“Ti amo da morire e ti scelgo anche oggi”. E’ stato lo slogan scelto dal Catania per la Campagna Abbonamenti della stagione scorsa. Quest’anno, per stessa ammissione dello stesso direttore generale Alessandro Zarbano in conferenza stampa, saranno mantenuti prezzi e modalità della passata stagione. Il prezziario per l’annata 2024/25 era il seguente:
TARIFFE PRELAZIONE
Curve – Intero 120 €, Ridotto 100 €
Tribuna B – 250 €, Ridotto 210 €
Tribuna A – Intero 420 €, Ridotto 360 €
Tribuna Elite 600 €
Sostenitore 1.200 €
TARIFFE NUOVO ABBONAMENTO
Curve – Intero 150 €, Ridotto 125 €
Tribuna B – Intero 300 €, Ridotto 250 €
Tribuna A – Intero 480 €, Ridotto 420 €
Tribuna Elite – 750 €
Sostenitore – 1.500 €
Fu inserita anche una tariffa speciale: 30 € in tutti i settori per gli under 12. Un adulto in possesso di abbonamento poteva acquistare fino ad un massimo di due abbonamenti riservati ad under 12, validi per lo stesso settore, essendo tenuto ad assicurare la sorveglianza sul minore per l’intera durata della manifestazione sportiva. La campagna si concluse con la sottoscrizione di complessivi 12.873 abbonamenti, contro i 13.985 della stagione precedente e, prima ancora, gli 11.427 del vittorioso campionato di Serie D. Lo scorso anno, dunque, si è registrato un calo di poco più di mille abbonati.
Adesso sarà interessante vedere come reagirà il popolo rossazzurro in vista del prossimo torneo, terzo consecutivo in C. Numeri grosso modo in linea con quelli delle ultime stagioni? Oppure si assisterà ad un calo ulteriore, con numeri superiori o inferiori alle 10mila unità? A giudicare dai risultati conseguiti negli ultimi anni, è comprensibile che lo scetticismo sia aumentato. Starà alla società ed alla squadra di Mimmo Toscano rispondere coi fatti alle esigenze di una piazza che non vede la B dal 2015, quando poi il Catania cadde rovinosamente a seguito di quei maledetti “Treni del Gol” e, più in generale, di una gestione societaria rivelatasi molto deficitaria, lontana dal modello ‘Catania formato piccolo Barcelona’ che solo qualche anno prima rappresentava un lusinghiero esempio da seguire in Italia.
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