GIUDICE MIRABELLA: “Catania, a Messina è mancato anche l’amor proprio. Lucarelli, formazione sbagliata ed approccio errato dei giocatori”

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Così il giudice Santino Mirabella, tifoso del Catania ed opinionista, ospite della trasmissione ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, a Globus Television:

“Messina è tra quelle partite che probabilmente non scorderemo come approccio e senso di tradimento subito. Noi siamo tutti paganti, chi abbonato o compra il biglietto, siamo in 14mila allo stadio, in migliaia a casa e dobbiamo sopportare una situazione del genere, come andare a teatro e gli attori si rifiutano di recitare. L’approccio ha dato fastidio. Venivamo da alcuni risultati un po’ migliori, il Messina da un periodo disastroso, giocava con 5 under. I nostri giocatori non sono scarsi, il che è ancora più grave. Chi è tecnicamente migliore dell’avversario non può affrontare la gara con quell’approccio catastrofico”.

Ha sbagliato tutto Lucarelli a monte. Io sono stato contento del suo arrivo perché è un grintoso, carica l’ambiente, ed a Catania questa tipologia di allenatori ha sempre fatto bene. Penso ad esempi illustri come Simeone e Mihajlovic. Ma critico Lucarelli, e mi dispiace, presentando in campo la squadra senza De Luca: il più in forma non puoi farlo entrare a 15 minuti dalla fine. Ha sostituito inspiegabilmente il portiere, un ragazzo di 19 anni non lo puoi risparmiare perché poi mercoledì giochi ancora. Livieri ha dimostrato di faticare a ritrovare la forma, in una gara importante come Messina che ti avrebbe potuto fare incanalare meglio nei playoff non ha senso che cambi portiere e per un’ora non sostituisci nessuno. Anzi, mi preoccupa il fatto che a Lucarelli sia piaciuto il Catania nel primo tempo. Lucarelli ha sbagliato la formazione ed i calciatori hanno sbagliato approccio”.

Probabilmente è stata una gara che Lucarelli ha accettato di sacrificare, risparmiando dei giocatori in funzione della Coppa Italia che in effetti è importante, ma secondo me ha fatto male. Ha anche messo spalle al muro alcuni giocatori per capire se avessero l’intenzione di rimanere in questa squadra, rischiando di bruciare la partita per vedere di che pasta sono fatti. La risposta è stata netta, la maggior parte di loro forse non è più in condizione di seguire questa squadra. C’è qualcosa che non va. Ricordo anche che Emmausso ha iniziato a prendere in giro la panchina. E in panchina, tranne Rapisarda, non hanno battuto ciglio. E’ mancato anche l’amor proprio, l’avversario ti irride e tu rimani inerte. Sono sicuro, comunque, che mercoledì in Coppa Italia sarà un altro Catania al di là del fatto che passi il turno o meno”.

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