Riportiamo un estratto dell’intervento dell’avvocato Lorenzo Pucci, tifoso ed opinionista, ai microfoni della trasmissione ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, su Globus Television:
“La vittoria dell’anno scorso a Caserta fu quasi occasionale, una bella partita, forse la migliore di Chiricò segnando anche da centrocampo, ma poi restò piuttosto isolata sia come risultato che come vittoria esterna, furono poche le soddisfazioni e molte le sconfitte. Quella di domenica ha un sapore diverso. Io quest’anno non vedo mai il Catania particolarmente in sofferenza, ma sempre sul pezzo. Evidentemente la mano dell’allenatore fa tutto. Vedendo come si sbraccia in panchina, dando indicazioni ai giocatori, è come se questi fossero teleguidati avendo un joystick tra le mani. Mi dĂ l’impressione di una squadra padrona di se stessa e mai in balia dell’avversario. Non per essere meridionalista, ma il fatto che anche lui sia un uomo del sud, pane e salame, che ha vinto in tutti e tre i gironi fa la differenza. Sa come parlare, non si piange addosso, zero alibi, dritto per la sua strada e spero sia anche la nostra, quella della tanto agognata promozione”.
“L’impatto di Jimenez a Caserta è stato devastante effettuando assist e gol in pochi minuti. Il Catania di quest’anno gioca molto esterno-esterno, il duetto Anastasio-Guglielmotti prima ancora del gol di quest’ultimo aveva visto protagonista gli stessi giocatori ma con un errore di Guglielmotti; stavolta Anastasio ha crossato benissimo – tra l’altro era da tempo che non si vedeva crossare così bene da fondo campo – e Jimenez è andato a chiudere il triangolo. In occasione dell’assist per il 3-1, mi ha ricordato tanto il caro vecchio ‘Pitu’ Barrientos con quell’esterno sinistro liftato”.
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