FAMOSO: murale al porticciolo di Ognina
Ciccio Famoso sempre vivo nella memoria dei tifosi del Catania. E’ stato realizzato un murale dedicato proprio all’ultrà catanese fondatore della Falange d’Assalto e del movimento ultras rossoazzurro presso il porticciolo di Ognina, recante la scritta: “Il tuo nome impresso nella storia, di Catania vanto e gloria”.
CATANIA: i tifosi tra contestazione ed ironia, da Pulvirenti a Massimino. Lo spettacolo rossoazzurro è sugli spalti
(di Livio Giannotta)
Figuraccia per il Catania, sconfitto davanti agli stessi tifosi che lo avevano acclamato la settimana scorsa a Messina. Sembravano esserci tutti i presupposti per dare continuità al successo ottenuto nel derby, invece i rossoazzurri hanno ceduto l’intera posta in palio all’ultima della classe. Il Melfi sentitamente ringrazia ed il pubblico etneo ha applaudito proprio la compagine lucana per avere giocato con il coltello tra i denti, andando oltre ogni aspettativa.
Applausi meritati per la formazione allenata da Aimo Diana, così come sono stati legittimi i fischi e gli insulti indirizzati alla squadra dell’Elefante. Curva Nord e Sud hanno chiaramente contestato il Catania. “Noi vogliamo gente che lotta!”, “Uscite fuori i co…” sono solo alcune delle frasi rivolte ai ragazzi di Petrone. Oltre agli immancabili cori di sfottò provenienti dalla Nord e destinati all’ex Presidente Antonino Pulvirenti.
Ironia, ad un certo punto, quando si è alzato l’urlo “Pulvirenti, quanto hai scommesso?” e “e si vinniu ‘a pattita…”. In questo contesto c’è stato, però, spazio anche per il ricordo della figura del ‘presidentissimo’ Angelo Massimino attraversi innumerevoli cori (“C’è solo un presidente” il più gettonato, ndr) ma anche striscioni come quello della Sud “U cavaleri ‘nde nostri pinseri”.
La Nord ha ricordato, inoltre, Smeraldina: “Sei e rimarrai la nostra ‘smeraviglia’”. Catania-Melfi, insomma, non è stata una partita da incorniciare per quanto evidenziato dai rossoazzurri sul rettangolo di gioco ma vissuta impeccabilmente dai tifosi, principali protagonisti della scena.
CATANIA – MELFI: voti ai rossoazzurri, Pisseri evita passivo più pesante. Cinque punte e zero gol
L’entusiasmo di Messina lascia spazio all’incredulità di una sconfitta riportata al cospetto dell’ultima della classe, per giunta tra le mura amiche. 0-2 il risultato finale e passivo che sarebbe potuto essere persino più pesante se Pisseri non avesse evitato altri gol con almeno 2-3 interventi di pregevole fattura.
Male, molto male la formazione rossoazzurra. La difesa ha faticato nella lettura di molte situazioni di gioco. Possesso palla sterile a centrocampo, reparto praticamente assente nella ripresa quando mister Petrone ha schierato cinque attaccanti, producendo qualcosa di più negli ultimi metri ma, allo stesso tempo, concedendo terreno fertile agli avversari in contropiede.
L’utilizzo di un gran numero di punte non si è rivelato efficace contro quella che, statisticamente, era la peggiore difesa del girone C. Questi i voti attribuiti dalla nostra redazione ai giocatori:
TITOLARI
Matteo Pisseri 6.5
Tino Parisi 5
Dario Bergamelli 4.5
Giovanni Marchese 5
Stefan Djordjevic 4
Marco Biagianti 5
Rosario Bucolo 4.5
Giuseppe Fornito 5
Andrea Russotto 5
Diogo Tavares 4.5
Demiro Pozzebon 4
SUBENTRATI
Andrea Di Grazia 5
Maks Barisic 5
Andrea Mazzarani 4.5
BERGAMELLI: “Sconfitta è grande mazzata, capisco i tifosi. Manca continuità, nessuno ci regala i Play Off”
Rabbia mista ad amarezza per Dario Bergamelli, uno dei leader del Catania, nel commentare la sorprendente sconfitta casalinga con il Melfi:
“Perdere con l’ultima in classifica e tra i fischi del pubblico è sempre brutto. Il Melfi ha meritato gli applausi. Capisco i nostri tifosi. A volte facciamo prestazioni bellissime, in altre occasioni vengono fuori partite come queste. E’ una grande mazzata perchè nessuno se l’aspettava. Era importante dare continuità, ma anche questa volta non ci siamo riusciti. I Play Off non ce li regala nessuno. Vero è che il sesto posto è vicino, spero solo di non rimpiangere troppo a fine campionato questa sconfitta. Questa squadra non difetta in qualità, però se registriamo alti e bassi non va bene. Non abbiamo ancora trovato la soluzione, ognuno di noi deve pensare a come dare di più. E’ facile emotivamente preparare le gare al cospetto di avversarie più quotate, ma bisogna preparare tutti gli impegni con la medesima mentalità. Messina poteva farci scattare la scintilla giusta, avremmo dovuto cavalcare il momento ed invece anche stavolta mi sono sbagliato. Le responsabilità me le assumo anch’io. Modulo? Il cambiamento del sistema di gioco non deve essere un’attenuante”.
BIAGIANTI: “Ci dobbiamo vergognare, insulti meritati. Così non si va lontano”
Ci mette la faccia il capitano del Catania Marco Biagianti. Il ko interno con il Melfi viene accolto in termini molto negativi dal centrocampista rossoazzurro in Sala Stampa:
“Nel campo si sbaglia, l’importante è farlo con la testa giusta. Non abbiamo avuto l’impegno, la voglia e la cattiveria giusta. Dobbiamo vergognarci per come abbiamo affrontato il Melfi. Nella ripresa è andata meglio ma i lucani meritano i complimenti per avere messo in campo maggiore agonismo. Purtroppo abbiamo fatto due passi indietro, non è la prima volta. Se non cambiamo mentalità affrontando tutte le partite con lo stesso atteggiamento perdiamo anche contro l’ultima della classe. Play Off? Meritiamo gli insulti, da capitano chiedo scusa per la prestazione ma non è tutto da buttare adesso. Dopo una grande prestazione a Messina nessuno si aspettava di perdere col Melfi. Con questa mentalità non andiamo lontano. Adesso vanno affrontate le prossime due gare esterne al meglio delle nostre possibilità. Ritengo di potere arrivare bene ai Play Off, ma dipende solo da noi. Il pubblico ha applaudito i giocatori del Melfi a fine gara, questo ci fa tornare a casa arrabbiati. Chiaramente la gente vuole i fatti, ha ragione a criticare. C’è da stare in silenzio e lavorare sodo. Le sconfitte possono essere salutari, ma noi dobbiamo migliorare ed aiutare anche i giovani che, magari, hanno una mentalità diversa dai più esperti. Personalmente ho la stessa mentalità di sempre, ogni gara la affronto alla stessa maniera. Adesso manteniamo la calma e cerchiamo di trovare una soluzione per ovviare al problema”.
MARCHESE: “Non abbiamo nulla da rimproverarci, bravo il Melfi. Questo è il calcio”
Comprensibilmente amareggiato per la sconfitta il difensore del Catania Giovanni Marchese, che rilascia le seguenti dichiarazioni in Sala Stampa:
“Purtroppo il calcio è questo. In Primavera vincevo 4-0 con la Juventus, il secondo tempo è finito 4-4 e rischiai di perdere. Oggi pensavamo di vincere ma non ci siamo riusciti. Come si può migliorare? Lavorando e cercando di rimediare agli errori commessi. Noi cerchiamo sempre di seguire le direttive del mister. Non sempre le cose vanno per il verso giusto, anche per merito degli avversari. Il Melfi è stato anche un pò fortunato, noi nella ripresa non l’abbiamo messa dentro mentre loro hanno chiuso il match sul 2-0. Bisogna essere sempre aggressivi a prescindere dall’avversario di turno. Chi ha la personalità, e siamo in tanti, deve tirarla fuori per fare la differenza. Se vado spesso al cross? Arrivo al cross quando c’è la possibilità di farlo, così come tento l’inserimento in area. Chiaramente ci sono anche gli avversari sul rettangolo di gioco. Il Melfi giocava molto corto e compatto, non era semplice, avevamo sempre due giocatori addosso. Inoltre le condizioni del terreno di gioco non ci hanno favorito. E’ stato più difficile per noi giocare la palla. Lavoriamo tanto e bene durante la settimana, non c’è un problema fisico nella squadra. Io ho dato il massimo, non mi devo rimproverare niente. Non volevo fare una figura di merda, come io nessun altro componente della rosa. Nessuno ci sta a perdere, non ho nulla da rimproverarmi e lo stesso vale per i miei compagni. Bravo il Melfi”.
PETRONE: “Ko che deve farci riflettere. Serve più coraggio, tanti errori commessi. Meglio il secondo tempo”
Mastica amaro l’allenatore del Catania Mario Petrone, al termine della partita persa in casa contro il Melfi:
“Bisogna osare, fare la partita. Serve più coraggio. I ragazzi meritavano sicuramente di più nel secondo tempo, ma questa sconfitta ci deve servire da lezione. Abbiamo sbagliato troppo, succede anche ai grandi campioni di sbagliare un gesto tecnico. Chiediamo scusa a tutti per questa sconfitta. Stiamo continuando a lavorare su determinati concetti ma ancora non riusciamo ad esprimere al meglio le nostre potenzialità. Avevamo preparato la gara in un certo modo in settimana, ma non ci siamo espressi per come pensavamo di fare. Il primo tempo è stato quasi una fotocopia di Catania-Taranto e, sinceramente, non me l’aspettavo. Non possiedo la bacchetta magica, i problemi c’erano e ci sono ancora. Dopo la prima frazione ho inserito più elementi offensivi per cercare di recuperare allo svantaggio iniziale, subito alla prima vera discesa melfitana. Perchè Bucolo preferito a Scoppa? Ho ritenuto che meritasse la maglia da titolare. Sicuramente non mi deprimo adesso, così come non mi sono esaltato a Messina. Siamo mancati nell’ultimo passaggio, non avendo osato abbastanza. Bisogna analizzare bene quanto successo, riflettere tanto e ripartire”.
DIANA (Melfi): “Abnegazione, umiltà e presunzione. Così abbiamo vinto a Catania”
Aimo Diana, allenatore del Melfi, analizza la clamorosa vittoria di Catania:
“Per fare risultato al ‘Massimino’ dovevamo essere presuntuosi, per tale ragione ho deciso di schierare la mia squadra con tre punte ed opponendo un 4-3-3 al Catania. Con incredibile abnegazione ed umiltà siamo riusciti a portare a casa un grande risultato. Chiaramente sapevamo di non avere la forza, in questo momento, per pensare d’imporre il nostro gioco a Catania, ma c’era la voglia nei ragazzi d’interrompere la lunga serie di sconfitte consecutive e sono molto contento per loro. Sapevo che il Catania avrebbe potuto schierare tanti calciatori offensivi ma abbiamo rischiato veramente poco in difesa, anche grazie all’aggiunta di un difensore in più pronto a contrastare il gioco aereo. I miei giocatori si sono sbloccati tirando dentro quel qualcosa in più che mancava soprattutto in termini di qualità”.
SALA STAMPA: Catania – Melfi, tutte le interviste del post gara
DARIO BERGAMELLI: “Perdere con l’ultima in classifica e tra i fischi del pubblico è sempre brutto. Il Melfi ha meritato gli applausi. Capisco i nostri tifosi. A volte facciamo prestazioni bellissime, in altre occasioni vengono fuori partite come queste. E’ una grande mazzata perchè nessuno se l’aspettava. Era importante dare continuità, ma anche questa volta non ci siamo riusciti. I Play Off non ce li regala nessuno. Vero è che il sesto posto è vicino, spero solo di non rimpiangere troppo a fine campionato questa sconfitta. Questa squadra non difetta in qualità, però se registriamo questi alti e bassi non va bene. Non abbiamo ancora trovato la soluzione, ognuno di noi deve pensare a come dare di più. E’ facile emotivamente preparare le gare al cospetto di avversarie più quotate, ma bisogna preparare tutti gli impegni con la medesima mentalità. Messina poteva farci scattare la scintilla giusta, avremmo dovuto cavalcare il momento ed invece anche stavolta mi sono sbagliato. Le responsabilità me le assumo anch’io. Modulo? Il cambiamento del sistema di gioco non deve essere un’attenuante”.
MARCO BIAGIANTI: “Nel campo si sbaglia, l’importante è farlo con la testa giusta. Non abbiamo avuto l’impegno, la voglia e la cattiveria giusta. Dobbiamo vergognarci per come abbiamo affrontato il Melfi. Nella ripresa è andata meglio ma i lucani meritano i complimenti per avere messo in campo maggiore agonismo. Purtroppo abbiamo fatto due passi indietro, non è la prima volta. Se non cambiamo mentalità affrontando tutte le partite con lo stesso atteggiamento perdiamo anche contro l’ultima della classe. Play Off? Meritiamo gli insulti, da capitano chiedo scusa per la prestazione. Non è tutto da buttare adesso. Dopo una grande prestazione a Messina nessuno si aspettava di perdere col Melfi. Con questa mentalità non andiamo lontano. Adesso vanno affrontate le prossime due gare esterne al meglio delle nostre possibilità. Ritengo di potere arrivare bene ai Play Off, ma dipende solo da noi. Il pubblico ha applaudito i giocatori del Melfi a fine gara, questo ci fa tornare a casa arrabbiati. Chiaramente la gente vuole i fatti, ha ragione a criticare. C’è da stare in silenzio e lavorare sodo. Le sconfitte possono essere salutari, ma noi dobbiamo migliorare ed aiutare anche i giovani che, magari, hanno una mentalità diversa dai più esperti. Personalmente ho la stessa mentalità di sempre, ogni gara la affronto alla stessa maniera. Adesso manteniamo la calma e cerchiamo di trovare una soluzione per ovviare al problema”.
GIOVANNI MARCHESE: “Purtroppo il calcio è questo. In Primavera vincevo 4-0 con la Juventus, il secondo tempo è finito 4-4 e rischiai di perdere. Oggi pensavamo di vincere ma non ci siamo riusciti. Come si può migliorare? Lavorando e cercando di rimediare agli errori commessi. Noi cerchiamo sempre di seguire le direttive del mister. Non sempre le cose vanno per il verso giusto, anche per merito degli avversari. Il Melfi è stato anche un pò fortunato, noi nella ripresa non l’abbiamo messa dentro mentre loro hanno chiuso il match sul 2-0. Bisogna essere sempre aggressivi a prescindere dall’avversario di turno. Chi ha la personalità, e siamo in tanti, deve tirarla fuori per fare la differenza. Se vado spesso al cross? Arrivo al cross quando c’è la possibilità di farlo, così come tento l’inserimento in area. Chiaramente ci sono anche gli avversari sul rettangolo di gioco. Il Melfi giocava molto corto e compatto, non era semplice, avevamo sempre due giocatori addosso. Inoltre le condizioni del terreno di gioco non ci hanno favorito. E’ stato più difficile per noi giocare la palla. Lavoriamo tanto e bene durante la settimana, non c’è un problema fisico nella squadra. Io ho dato il massimo, non mi devo rimproverare niente. Non volevo fare una figura di merda, come io nessun altro componente della rosa. Nessuno ci sta a perdere, non ho nulla da rimproverarmi e lo stesso vale per i miei compagni. Bravo il Melfi”.
MARIO PETRONE: “Bisogna osare, fare la partita. Serve coraggio. I ragazzi meritavano sicuramente di più nel secondo tempo, ma questa sconfitta ci deve servire da lezione. Abbiamo sbagliato troppo, succede anche ai grandi campioni di sbagliare un gesto tecnico. Chiediamo scusa a tutti per questa sconfitta. Stiamo continuando a lavorare su determinati concetti ma ancora non riusciamo ad esprimere al meglio le nostre potenzialità. Avevamo preparato la gara in un certo modo in settimana, ma non ci siamo espressi per come pensavamo di fare. Il primo tempo è stato quasi una fotocopia di Catania-Taranto e, sinceramente, non me l’aspettavo. Non possiedo la bacchetta magica, i problemi c’erano e ci sono ancora. Dopo la prima frazione ho inserito più elementi offensivi per cercare di recuperare allo svantaggio iniziale, subito alla prima vera discesa melfitana. Perchè Bucolo preferito a Scoppa? Ho ritenuto che meritasse la maglia da titolare. Sicuramente non mi deprimo adesso, così come non mi sono esaltato a Messina. Siamo mancati nell’ultimo passaggio, non avendo osato abbastanza. Bisogna analizzare bene quanto successo, riflettere tanto e ripartire”.
AIMO DIANA (all. Melfi): “Per fare risultato al ‘Massimino’ dovevamo essere presuntuosi, per tale ragione ho deciso di schierare la mia squadra con tre punte ed opponendo un 4-3-3 al Catania. Con incredibile abnegazione ed umiltà siamo riusciti a portare a casa un grande risultato. Chiaramente sapevamo di non avere la forza, in questo momento, per pensare d’imporre il nostro gioco a Catania, ma c’era la voglia nei ragazzi d’interrompere la lunga serie di sconfitte consecutive e sono molto contento per loro. Sapevo che il Catania avrebbe potuto schierare tanti calciatori offensivi ma abbiamo rischiato veramente poco in difesa, anche grazie all’aggiunta di un difensore in più pronto a contrastare il gioco aereo. I miei giocatori si sono sbloccati tirando dentro quel qualcosa in più che mancava soprattutto in termini di qualità”.
CHE BRUTTO CATANIA: tifosi increduli al “Massimino”, il Melfi centra l’impresa
Melfi batte Catania 2-0. Impresa sportiva centrata dalla formazione lucana allo stadio “Angelo Massimino”. I rossoazzurri, reduci dal prezioso successo di Messina, contro un avversario in fondo alla classifica ed in piena crisi cedono l’intera posta in palio. Un risultato, peraltro, giusto per quanto visto nell’arco dei 90 minuti.
Melfitani ben messi in campo, compatti e determinati che, al 29′, si portano in vantaggio con Foggia. Catania, invece, con le idee confuse che nella ripresa, alla ricerca del pareggio, si sbilancia completamente in avanti giocando con cinque attaccanti. Soluzione tattica che permette ai padroni di casa di produrre qualcosa di più negli ultimi metri.
Al tempo stesso, però, gli ospiti approfittano delle voragini difensive del Catania creando non pochi problemi in contropiede dalle parti di Pisseri, strepitoso in almeno 2-3 circostanze. Ma le parate del portierone etneo non bastano al Catania per conseguire un risultato positivo. Al 90′ il neo entrato De Angelis chiude i giochi siglando il gol che “ammazza” la partita. Legittimi e comprensibili i fischi dei tifosi all’indirizzo dell’undici di Petrone ed applausi scroscianti a beneficio del Melfi.
CATANIA-MELFI, CRONACA TESTUALE
93′ FISCHIO FINALE! Melfi batte Catania 2-0, impresa per la compagine lucana che vince meritatamente allo stadio “Massimino”. Un brutto Catania viene contestato dai tifosi.
91′ “Giocatori senza co…”, “3-0, 3-0 perchè no?”, “Vincerete il tricolor…”: alcuni dei cori di sfottò dei tifosi rossoazzurri all’indirizzo del Catania.
90′ Tre minuti di recupero!
90′ RADDOPPIO MELFI! Il neo entrato De Angelis batte Pisseri. CLAMOROSO AL “MASSIMINO”.
88′ Di Grazia ci prova al volo, tiro potente ma impreciso.
86′ “Pulvirenti, quanto hai scommesso?”: l’ironia dei tifosi in Curva Nord che, poi, urlano, “e si vinniu ‘a pattita…”
85′ Tiraccio di Barisic.
83′ Fuori Gammone, dentro De Angelis per il Melfi. Gammone viene sportivamente applaudito dal pubblico. Demontis, poi, sostituisce Marano.
82′ Il tempo scorre ed il Catania attacca a pieno organico ma non riesce a sfondare.
76′ Gammone! Super parata di Pisseri! Pallone in corner! Una volta eseguito il calcio d’angolo, Foggia riesce a divorarsi un gol praticamente fatto!
75′ Di Grazia! Occasionissima non sfruttata dal Catania! Il colpo di testa di Di Grazia, a pochi passi dalla porta, termina a lato!
69′ “Noi vogliamo gente che lotta!”, “Uscite fuori i co…”: l’urlo della Curva Nord.
67′ Marano! La manona di Pisseri che devia in corner!
65′ Il Catania preme sull’acceleratore mettendo in mezzo una lunga serie di cross e producendo di più negli ultimi metri.
64′ Ammonito Esposito. Nel frattempo Mazzarani prende il posto di Russotto.
63′ Cambio Melfi: De Giosa sostituisce De Vena, un difensore in più in campo.
62′ Ci prova anche Fornito, palla che si perde sulla destra della porta difesa da Gragnaniello.
61′ Aumenta la spinta offensiva del Catania…
60′ Ancora Di Grazia con un tocco che, però, non impensierisce il portiere.
58′ Botta al volo di Di Grazia! Il portiere respinge in corner! Sulla battuta del calcio d’angolo, incornata a lato.
55′ Catania schierato secondo un 3-4-3 con Barisic e Di Grazia esterni di centrocampo…
53′ Ancora un cambio per il Catania: Di Grazia rileva Djordjevic, rossoazzurri a trazione anteriore adesso.
52′ Cross in area, l’esecuzione in rovesciata di Pozzebon! Gesto tecnico apprezzabile, ma tiro fuori bersaglio.
49′ Il colpo di testa di Pozzebon! Palla a lato.
47′ Occasione nitida per il Melfi! Pallonetto a tu per tu con Pisseri! La palla, per fortuna del Catania, non si va ad insaccare!
15.37 INIZIA LA RIPRESA. Barisic sostituisce Bucolo.
15.24 FINE PRIMO TEMPO: fischi al “Massimino”.
48′ Russotto aggancia il pallone e tira, pallone tra le braccia del portiere.
47′ Fallo netto al limite dell’area melfitana, l’arbitro non concede la punizione.
45′ Tre minuti di recupero.
44′ Ammonito Gammone, fallo su Pozzebon.
43′ Catania troppo prevedibile, il Melfi si difende con ordine.
41′ Prestazione incolore del Catania fino a questo momento, tanti passaggi sbagliati e poche occasioni da gol costruite.
39′ “Sei e rimarrai la nostra ‘smeraviglia’”: striscione della Nord per Smeraldina.
36′ Idee confuse per il Catania, Melfi molto disciplinato tatticamente.
33′ “U cavaleri ‘nde nostri pinseri”, striscione della Sud nel ricordo della figura di Angelo Massimino. Cori, inoltre, in favore del “presidentissimo” dalle due Curve.
30′ Risponde subito il Catania con un tiro facilmente parato da Gragnaniello.
29′ Marano, la botta respinta da Pisseri! La palla rimane lì, Foggia conclude a pochi passi dalla porta ed insacca. CLAMOROSO, Melfi in vantaggio!
28′ Risponde il Melfi con un tiro alle stelle di Marano.
25′ Tavares in area, tiro al volo e palla sopra la traversa. Si tratta della prima conclusione del match per i rossoazzurri.
24′ Il Catania conquista il primo calcio d’angolo della partita.
23′ L’arbitro interrompe un’azione d’attacco potenzialmente molto pericolosa in favore del Catania, causa gioco falloso. Protestano i rossoazzurri.
13′ Catania che fatica a trovare varchi nella difesa melfitana.
7′ Ritmi blandi. Il Catania prova a fare la partita, il Melfi si affida prevalentemente alle ripartenze.
2′ Conclusione dalla lunga distanza di Laezza, palla abbondantemente a lato.
– 14.35 FISCHIO D’INIZIO!
– Catania che attaccherà da destra verso sinistra…
– Il Catania arriva alla sfida con rinnovato entusiasmo dopo la vittoriosa trasferta di Messina. Crisi piena, invece, per il Melfi ultimo in classifica e che cerca disperatamente punti salvezza.