qualcosa che abbiamo lasciato per strada domenica facendo tornare il sereno nell’ambiente. Vedo la giusta energia nei ragazzi, un po’ come accaduto dopo Catania-Foggia”.            

“Ladinetti è un giocatore importante, quando è stato impiegato ha fatto quello che doveva fare. Più o meno hanno giocato tutti finora, e tutti dobbiamo crescere, me compreso. Ladinetti è alla sua prima esperienza vera in una piazza di un certo livello, devi abituarsi a giocare davanti ad una certa pressione. Ha la stima mia e dei compagni, sono sicuro che crescerà ma mi soddisfa quello che ha fatto finora. Sa giocare corto, è bravo nelle letture, ha fatto una buonissima gara contro il Messina e domenica ha cercato di dare una mano mettendo ordine perchè eravamo un pò più lunghi”.

Dubickas? Ieri si è un po’ allenato con noi, oggi di più, domani farà la rifinitura e sarà a disposizione. E’ fermo da parecchio tempo, vedremo come andrà la partita e se ci sarà bisogno di metterlo in campo, poi lo prepariamo al meglio per la settimana successiva. Sta bene, anche Rizzo è rientrato facendo qualche allenamento in più. Piano piano recuperiamo altri giocatori. Vedi Rapisarda, Chiarella, De Luca. Gli ultimi due non so se saranno disponibili per Castellammare, forse Chiarella rientrerà la settimana prossima o l’altra ancora. Sicuramente avremo più frecce al nostro arco per affrontare il tour de force che ci aspetta”.

“Zanellato? Da una ventina di giorni si allena con noi. Ha delle buonissime qualità, ci tornerà utile. E’ importante mettere benzina in questo momento. Sta crescendo, ancora non è al top della condizione ma ha anche bisogno di giocare e lo utilizzeremo sicuramente domenica. Abbiamo tanti centrocampisti a disposizione, cerchiamo di abbinare chi ha più qualità nel palleggio e nell’interdizione, serve sempre mettere qualcosa di fresco a centrocampo. Bethers? Ragazzo che sta impressionando perchè molto giovane, ricopre un ruolo molto delicato e di grande responsabilità. Sta facendo veramente bene. E’ di ghiaccio, non ha paura di niente, è molto tranquillo e sereno. Siamo contenti che si stia ritagliando uno spazio importante nonostante la giovane età. Domenica ha fatto una parata molto importante che ci ha permesso di arrivare al pari. Deve mantenere la calma ma sono tranquillo perchè è veramente un robot da questo punto di vista (sorride, ndr)”.          

Se vogliamo far stare tranquilli i difensori dobbiamo aggredire forte con centrocampisti e attaccanti, altrimenti vanno in difficoltà. Al tempo stesso è importante produrre una buona fase offensiva, prestando attenzione alle ripartenze. La pressione in avanti la facciamo bene, pure la costruzione, discretamente arriviamo negli ultimi metri. Dobbiamo crescere molto come squadra, come collettivo, restando in partita per 90’ e sfruttando le grandissime qualità tecniche di giocatori che possono risolvere in ogni momento la gara”.

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