Un anno dopo la risoluzione consensuale del legame contrattuale con Luca Carra, successivamente ripartito dalla SPAL, il Catania si affida ad un nuovo direttore generale. La posizione, infatti, era rimasta vacante da luglio 2024. Prima di allora Carra assunse un ruolo di grande presenza nelle decisioni strategiche del Catania nel 2023, per poi apparentemente ridimensionarsi un pò fino ad arrivare alla separazione con il club del presidente Pelligra. Adesso il Catania ha deciso di dotare nuovamente la struttura societaria di un direttore generale a 360 gradi.
Una figura con una visione ancora più ampia ed una competenza ben definita in tutte le aree chiave. Dalla gestione operativa, finanziaria, commerciale alle risorse umane. Dalla presentazione ufficiale di Alessandro Zarbano, nei giorni scorsi, si è ricavata la percezione di avere inserito un tassello con pieni poteri, un leader capace di guidare il cambiamento e che ricoprirà un ruolo strategicamente molto importante in seno al Catania. Occupandosi dell’organizzazione e della gestione di tutte le attività quotidiane e del personale.
Su quest’ultimo punto lo stesso Zarbano ha sottolineato a più riprese in conferenza stampa che aiuterà le altre componenti del Catania ad operare nel migliore dei modi, ciascuno nel proprio settore specifico di competenza, creando un ambiente di lavoro positivo e favorevole alla crescita professionale e motivazionale dell’area tecnica e societaria. L’ingaggio dell’ex Genoa è da vedere nell’ottica di una prospettiva completa, auspicando che quella parola chiamata “programmazione”, fin troppo spesso abusata nel calcio, possa trovare pieno riscontro alle pendici dell’Etna.
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