STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Dal 2015 ad oggi non ricordo un Catania così brutto. Tabbiani, era lecito pretendere di più”

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Ai microfoni di Telecolor, il giornalista Alessandro Vagliasindi si è espresso sull’esonero di Luca Tabbiani. Riportiamo un estratto del suo pensiero:

“Dal 2015, anno in cui purtroppo il Catania è precipitato in Serie C, ad oggi onestamente non ricordo una squadra così brutta sul piano del gioco e dell’identità. E’ qualcosa che ho riscontrato non soltanto a Potenza ma in tante altre esibizioni di questo Catania. E’ evidente che ci siano delle concause. Tabbiani era la guida tecnica, nelle esercitazioni tecnico-tattiche che ha svolto dal 25 luglio era assolutamente lecito pretendere di più nell’espressione in campo della squadra sia sul piano tattico che temperamentale. Paga lui perché è troppo grosso il tonfo, un Catania così attardato dopo 12 partite non può essere un fatto occasionale e si è resa assolutamente necessaria l’adozione di provvedimenti. Provvedimenti certamente tardivi perché queste situazioni le avevamo già riscontate diverse partite fa. Si è andato avanti nella prospettiva di trovare la via d’uscita da questa crisi, ma la squadra evidentemente contenuti ne ha pochi, e quei pochi che ha non sono stati tirati fuori in maniera adeguata dall’allenatore”.

“Serve un profilo di allenatore da Catania. Per ‘proteggere’ Tabbiani era importante dotare l’ex Fiorenzuola di una rosa di calciatori di personalità, forte, con determinati requisiti. Così non è stato perché questa rosa che sembrava forte, poi si è sgretolata con il passare delle partite. Serve un allenatore di riconosciuta esperienza, con le spalle larghe, bravo sul piano tattico, ottimo gestore delle teste dei giocatori completamente spaesati, che conosca bene l‘ambiente e sia in condizione di rimettere i cocci al loro posto perchè purtroppo la crisi è talmente eclatante che si è estesa anche alla compagine dirigenziale”.

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