EX ROSSAZZURRI – Rigoli: “Catania, ora determinanti le energie mentali. Può giocarsela con tutti. Jimenez lo metterei sempre in campo”

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Pino Rigoli

L’ex allenatore del Catania Pino Rigoli, ospite della trasmissione Futura Gol – a cura di Futura Production – analizza la situazione in casa rossazzurra con l’avvicinarsi del confronto casalingo con il Potenza:

“Il Catania è partito con il piede giusto, anche se già nelle ultime partite di campionato aveva dato dei segnali importanti, sta continuando su quella scia. Giocava su due risultati ma ritengo che vincere aiuti a vincere e sia giusto non accontentarsi del pareggio, anche in funzione degli eventuali incontri successivi. Battendo il Giugliano ha dato un segnale forte, c’è stato un attimo sull’1-1 in cui il Catania un pochettino ha abbassato l’intensità ma ci può stare la reazione degli avversari. Vittoria fondamentale”.

“Conta la profondità della rosa, la possibilità che il mister abbia tutti gli effettivi a disposizione ma anche l’aspetto mentale è fondamentale. Devi pensare più al recupero delle energie mentali dovendo giocare spesso nel corso dei playoff. Magari se hai dei calciatori con piccoli acciacchi devi prestare attenzione. E’ importante essere bravi nella gestione del recupero ma penso che il Catania abbia uno staff di livello assoluto e non mancherà questo supporto”.

Il Catania se la può giocare con tutti, dipende da tanti fattori e da quei piccoli episodi che possono fare la differenza. Ci sono altre squadre attrezzate e non è detto che per forza vinca i playoff chi arriva secondo, anche se può essere tendenzialmente avvantaggiato e può avere un leggero vantaggio nella misura in cui ha la possibilità di recuperare qualche giocatore”.

“Il Catania è partito in netto ritardo, sono arrivati giocatori ad agosto senza svolgere il ritiro, dunque si sono conosciuti dopo, tanti fattori hanno penalizzato nella prima parte del campionato il Catania e poi li paghi durante la stagione. Penso che il Catania abbia una rosa importante sia da un punto di vista numerico che qualitativo. Jimenez è un giocatore che ha qualità, lo metterei sempre in campo, poi dipende dalle partite, ora giochi ogni tre giorni. Oggi si trovano pochi calciatori in giro che determinano in questi campionati”.

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