mercoledì, 29 Ottobre 2025
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TOSCANO: “Vincere deve essere un piacere da alimentare in ogni gara. E’ il periodo del consolidamento”

Due giorni prima del fischio d’inizio a Caserta, l’allenatore rossazzurro Domenico Toscano interviene in sala stampa per commentare il momento in casa Catania, il prossimo impegno e la voglia di migliorare giorno dopo giorno. Queste le parole di Toscano evidenziate:

“E’ un campionato e un girone dove di partite facili ce ne sono poche. Noi in casa abbiamo portato 20mila spettatori, ma perchè Catania è questa. E’ la gente che sta apprezzando il nostro lavoro e s’identifica nella propria squadra del cuore. Siamo tutti una cosa e lo percepisci durante la partita. Si spinge tutti insieme verso il risultato. I ragazzi in queste 11 gare giocate hanno costruito qualcosa. Gli ultimi due impegni hanno concluso il periodo di costruzione. Adesso si passa ad un periodo di consolidamento dove, lo dico sempre, se vuoi essere protagonista devi dare la stessa importanza a tutte le partite e prepararle alla stessa maniera, fermo restando che cambia la strategia di gara e le qualità sono diverse”.

“Devi essere applicato durante la settimana e farti trovare pronto, in questo caso avremo a disposizione anche il venerdì per preparare al meglio l’impegno di Caserta. Le altre partite erano di ambizione perchè affrontavi squadre che erano davanti a te in classifica e dovevi dimostrare di essere ambizioso. Ora devi continuare a costruire quello che hai fatto finora. Si chiama resistenza mentale. Quando parlo di consolidamento, lo intendo anche nei miglioramenti minimi che fai ogni giorno per arrivare al top del tuo potenziale. Questo è il nostro obiettivo.

“Tutti gli incontri sono difficili. Negli 11-13 la Casertana è una squadra con elementi di livello importante e dei giovani interessanti. Ha fatto 17 punti, non sono pochi in questo girone, ha affrontato le squadre d’alta classifica dimostrando di potersela giocare con chiunque. Noi dobbiamo arrivarci nel modo giusto. Ho detto ai ragazzi di rimuovere il file di Salernitana e Benevento, bisognerà inserirne un altro, sarà un’altra gara diversa, un match tirato e noi dobbiamo esprimere il nostro massimo potenziale“.

“Abbiamo studiato bene in questi giorni insieme allo staff ed ai ragazzi la Casertana. Nella parte iniziale del campionato hanno adottato un 4-3-3, poi cambiato sistema giocando a 3 con tre attaccanti, nelle ultime due partite ed in qualche altra occasione si sono schierati con 2 attaccanti e 3 centrocampisti giocando a tre dietro. Abbiamo preparato la gara, consapevoli di essere pronti ad affrontare tante partite all’interno della stessa. La duttilità e l’esperienza ci devono permettere di cambiare pelle a seconda della situazione richiesta“.

C’è un livello agonistico alto nella nostra squadra, che battaglia in ogni partita oltre a mettere le qualità che ha in campo. Per questo motivo abbiamo tanti giocatori ammoniti. Ci tengono a fare bene. Dico sempre ai ragazzi che devono avere il piacere di giocare queste partite, di divertirsi, il piacere di rubare palla all’avversario, di vincere un duello, di fare una giocata che è nelle corde soprattutto dei giocatori di maggiore talento. Devono continuare a divertirsi tutti insieme, anche chi sta subentra dalla panchina o è fuori dal campo”.

“I recenti rinnovi di Raimo e Ierardi? Sono scelte del club, dove io posso esprimere il mio parere. Il fatto che abbiano rinnovato vuol dire che c’è tanta fiducia da parte della società. Io devo allenare il calciatore e il gruppo ma anche l’uomo. Avere in gruppo uomini affidabili su cui puntare negli anni credo sia importante soprattuto per il ragazzo, che viene apprezzato prima come uomo e poi come calciatore, inoltre la società che può contare su determinati calciatori senza andare a scervellarsi alla ricerca di altri uomini”.

Ai tifosi dico di continuare così, di consolidarsi anche loro con questo tipo di approccio alla partita rispetto a quello che trasmette la squadra. Stanno facendo benissimo anche i nostri tifosi. Il 3-5-2 adottato ultimamente? Se succede che una squadra di livello schiera 4 attaccanti davanti e non vuoi muovere i 5 dietro, per giocarti una superiorità nel momento in cui sei in vantaggio devi mettere qualche centrocampista in più. Con la Salernitana abbiamo sfruttato a dovere il secondo tempo per fargli male, col Benevento invece potevamo sfruttare meglio questo assetto tattico diverso con la superiorità numerica in mezzo al campo, rischiando poco dietro e recuperando palla velocemente. A quel punto, trovando un avversario sbilanciato hai le armi per chiudere la partita. Abbiamo cercato di farlo, siamo comunque riusciti a portare a casa un risultato importante”.

Nell’esultanza di fine partita domenica scorsa c’è il vero Toscano. Non so se si tratta di un pregio o un difetto, sono un allenatore molto passionale che vive la partita in modo intenso. Negli spogliatoi c’è un’altra esultanza ancora più intensa da parte mia con i ragazzi ed il mio staff perchè quando si lavora tutti 24 ore su 24 ore per il bene del Catania e arrivano questi risultati, lo sfogo è tanto. Forse noi esageriamo perchè siamo gente passionale, ma poi mi ricarico per la settimana successiva allo scopo di rivivere quelle sensazioni. Dico anche ai ragazzi che è bello rientrare nello spogliatoio e tornare a casa non essendo incupiti, godendosi la famiglia dopo risultato importante. Vincere deve essere un piacere da alimentare in ogni gara“.

“Chi può giocare in alternativa a Casasola e Donnarumma in assenza di Raimo? Dipende dall’andamento della gara e dall’avversario che affronti. Potrebbero giocare anche D’Ausilio, Corbari, Lunetta. Sono soluzioni che stiamo dando a pillole, facendo gli scongiuri non abbiamo avuto nessun problema al momento ma la squadra è molto matura e intelligente. E’ lampante il fatto che chi entra a prescindere dal ruolo ricoperto e dove lo collochi – adatto anche gli attaccanti a fare i quinti e si applicano – si fa trovare pronto. Lavoriamo per trovare soluzioni anche in eventuali situazioni d’emergenza”.

“Se ci sono punti di contatto tra questo gruppo e quel Cesena che ha dominato il campionato di C due anni fa? I paragoni non mi piacciono. Sono annate diverse, gruppi diversi. Quello però era un gruppo sano e con una cultura del lavoro elevata, anche questo lo è. Ci sono caratteristiche e qualità differenti, magari è più facile esprimerli in quel contesto che qui, dove devi avere grandi attributi e lo stanno dimostrando. Abbiamo avuto un periodo difficile prima di affrontare il Siracusa, qualcuno ha dubitato di questi ragazzi e del lavoro svolto, essere rimasti solidi e lucidi andando ad affrontare le successive gare come abbiamo fatto credo sia stata una dimostrazione soprattutto a loro stessi che c’era bisogno di un pò di tempo per assorbire certe situazioni. Dovevi metabolizzare anche i momenti di difficoltà. E’ necessario passare anche da quei momenti per fortificarti. Oggi devi dare continuità, avere resistenza mentale. La continuità ci deve appartenere“.

“Tempi di recupero di Raimo? Non li conosco, sicuramente lo staff medico sarà più preciso di me. Avere scongiurato l’intervento chirurgico è già positivo. Il ragazzo ha una voglia matta di ritornare a dare il suo contributo ed i tempi di recupero saranno compatibili con la tipologia d’infortunio. Caturano? Sta lavorando bene come tutti gli attaccanti. Lo vedo molto motivato come anche Rolfini. Direi di dare più importanza a quei calciatori che magari durante una partita giocano meno o non fanno neanche un minuto per necessità di gara o caratteristiche. Io oggi guardo soprattutto a loro. La mia attenzione in questo momento è rivolta soprattutto a Stoppa, Allegretto, Pieraccini, D’Ausilio. Tutti sono e saranno importanti nel percorso se vogliamo essere protagonisti“.

“Ai ragazzi parlo sempre. Ognuno di loro ha una propria personalità e storia da conoscere. Il mio compito è quello di trovare i tasti giusti per farli esprimere al massimo delle loro possibilità. Tutti i ragazzi di questo gruppo hanno grandi potenzialità e margini di miglioramento incredibili. Sta a me trovare la chiave giusta per farli migliorare di gara in gara. C’è un lavoro di squadra alla base. Gli attaccanti, ad esempio, fanno un lavoro notevole quando hanno la palla gli avversari. Ne giova tutta la squadra in termini di solidità difensiva. Noi abbiamo costruito una rosa con ampia scelta in tutti i reparti perchè le difficoltà saranno minori se ti trovi a fronteggiare infortuni, squalifiche o cali di forma, potendo attingere allo stesso livello dei titolari quando necessario”.

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