“Il direttore Faggiano ha sempre dimostrato stima nei miei confronti, io lo ringrazio per questo, poi la società ha fatto delle scelte che ho accettato e condiviso. E’ compito mio cercare di farli ricredere”. Parlava così, a dicembre, ai microfoni di Anteprima24 l’attaccante Rocco Costantino che il Catania ha ceduto in prestito prima alla Lucchese, poi all’ACR Messina. Risultato tradotto con 14 presenze e 2 gol in rossonero nei primi mesi, 12 apparizioni e zero reti in biancoscudato nella parte di stagione successiva.
Doveva essere l’annata del rilancio per la 35enne punta dopo che, in precedenza, faticò a mettersi in evidenza in rossazzurro, lasciando però il felice ricordo del gol decisivo rifilato al Padova, ai fini della vittoria della Coppa Italia Serie C. Poi, con l’approdo sulla panchina etnea di Mimmo Toscano, per Costantino non c’è stato spazio alcuno e si è reso necessario per lui il trasferimento altrove.
A Lucca le cose non sono andate per il verso giusto, peggio ancora nella sponda messinese della Sicilia vivendo una situazione complicatissima a livello societario e archiviando l’esperienza perdendo i playout a Foggia, con annessa gomitata nei confronti di un avversario che gli costerà tre giornate di squalifica da scontare nel prossimo campionato. Insomma, un 2025 da dimenticare in fretta per un giocatore che, comunque, in passato si è contraddistinto fornendo un contributo realizzativo più che valido in questa categoria e in D. Oggi ha un contratto che lo lega al Catania fino a giugno 2026, ma non rientra nei piani del club.
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