CICERELLI: “Col Monopoli errori e mancanza di carattere. Gara di Foggia come una finale di Champions”

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foto Catania FC

L’esterno rossazzurro Emmanuele Cicerelli, autore del suo primo gol con la maglia del Catania interrompendo un digiuno che durava da due anni, ospite della trasmissione sportiva ‘Corner’, su Telecolor. Ecco le parole di Cicerelli evidenziate:

Tra il primo e secondo tempo è cambiato troppo dal punto di vista dell’approccio. Nel primo tempo siamo entrati in campo consapevoli che la partita andava indirizzata subito con un atteggiamento positivo e lo abbiamo fatto, passando in vantaggio e facendo bene fino al 45′. C’è stato un calo ad inizio ripresa che non possiamo permetterci, dopo l’espulsione magari abbiamo un pò abbassato il livello di attenzione pensando magari di averla già vinta. Invece non si regala niente a nessuno, una disattenzione chiama l’altra, abbiamo concesso troppo ed è arrivato il pareggio. Gli avversari hanno fatto sforzi notevoli per arrivare al pareggio, poi si sono abbassati, abbiamo ripreso un pò il pallino del gioco faticando a creare occasioni nitide. Risultato che non accontenta nessuno. Ci serviva altro per rimanere nella scia di positività che avevamo intrapreso”.

“Col mister abbiamo effettuato i soliti accorgimenti tattici, lavorando bene in settimana per mantenere alta la tensione, ma la vittoria non è arrivata per un mix di cose, forse un po’ la paura inconscia di vincere, stanchezza da parte di qualcuno e questo pensiero comune, sbagliato, di averla già vinta. Va anche detto che il Monopoli ha giocato un’ottima partita”.

Albertoni ci ha dato una mano notevole, non era facile per lui entrare a freddo al suo esordio stagionale. Gli faccio i complimenti, ci tengo perchè è un bravissimo ragazzo e lo merita. Il Monopoli ci ha dato fastidio tra le linee, c’era Tommasini che proteggeva molto bene palla, forse anche per qualche demerito nostro perché a volte abbiamo lasciato troppo campo. Ci ha messo in difficoltà, sono cose che vanno analizzate da cui si deve ripartire eliminando questi errori. A volte abbiamo chiuso male le linee di passaggio, ci siamo staccati prima dalla marcatura. C’è stata assolutamente una mancanza sul piano caratteriale perchè l’espulsione dell’avversario deve farci esplodere dentro la voglia di chiudere la partita, di vincere in maniera sporca o pulita non importa”.      

“Siamo andati in difficoltà soprattutto nella parte centrale dell’incontro. Sapevamo che i loro esterni erano più che altro trequartisti, dovevamo schermare meglio le linee di passaggio. Quel che fa soprattutto la differenza in questo campionato sono le seconde palle. Quando veniva lanciata la palla, spesso domenica arrivavamo prima noi, nella ripresa invece tante, troppe volte arrivavano i giocatori del Monopoli. I loro difensori marcavano molto bene i nostri attaccanti, potevamo magari servirli un po’ meglio”.  

“Sono stati mesi particolari, difficili per me ma mi sono sempre allenato tre volte al giorno, quasi ossessionato dal farmi trovare più pronto possibile. Questo ha pagato perché mi sono reso conto di stare abbastanza bene, naturalmente giocare in partita ti aiuta a ritrovare il ritmo gara perché lo sforzo è completamente diverso dagli allenamenti. Non ci ho messo tantissimo a stare bene al 100%”.

Non segnavo da due anni? Vero. L’anno scorso è stato tosto, ho preso qualche palo, traverse, mi sono mangiato qualche gol anche su rigore. Più che altro ad un certo punto mi sono ritrovato senza partite, per fortuna mi sono sbloccato adesso. Fa sempre piacere per un calciatore fare gol, ma a me importa davvero tanto la prestazione ed il risultato della squadra. Lucarelli? E’ stato un fattore abbastanza importante per il mio arrivo a Catania, vedendo anche i risultati avuti con giocatori simili a me per caratteristiche”.

Non ci aspettavamo questo inizio 2024 ma dobbiamo ripartire subito, ci attende una partita molto importante a Foggia per il morale e perché ci servono punti per entrare nei playoff. Il Foggia è una buona squadra, vivono un momento particolare, io ci ho giocato facendo anche il settore giovanile. E’ come un ritorno a casa per me che sono di Manfredonia, a 20 km da Foggia. So che tipo di pressione stanno avendo perché parliamo di una piazza calda, giustamente pretenziosa, però noi dobbiamo andare lì per vincere in tutti i modi possibili. Ci serve la vittoria come se fosse una finale di Champions. Manca continuità e consapevolezza nei nostri mezzi perché la squadra è molto forte, presi singolarmente forse siamo i più forti di tutti in assoluto. Ci deve entrare in testa che anche se sei forte sulla carta poi vinci le partite perché lo devi meritare nell’arco dei 90’.

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