Riportiamo alcune riflessioni del giornalista Orazio Provini, nel corso della trasmissione ’60 Minuti’, su Radio Studio Centrale:
“Il campionato del Catania è stato in crescendo, Toscano ha corretto alcune cose, si è dovuto accontentare di giocatori che non erano quelli che voleva facendo i conti con problemi legati all’infermeria. Si è trovato in difficoltà, inoltre, a seguito del problema serio riscontrato da Faggiano, fermo restando che anche lo stesso Toscano ha commesso qualche errore“.
“Occorre avere un pò di pazienza, fare tesoro degli errori commessi in questi due anni di Serie C, il primo particolarmente difficile, il secondo caratterizzato da altri errori pagati in qualche scelta però il campionato si era rimesso sulla strada positiva, era tornato l’entusiasmo. Io ho la sensazione che comunque il Catania abbia imparato molto da questi due anni. Mi riferisco alla dirigenza, a Grella che sta riflettendo su tante cose in un momento in cui serve lucidità. La Serie C è un campionato complicato, a Catania ci vollero 16 anni prima dell’ultima risalita in B, passando anche dal cambio di tante dirigenze nel tempo. Questo significa che non hai certezze. Anche sul piano economico quelli di C sono campionati a perdere, investi perchè hai la speranza di vincere ma spesso esageri e magari alla fine non riesci”.
“In società stanno limando e sistemando quel che non è andato bene in questo periodo. Il Catania ha presentato quest’offerta alla curatela sia sul logo che Torre del Grifo. Ci sono una serie di passi da seguire in attesa di sapere se potrà diventare il proprietario di Torre del Grifo, ed io sono abbastanza ottimista. Vedremo cosa succederà nei prossimi 30 giorni circa. Se il Catania dovesse aggiudicarsi la struttura si dovrà decidere cosa fare immediatamente. Se rimetterla totalmente in funzione, oppure acquisire l’impianto, entrare subito in possesso della parte sportiva sistemando campi e spogliatoio, palestre e dare nell’immediato una casa alla prima squadra. Immaginando che entro la fine di giugno si possa chiudere questo iter, tra luglio e agosto si lavorerebbe per sistemare i campi, se non tutti e quattro almeno uno-due. Io penso che tra ottobre e novembre dovrebbe essere tutto pronto. Verificheremo i tempi strada facendo, di sicuro è impensabile costruire un nuovo centro sportivo per un discorso di tempistica e di burocrazia molto complesso”.
“Il Catania ha il nodo allenatore e direttore sportivo da risolvere, il direttore generale è Zarbano, già operativo e che prenderà in mano una sorta di gestione delle risorse umane, dei bilanci, dei budget. La società è in fase di snellimento, prevedendo una riorganizzazione abbastanza ampia in vari settori. Il Catania ha tutto l’interesse ad avere poche figure, nei ruoli giusti all’interno dello staff. Ha ancora a libro paga Lucarelli, mi risulta che Zarbano e la dirigenza stiano valutando alcuni ruoli, se saranno ritenuti ancora funzionali al progetto, smussando alcuni angoli. Entreranno nuove figure, alcune saranno sostituite. Tutto è sotto osservazione perchè l’anno prossimo non si vogliono commettere errori o, comunque, si cercherà di commetterne meno possibile, ritrovandosi con una squadra ben più organizzata e serena con una strada più tracciata“.
“Mi risulta che il Catania vorrà cercare di tenere il meglio di questo gruppo, inserendo non troppi giocatori ma che portino freschezza, voglia, dinamismo in più e fame, ringiovanendo un pò la rosa. Il Catania vuole creare un gruppo sereno, dando tranquillità e lavorando sin dall’inizio per vincere il prossimo campionato”.
“Inglese? Giocatore un pò avanti con gli anni ma che può tornare utile se tu lo impieghi dandogli anche un pò di respiro e gli affianchi almeno un’altra punta di qualità e di valore perchè ci sono stati troppi alti e bassi con De Paoli e Montalto. Ci sono giocatori che riconfermerei come Dini, Lunetta – che a me piace molto – e Jimenez che ritengo un profilo interessante, uno dei pochi ad avere estro e qualità anche se non è continuo che potresti inserire in un contesto funzionale, magari reperendo anche un’alternativa sul mercato”.
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