Autentico scontro diretto, quello in programma allo stadio “Angelo Massimino” tra Catania e Salernitana. Due delle squadre che gli addetti ai lavori indicano tra le principali favorite per la vittoria finale del campionato saranno avversarie domenica pomeriggio davanti ad una cornice di pubblico che si preannuncia di alto profilo. L’impianto sportivo etneo non sarà sold out perchè nel Settore Ospiti non potranno esserci i tifosi residenti nella provincia di Salerno. Per il resto spalti stracolmi e atmosfera ideale per assistere ad una gara tanto attesa, anche se il percorso è ancora molto lungo.
Quattro punti dividono le due compagini in classifica, Salernitana che punta a difendere il primato ed il Catania a ridurre il distacco dai granata quando sono trascorse dieci giornate, organici forti e competitivi, club con storia e tradizione, blasone. Ma ci sono anche altri ingredienti che rendono la gara scoppiettante. Innanzitutto il ritorno alle pendici dell’Etna degli ex Roberto Inglese, Daniele Faggiano e Armando Anastasio.
Bobby English, che proprio a Catania si è rigenerato nella passata stagione a suon di gol (14), ha lasciato la Sicilia malgrado avesse un accordo verbale con il diesse Pastore per il rinnovo del contratto in scadenza, preferendo accettare la chiamata di Faggiano con cui non ha mai fatto mistero di avere un rapporto quasi come genitore-figlio. Una sorta di padre calcistico per Inglese, il dirigente pugliese, a cui deve molto l’attaccante per la sua crescita nel calcio italiano. L’ex bomber degli etnei ha lasciato Catania in silenzio, al contrario dello stesso Faggiano, il quale ha acquistato una pagina pubblicitaria di giornale per salutare i tifosi con una frase posta in chiara evidenza: “Nemici mai”.
Un modo per testimoniare affetto nei confronti della città, un ringraziamento per la vicinanza mostrata anche e soprattutto in occasione di uno dei momenti più difficili vissuti sul piano personale da Faggiano, alle prese con problemi di salute tutt’altro che marginali. Poi, una volta consumatosi l’addio al Catania, la ripartenza a Salerno e la nascita di una serie di duelli sul mercato proprio con il club rossazzurro. Prelevando dal Catania il citato Inglese, il laterale sinistro Armando Anastasio e scontrandosi su varie trattative.
Galo Capomaggio, ad esempio, malgrado la proposta allettante del Catania ha seguito alla Salernitana mister Giuseppe Raffaele, colui che ha valorizzato appieno il mediano a Cerignola. Lo stesso Raffaele è un ex tecnico rossazzurro, da ragazzo faceva il tifo per il Catania (sul web circola spesso una foto che lo ritrae con lo storico capo ultras Ciccio Famoso, nd) e ha realizzato il sogno di guidare la squadra dell’Elefante nella stagione 2020/21. Purtroppo per lui non fu un’esperienza felice, venendo esonerato a marzo 2021 ma era il Catania targato Sigi, un periodo storico molto difficile per i colori rossazzurri prima del fallimento. Oggi Raffaele è un allenatore che ben conosce la C, professionalmente tra i più preparati.
Tornando ai duelli sul mercato, come non citare l’operazione Casasola, con il laterale argentino che proprio quando sembrava vicino alla Salernitana ha impiegato pochissimo tempo per discutere il trasferimento col Catania e definire il passaggio dalla Ternana alla società rossazzurra. Il centrocampista Ivan Varone, profilo trattato dal sodalizio etneo, è approdato a Salerno. Idem l’olandese Kees de Boer. Il terzino Paolo Frascatore, colpo di fine mercato messo a segno dalla Salernitana, era stato praticamente ‘bloccato’ dal Catania ma non liberandosi lo slot nella lista dei 23 (Allegretto) ne hanno approfittato i granata, prelevando il giocatore dall’Avellino. Citiamo anche la punta Francesco Forte, su cui Faggiano si era interessato ma in questo caso è stato tempestivo e più convincente il Catania, riuscendo a spuntarla.
A proposito di ex, Kaleb Jimenez non ha giocato una sola partita in granata e fu ceduto dalla Salernitana al Catania lo scorso anno, mentre Emmanuele Cicerelli ha scritto importanti pagine di storia a Salerno contribuendo alla promozione in Serie A nel 2021, insieme con Francesco Di Tacchio ed il citato Casasola. Da Catania in direzione Salerno sono approdati quest’anno il preparatore dei portieri Angelo Porracchio, il team manager Giuseppe Matarazzo. L’attaccante Michael Liguori, infine, ha vestito la maglia rossazzurra all’età di 20 anni trovando però pochissimo spazio prima di mettersi in grande evidenza in altre piazze (Campobasso e Padova). Oggi rappresenta i colori sociali della Salernitana. Insomma, sono tanti i contenuti che rendono il match di domenica pomeriggio ricco di spunti e curiosità.
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