Destination Calcio, broadcaster internazionale dedicato al calcio italiano, ha intervisto il vice presidente del Catania Vincenzo Grella. Dopo avere pubblicato la prima parte dell’intervista, riportiamo di seguito la seconda, in questo caso toccando aspetti legati all’obiettivo di raggiungere prima la Serie B, poi la A, con un commento sulla possibilità di vincere i playoff ed il rapporto non idilliaco con alcuni media locali:
“Sono il più alto rappresentante della famiglia Pelligra sul territorio ma devo sempre mantenere un pò di distanza dalla squadra, perchè questa distanza ti aiuta a prendere decisioni nei momenti difficili e a non affezionarti troppo alle persone che ricoprono ruoli diversi. Catania è la nona città più grande d’Italia, questa città appartiene alla Serie A. Il nostro obiettivo principale è quello di costruire le basi affinchè quando torneremo in A, che sia un anno prima o un anno dopo, il club abbia i presupposti per restarci, creando meccanismi per la creazione di un progetto sostenibile avendo la capacità di autofinanziarsi a prescindere dalla forza economica di Pelligra“.
“Playoff? Solo una su 28 squadre partecipanti vincerà. E’ una combinazione di cose: credere di poter vincere, essere un pò fortunato e che qualcuno vincerà. Noi dobbiamo credere che saremo quella squadra. L’anno scorso li ha vinti la Carrarese, perchè non dovrei pensare che non li possa vincere il Catania, in uno stadio davvero fantastico? La squadra ha acquistato fiducia in campo e recuperato giocatori infortunati, aumentando il livello e l’intensità degli allenamenti, accrescendo la competizione perchè tutti lottano per trovare spazio. Questo aiuta l’allenatore e favorisce un miglioramento nelle prestazioni perchè chi gioca sa anche che in panchina c’è chi potrebbe prendere il suo posto. Negli ultimi due mesi c’è stato un piccolo miglioramento anche nel feeling tra giocatori e staff. L’atmosfera dall’esterno è positiva adesso“.
“Credo fermamente che abbiamo tutte le carte in regola per conquistare la promozione. Abbiamo un allenatore che ha vinto il campionato di terza serie quattro volte, quindi sa cosa serve per vincere e che odore ha la vittoria. Questo è un grande vantaggio. In più abbiamo alcuni dei nostri giocatori chiave che, per un motivo o per un altro, in questa stagione non hanno dato il massimo ma riteniamo che le loro prestazioni stiano arrivando al momento giusto, trovando slancio. Con i playoff è come se iniziasse un’altra stagione”.
“Purtroppo, per problemi legati a delle negatività, alcuni media locali hanno contribuito a creare un’atmosfera molto negativa minando l’entusiasmo, mettendo in dubbio le ambizioni del presidente e spesso parlando di niente. Noi in questi due anni e mezzo siamo stati molto rispettosi ed estremamente cauti nel non dare false speranze, sapendo che non c’è mai stato un presidente che abbia speso in C una cifra anche solo lontanamente vicina a quella attualmente investita dalla famiglia Pelligra, a conferma della forza dell’individuo ma anche delle sue intenzioni. All’improvviso c’è stata questa analisi del bilancio della società – tutti i club di C sono in perdita, tutti i club italiani hanno debiti – senza avere le competenze adeguate per leggerlo. Tra l’altro le perdite sono state tutte coperte dalla famiglia Pelligra, il che significa che il club non ha debiti. Io avrò sempre rispetto per l’opinione dei giornalisti, ma non sono obbligato a essere d’accordo, mi infastidisce solo quando l’analisi diventa qualcosa di personale”.
“Vogliamo vedere il Catania tornare in Serie B e poi in Serie A. Se vinciamo, vinciamo insieme. Se perdiamo, perdiamo insieme. Solo così si crea una mentalità di successo e vinceremo più velocemente. Rosario Pelligra non andrà in Serie B da solo, ci andremo tutti. La mentalità degli amministratori è quella di essere sempre in linea con la professionalità di una Serie A, ma qui siamo in C e dobbiamo sapere gestire questa situazione in maniera intelligente”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***