LA GAZZETTA DELLO SPORT: “Da Tabbiani a Lucarelli, Catania senza acuti”

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foto Catania FC

L’edizione ‘Sicilia e Calabria’ de La Gazzetta dello Sport parla di un Catania “senza acuti” sia nella gestione Tabbiani che alla guida di Lucarelli.

“Vinto il campionato con tre mesi d’anticipo – era il mese di marzo dell’anno scorso – in Serie C il ritiro è cominciato tra mille difficoltà nel reperire i rinforzi, che sono arrivati durante la preparazione e anche dopo la fine del segmento estivo. L’allenatore prescelto, Luca Tabbiani, è stato investito da un compito arduo, vincere il campionato subito. E invece la squadra ha cominciato a balbettare – si legge – con le due sconfitte interne nelle prime quattro gare. Si è creato un clima di sfiducia attorno all’allenatore, considerato inesperto per vincere a Catania”.

In seguito l’esonero di Tabbiani, rimpiazzato con Cristiano Lucarelli il 18 novembre. Partenza vincente con Turris (in casa) e Giugliano (in trasferta). “Sembrava una svolta assoluts, con l’allenatore sostenuto e applaudito a più riprese per il suo terzo mandato voluto dalla dirigenza dopo le esperienze vissute con il vecchio club nel 2017 e nel 2020. Le successive tre gare – evidenzia il quotidiano – sono state quasi un disastro”. Fino ad arrivare alle difficoltà incontrate nel periodo successivo, in parte cancellate dalla prestazione di Benevento.

Poi, alla ripresa del campionato, ecco riemergere i problemi. Soprattutto “il mal d’attacco nonostante i cambi operati sul mercato di riparazione che ha portato 13 novità in tutti i ruoli”, con il Catania che continua a faticare a trovare la via del gol, “formazioni che cambiano a ritmo vorticoso“ e tanti infortuni. Ma il tifo “va a sostegno comunque. Mai ha fischiato durante la partita. Solo alla fine ha alzato la voce con contestazioni verbali”. Mercoledì, a Latina, i 150 che erano accorsi allo stadio sono andati via prima.

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