Giuseppe Sapienza nuovo innesto nell’ambito dell’area comunicazione del Catania. Queste le sue dichiarazioni in sala stampa:
“Ringrazio la proprietà, Vincenzo Grella, il Catania ed i giornalisti presenti. Ho la possibilità di far parte di un gruppo di lavoro fantastico guidato da Angelo Scaltriti con l’interesse sempre crescente di veicolare il nome del Catania – si spera – nel miglior modo possibile. Sono qui, ho accettato questo bellissimo punto di partenza, titolo che vale per tutti i componenti del club. Ognuno di noi ha il dovere di dare il 200%”.
“Il nostro obiettivo è quello di provare come squadra, fuori dal campo, a fare di tutto per aiutare a vincere il Catania, la prima squadra maschile/femminile ed il settore giovanile. Lavoreremo 30-40 volte al giorno sulla strategia di comunicazione, su un piano editoriale che proviene dall’alto, che per noi è rappresentato da Grella e Zarbano. Cercheremo di sviluppare con la squadra di lavoro le decisioni del club. Le personalizzeremo, dando maggior peso alle relazioni umane, cercheremo di aprirci laddove possibile un pò di più implementando tutto ciò che di buono fin qui è stato fatto dal gruppo di lavoro che resterà assolutamente identico”.
“I motivi della separazione del Catania da Faggiano? Ci saranno momenti in cui magari il vice presidente ne parlerà in altra sede. Secondo me non è il caso di parlare oggi di una persona assente, credo non sia garbato neanche nei suoi confronti. A Faggiano auguriamo il meglio sul piano della salute e professionale”.
“Vogliamo centrare l’obiettivo, dare una mano d’aiuto, essere funzionali alla crescita e al miglioramento. Poter dire la mia e considerare Catania un punto di partenza, sono i motivi che mi hanno spinto professionalmente qui. Quando c’è l’amore puoi fare qualsiasi cosa, questa è una sensazione che volevo fortemente provare. Vivendo con passione, ferocia, ardore la mia passione dentro la squadra di calcio per la quale ho sempre tifato da bambino. Sono catanese, ma mi sento anche siracusano perchè sono cresciuto lì, milanese perchè ho lavorato a Milano, genovese perchè Genova mi è entrata nel cuore, reggino perchè ho imparato tanto anche dall’esperienza di Reggio Calabria ma tifo Catania”.
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