Così il vice presidente ed amministratore delegato del Catania Vincenzo Grella nell’ambito della conferenza stampa di presentazione di Giuseppe Sapienza, Alessandro Zarbano e Ivano Pastore:
“Quello con Alessandro Zarbano è un rapporto che va avanti da tanti anni. Persona che stimo tantissimo, la sua esperienza non guasterà nell’ottica di una crescita di questo club. Ivano Pastore ha già lavorato con noi per sei mesi, ho apprezzato molto il suo lavoro, il suo stile e modo di entrare a far parte della società in un momento molto delicato dell’anno. Insieme al Consiglio d’Amministrazione abbiamo deciso di confermarlo, avendo visto in lui una persona seria e preparata che ci ha dimostrato delle ottime cose”.
“Giuseppe Sapienza lo conosco da tanti anni, è stato inserito nel team di comunicazione per aiutarci nell’essere sempre più propositivi e chiari in ambito comunicativo. La sua posizione, insieme a quella di Angelo Scaltriti, costituisce un ruolo fondamentale per il club, rappresenta un ramo molto importante da sviluppare. C’è da fare ancora tanto ma in questi giorni vedo grande sinergia nel gruppo di lavoro, voglia di fare le cose con una certa cura e attenzione, riscontro una bella energia”.
“Altre ‘sorprese’ legate ad una possibile penalizzazione come all’inizio della scorsa stagione? Quest’anno potete dormire su sette cuscini. Non ci sarà alcuna sorpresa, non ci saranno problemi. Siamo tutti non fiduciosi, di più. Abbiamo formato un ottimo team di lavoro. Se penso a dove eravamo un anno fa, oggi sono molto più convinto di quello che stiamo facendo ed il mister gode di grande stima da parte della società, ha un lavoro molto difficile da svolgere ma siamo contenti della strada intrapresa”.
“Da quando sono qua abbiamo commesso diversi errori ma non mi va di parlarne, oggi preferisco guardare al futuro e alla voglia di far bene. Sappiamo tutti al nostro interno di avere una grande responsabilità a Catania, sappiamo dove ci troviamo e quanti soldi ha investito il presidente Pelligra, che ringrazio tutti i giorni per l’opportunità concessa. Non mi va di piangere per gli errori fatti, preferendo investire il tempo a disposizione intorno al lavoro di grandi dirigenti per la costruzione di un Catania sempre più forte e attrezzato”.
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