STAMPA LOCALE – Distefano: “Catania, adesso dimostra realmente il tuo valore”

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Il giornalista Anthony Distefano, ospite della trasmissione ‘Futura Gol’ su TRM, commenta le vicende legate al Catania in vista del prosieguo della stagione:

“Abbiamo passato finora la stagione cercando alibi, responsabilità, colpe per quello che poteva essere e non è stato. Io credo che ci sia da ribaltare la situazione, adesso oggettivamente tocca a questa dirigenza, che sta facendo grandi sforzi, e alla squadra scendere in campo dicendo alla piazza che dopo essere scivolati e caduti ci siamo rialzati facendo tutto il possibile per recuperare quello che si era evidentemente perso in precedenza”.                  

“Non so se, malgrado gli errori commessi, con Lucarelli sulla panchina del Catania fin dall’inizio della stagione questa squadra avrebbe ottenuto risultati diversi rispetto alla gestione Tabbiani. L’organico secondo me ad un certo punto si è sfaldato mentalmente, poi ha avuto uno scatto d’orgoglio in Coppa Italia ed in qualche altra circostanza. Ha dato l’impressione di non esserci caratterialmente. Adesso si è voluto porre rimedio ad una situazione andata male”.

“Il calcio non è mai una scienza esatta. In questo momento, al di là del mercato rivoluzionario di gennaio, dobbiamo anche uscire fuori dalla logica dell’analisi a tutti i costi. Adesso alla squadra viene chiesta una cosa sola: dimostrare realmente il proprio valore, il giusto approccio e atteggiamento, personalità. Perché ora sono state messe realmente le condizioni di potere lavorare e ottenere risultati. La scelta di voler puntare su due giocatori di qualità per ogni ruolo mi fa pensare che nessuno ha più il posto da titolare assicurato e che ognuno scenderà in campo per conquistarlo di gara in gara”.           

“Io immagino uno Sturaro che venga a Catania per dimostrare quel che ha dentro, spero di vederlo in campo recuperare i tanti palloni persi dalla squadra nella prima parte di campionato, soprattutto vederlo lottare sulle seconde palle. Salvatore Monaco, soltanto vestendo la maglia numero 46, ha riacceso gli entusiasmi. Forse un minimo possiamo tornare a sognare”.

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