NOTA STAMPA ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI (ACLI) CATANIA
Le ACLI Catania esprimono profonda preoccupazione per l’attuale disposizione dei posti destinati ai tifosi con disabilità nello stadio Angelo Massimino: sono state, infatti, installate nuove cabine che hanno occupato le aree da anni riservate a bambini, donne e persone in carrozzina.
A parlare è Salvatore Mirabella, segretario con delega alla disabilità e fragilità delle Acli Catania: “Mentre chiunque può scegliere liberamente se vivere la partita in curva nord, in curva sud, in tribuna B o in tribuna A, alla persona disabile questa possibilità è negata. Si trova costretta a un’unica alternativa: il cosiddetto “ghetto” della tribuna A, isolato nell’anello superiore e per nulla integrato con il resto del pubblico, o, da pochissimo tempo, la tribuna B”.
Una scelta limitata e fortemente discriminante. Chi va allo stadio lo fa per vivere una socialità sportiva: tifare il Catania, la squadra del cuore, assieme agli altri, condividendo gioie ed emozioni: “Questa si chiama inclusione” afferma Mirabella. Le ACLI Catania hanno istituito il settore delle fragilità sociali e della disabilità proprio per attenzionare queste criticità, intervenendo affinché nessuno rimanga indietro e vengano rispettati i diritti di ogni persona, senza eccezioni. “Chiediamo con forza che vengano riviste le attuali disposizioni, restituendo ai tifosi con disabilità la libertà di scegliere dove vivere la loro passione, al pari di tutti gli altri” – conclude il segretario Acli Catania.
Da sempre, le ACLI pongono al centro del loro impegno temi come pari opportunità, inclusione e dignità della persona, convinte che una comunità sia davvero forte solo quando riesce ad accogliere tutti i suoi membri. L’attenzione alle persone con disabilità non è solo una battaglia di civiltà, ma un segno concreto di giustizia sociale e di democrazia partecipata.
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