Alessandro Zarbano, che dovrebbe avere firmato un contratto di durata biennale, è da qualche settimana un nuovo dirigente del Catania. Notizia ormai nota, a breve è attesa l’ufficialità dell’ex Genoa come inserimento del primo tassello per la ripartenza rossazzurra. Terminata la corsa della squadra di Toscano ai playoff, in casa Catania è tempo di definire al più presto il futuro. A Zarbano sono state affidate le chiavi della direzione generale del club.
Un ruolo delicato, che assume importanza ancora maggiore se si considera la militanza rossazzurra in una categoria “a perdere” come la Serie C, la quale necessita di ingenti investimenti per competere ai massimi livelli, non trascurando l’importanza di calibrare in un certo modo spese, costi di gestione ed i pochi introiti assicurati. Una figura, quella di Zarbano, utile nella misura in cui presentare i resoconti finanziari, collaborare e interfacciarsi con la proprietà, curare i rapporti da un punto di vista gestionale/organizzativo, impostare un discorso basato sulla programmazione, coordinare e ottimizzare le risorse.
A lungo Amministratore Delegato del Genoa, con tanti campionati di Serie A alle spalle, qualche promozione dalla C alla B e una nella massima categoria, Zarbano ha sposato un progetto che, nella sua idea, possa seguire un percorso di crescita spedito ed efficiente. Potenziando la struttura societaria in termini di esperienza, professionalità e nell’ottica di accrescere il livello istituzionale del club. Rappresentando una base importante, ma non l’unica. Dovrà coincidere con il primo di una serie di passi da seguire per innalzare potenzialità e prospettive di un Catania che necessita di un importante step di crescita sul piano operativo e gestionale a 360 gradi.
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