BANDECCHI (Pres. Ternana): “Città come Catania spero un giorno in categorie superiori”

Costi di gestione e spese di trasferta nel campionato di Serie C. Ai microfoni di Radio Antenna Febea è intervenuto sul tema il Presidente della Ternana Stefano Bandecchi. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: “Le spese di trasferta costano. I giocatori devono dormire, mangiare. I calciatori vanno pagati, ci sono i contributi in Serie C. Un giocatore che costa 100mila euro in realtà viene a costare 160mila euro con le tasse. Sono cifre importanti. Noi siamo stati un pò più sfigati nel dover andare a giocare in Sicilia oppure a Reggio Calabria, ma a me il campionato del sud piace perchè ci sono persone che mettono cuore, anima e c’è la bolgia giusta. Alcune città come Reggio, Catania e Bari è evidente che dovrebbero stare speriamo un giorno in categorie superiori. Hanno milioni di abitanti. Il Palermo è in Serie D, vi sembra normale una cosa del genere?”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

FELICIANI: statistiche arbitro in vista di Catania-Reggina

Il confronto Catania-Reggina sarà diretto da Ermanno Feliciani (Teramo), coadiuvato da Gabriele Nuzzi (Valdarno) e Dario Garzelli (Livorno). Nei giorni scorsi abbiamo menzionato i precedenti dell’arbitro con la Reggina (nessuno con il Catania), adesso analizziamo brevemente lo score del direttore di gara tra i professionisti. Bilancio favorevole alle squadre di casa che hanno vinto 24 volte su 42 partite, 10 pareggi e 8 i successi esterni. 176 le ammonizioni inflitte, 8 le espulsioni (di cui 3 dirette) e 10 i rigori finora assegnati (di cui 4 a squadre ospiti). Focalizzando esclusivamente l’attenzione sulle partite valide per il girone C di Serie C, il bilancio recita così: 9 vittorie casalinghe, 1 pareggi e 3 successi esterni con un totale di 58 ammonizioni, 1 espulsione (doppio giallo) e 3 rigori assegnati (0 in favore di formazioni ospiti). MEDIA AMMONIZIONI A PARTITA: 4.19 (nel girone C, 4.46) MEDIA ESPULSIONI A PARTITA: 0.19 (nel girone C, 0.07) MEDIA RIGORI CONCESSI A PARTITA: 0.24 (nel girone C, 0.23) ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook**

CATANIA – REGGINA: probabili formazioni, tornano Vicente e Salandria a centrocampo?

Ipotesi di formazione per la sfida tra Catania e Reggina in programma oggi alle ore 15:00 presso lo stadio “Angelo Massimino” e valevole per la 26ª giornata del Girone C di Serie C 2019-20. Cristiano Lucarelli deve rinunciare ai lungodegenti Curiale, Dall’Oglio, Saporetti e Noce. Nel 4-2-3-1 di partenza, la linea difensiva sarà presidiata presumibilmente da Calapai, Mbende, Silvestri e Pinto con Furlan a protezione dei legni, Vicente e Salandria andrebbero a comporre la coppia mediana e Biondi, Mazzarani e Di Molfetta (o Barisic) supporterebbero l’unica punta Beleck. Non è da escludere che la squadra venga schierata dal tecnico livornese con il modulo 3-4-3. Mimmo Toscano deve fare a meno del centrocampista De Rose per squalifica e degli infortunati Bresciani, Doumbia e Rolando. Nel 3-4-1-2 di partenza, il terzetto difensivo composto da Loiacono, Gasparetto (o Bertoncini) e Rossi agirebbe davanti al portiere Guarna, con il rientrante Garufo (o Blondett), Bianchi, Nielsen e Liotti schierati in mezzo al campo e Sounas (principali alternative De Francesco e Bellomo) collocato alle spalle del tandem offensivo Denis-Corazza. Nessuna copertura televisiva dell’incontro, che sarà trasmesso online da Eleven Sports e, radiofonicamente, da Bella Radio (FM 103.7). ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

MARTINEZ: giorno del compleanno per il portiere rossazzurro

Ricorrenza in casa rossazzurra: Miguel Angel Martinez Martinez compie oggi 25 anni. Ci associamo agli auguri sinceri che il Calcio Catania rivolge all’estremo difensore spagnolo, che fin qui ha collezionato 5 presenze mantenendo inviolata per tre volte la propria porta in questa stagione. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

IL CATANIA STADIO: l’editoriale del tredicesimo numero stagionale

Verso il match con la Reggina

In vista di Catania-Reggina, il sito ufficiale rossazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del tredicesimo numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:

“Il cuore ha sempre ragione”  

Ottavo in classifica con 36 punti, il Catania affronta oggi la Reggina, che procede speditamente in vetta alla graduatoria e tiene a debita distanza Bari, Monopoli e Ternana: serve una prova d’orgoglio, d’intelligenza, di sacrificio e di qualità

La scena più bella e significativa dell’intenso film rossazzurro vissuto giovedì pomeriggio in questo stadio è, senza dubbio, quella successiva al triplice fischio: Cristiano Lucarelli e i suoi ragazzi salutano i tifosi ringraziandoli con un applauso ed i sostenitori del Catania, nella delusione per la mancata vittoria ma con il cuore gonfio d’orgoglio per aver riscontrato massimo impegno e carattere, trovano la forza per ricambiare ed incoraggiare, avviando così idealmente la preparazione all’impegno successivo. 

Questa è l’immagine più nitida del pomeriggio del 13 febbraio, immortalata dai fotografi a bordo campo, ma non è l’unica destinata a rimanere impressa nella memoria emotiva di chi scrive. 

Anche l’applauso riservato dalle tribune alla Curva in occasione del primo coro, infatti, ha espresso senza parole un concetto fondamentale: coesione. 

Fermandoci un attimo a giocare con le parole, adesso, possiamo scoprire insieme che coesione e poesia non fanno rima ma contengono quattro lettere uguali e nella stessa successione: come se una propiziasse l’altra, come se entrambe contenessero lo stesso segreto di bellezza.

 In effetti, cari affezionati lettori, conoscete poesie calcistiche scaturite e recitate in assenza di una base di sentimenti forti e positivi realmente condivisi?

 È una comunità sportiva degna di ammirazione, quella in cui un sentimento unico si traduce in tante idee differenti e le stesse si riuniscono nella legge aggregatrice del cuore, che infine ha sempre ragione. 

Il pensiero unico non è generalmente bello né fruttuoso e nel calcio è addirittura improponibile, perché sul rettangolo verde, da un secondo all’altro così come da una settimana alla seguente e nel corso degli anni, tutto cambia e richiede nuovi pensieri, nuovi slanci e nuove direzioni. 

È auspicabile che sia sempre identica soltanto la passione, in tutti i settori dello stadio, in tutte le zone del campo e in panchina: a Catania, giovedì, è andata proprio così, perché infine Catania regna, come ripetevamo ai tempi del liceo noi, quarantenni di oggi. 

Regna e insegna come si condivide la passione, cioè legittimandosi reciprocamente sulla base di un presupposto semplicissimo che non può e non deve mai essere dimenticato: l’amore.

 Arriva la Reggina, una squadra fortissima: maggior numero di vittorie, minor numero di sconfitte, miglior differenza reti grazie al miglior attacco e alla miglior difesa, otto punti di vantaggio sulla seconda, un campionato in carrozza. 

Il Catania, però, partendo dal rispetto non giunge alla paura, perché nel cuore del Catania, la squadra che mette insieme mille idee con la forza di un solo sentimento, c’è solo la voglia di farcela, la stessa che traspare dagli occhi del suo allenatore, a tratti lucidi e sempre sinceri. 

In alto le Proboscidi.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Raimondi: “Lo Monaco, si può essere esperti ma non infallibili. Catania, piccoli episodi possono diventare grandi segnali. A Pisa delusione più grande della mia carriera”

Spesso abbiamo avuto il piacere di contattare Aldo Raimondi, doppio ex di Catania e Reggina. Lo abbiamo fatto anche in questa occasione, con l’avvicinarsi del confronto tra le due squadre al “Massimino”. In rossazzurro ha totalizzato una cinquantina di presenze, andando molto vicino alla promozione in Serie B nel 1979. Nuovo Amministratore Delegato al posto di Lo Monaco, giusto così? “Lo Monaco può essere criticabile quanto volete, però credo che a livello di settore giovanile abbia creato qualcosa che a Catania non c’è mai stato prima. Poi si sa che ha i suoi difetti e quando non si vince si diventa scarsi. Ha vinto negli anni, ha fatto bene ma è venuta fuori la tipica presunzione incorporata in chi vince. Nel calcio è così purtroppo. Ad un certo punto però devi darti un freno. I risultati alla fine sono quelli che contano. Lo Monaco spesso ha fatto di testa sua. Si può essere esperti ma non infallibili, anche l’esperienza ti fa commettere degli errori. In certe situazioni bisogna essere equilibrati, sicuramente ha incontrato le sue difficoltà”. Il nuovo A.D. ha cercato di ristabilire un dialogo con i tifosi. E’ un buon punto di ripartenza questo? “La simbiosi squadra-tifosi si crea anche con i risultati. Spesso lavori tanto e bene ma poi tante cose non s’incastrano nel modo giusto. Questo è lo sport. Bisogna avere temperamento, crederci sempre ed affidarsi alle persone adatte ma non è semplice. Essere costanti e mai mollare. E’ un bene per il Catania che i tifosi siano tornati a sostenere la squadra. Il Catania adesso deve fare risultati e se la fortuna girerà dalla sua parte, si può creare un ambiente diverso anche nelle difficoltà. Piccoli episodi possono diventare determinanti nel cammino della squadra e trasformarsi in grandi segnali. E’ anche importante ora misurarti con la Reggina capolista e nuovamente con la Ternana, incontri le prime della classe. Viene fuori l’uomo in questi momenti, non il calciatore. Può cambiare tutto in una settimana, 15 giorni ed i giocatori raddoppierebbero le proprie forze in presenza di segnali importanti”.   Quanto è importante la programmazione nel calcio? “Fondamentale. Io sono retrocesso dalla C1 col Francavila quando era gestito dal Presidente Luciani che ha costruito metà Pescara. Prese anche me dal Catania e tutti giocatori di B. Siamo retrocessi nonostante avessimo uno squadrone. C’era poco pubblico, ogni giocatore aveva un contratto stellare e guardava in casa propria, non c’era amalgama. Partimmo con un tecnico con poco carattere, poi andò a finire male. Ci vuole la combinazione di diverse cose. Non ultima quel pizzico di fortuna che ti porta a vincere. Alla fine fanno la differenza i giocatori di categoria. Quando hai un buon assetto di squadra e buoni ricambi, puoi prendere la ciliegina sulla torta ma gli equilibri nello spogliatoio sono importanti da rispettare. Basta anche una sola persona per mettere zizzania nel gruppo.  Difficile che si vinca senza programmare. Se c’è programmazione è solo questione di tempo, prima o poi il campionato lo vinci cambiando poco negli anni e con pochi innesti”.  Incoraggianti le ultime prestazioni del Catania. Si riparte da queste. “La Cavese è una formazione ostica, non è mai facile vincere sui campi della Campania. La squadra sta dando dei segnali. E’ importante la reazione, l’umiltà del gruppo. Con le chiacchiere si fa poco. Senza orgoglio, impegno e aiuto reciproco diventa difficile. Sono momenti in cui devi sapere reagire. Non è semplice quando non hai una società solida alle spalle, lo so. Si rimpiange Massimino. Aveva tanti difetti ma il cuore rossazzurro. Lui faceva di tutto per il Catania, aveva anche atteggiamenti poco ortodossi ma era un tifoso e padre. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo, era molto intelligente ma a modo suo. Diverso dagli altri”.  Se cito Pisa-Catania del 1979, tocco un tasto dolente… “E chi se lo scorda quel giocatore del Pisa. Quaresma, Quaresima… non ricordo nemmeno il nome (Quarella, ndr). Quel gol non ci ha fatto vincere il campionato, subendo la sconfitta a 10 minuti dalla fine. Mannaggia… avevamo la rosa più forte del campionato. Stracciamo il Pisa 3-1 in casa, non ci capirono niente. Avevamo una buona squadra ma non siamo stati fortunati. Stavamo anche giocando bene a Pisa, Labellarte si mangiò due gol davanti al portiere. La buonanima di Giovanni Bertini aveva fatto una partita eccezionale, entrò questo giocatore del Pisa e si è distratto. Era una punta di riserva. Una cosa incredibile, sembrava quasi svogliato perchè partì dalla panchina. La delusione più grande della mia carriera”.  Torniamo al presente. Catania-Reggina, amaranto favoriti? “Stavolta io non dico il risultato, perchè tutte le volte che mi sono pronunciato sul risultato non è andata bene. Può succedere di tutto. La palla è rotonda, non si sa mai nel calcio. Dispiace molto della situazione del Catania perchè sono stato benissimo in Sicilia. Quando andai via per tornare al Como non fui contento, sarei rimasto volentieri quell’anno. Como e Catania non si misero d’accordo sulla comproprietà e, allora, andarono alle buste. Massimino era incavolato nero per avere perso un campionato quasi vinto e mise pochissimo. Il Como non se lo aspettava e per pochi soldi tornai in Lombardia. Se avessimo vinto il campionato, Massimino avrebbe messo l’iradiddio di soldi. Fu la delusione del momento, ma il mio rimane un ricordo molto positivo del Presidentissimo”.  Si ringrazia Aldo Raimondi per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

ESCLUSIVA – Pelosi: “Catania, spesso nelle disgrazie vengono fuori gli uomini veri. Bisogna stare sul pezzo e lavorare”

Ai microfoni di Radio Studio Italia, nel corso di ‘Universo RossoAzzurro’ ed in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, è intervenuto l’ex attaccante del Catania Claudio Pelosi dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ed in vista del confronto interno con la Reggina. Catania fuori dalla Coppa Italia. Quali impressioni hai ricavato dalla partita? “Sono stati abbastanza sfortunati. E’ mancato il gol. Potevi giocartela meglio nel secondo tempo se avessi segnato almeno un gol nella prima frazione. La Ternana è in forma, sta bene, è una buona squadra. Purtroppo è andata male nonostante la bontà della prestazione offerta. Ci sono periodi in cui lavori bene durante la settimana ma la palla non entra. E’ la cosa più triste per un attaccante quando ti danni l’anima durante la settimana, ci dai dentro e la domenica non arrivi al gol. Bisogna stare sul pezzo e continuare a lavorare”. Nonostante le difficoltà, il Catania può ancora dire la sua in questo campionato?  “Le ultime prestazioni sono confortanti. Speriamo perchè sul piano psicologico il mister deve lavorare anche tanto per tenere la tensione dei calciatori sempre ai massimi livelli. Lucarelli sta facendo un ottimo lavoro con tutte le voci che girano ogni giorno intorno alla squadra”. Il pubblico è tornato a sostenere la squadra. Quanto è importante questo aspetto? “Non può che essere un’arma in più per il Catania. Io ricordo bene il pubblico etneo. E’ fantastico, stupendo e molto competente. Ancora oggi tanti tifosi mi ricordano molto volentieri. Spesso mi rivedo con Dondoni e ricordiamo sempre quella parte di carriera vissuta a Catania. E’ un palcoscenico da A, i tifosi sanno trascinarti in maniera pazzesca. Conservo dei ricordi bellissimi. La vittoria a Palermo, il derby con l’Acireale e quando battemmo il Perugia 1-0 con un mio gol. Anche la vittoria con la Ternana a Terni in rovesciata. Il pubblico ci ha sempre sostenuto ma anche fischiato quando ce lo siamo meritato. Lo faceva per spronarci, allo scopo di rimboccarsi le maniche. Adesso il pubblico è un pò scottato. L’importante è far chiarezza su questa società che merita altre situazioni”. Claudio, la tua passione per il calcio continua… “Ho allenato anche una Berretti, due anni in Eccellenza, uno in D. Poi sono stato anche esonerato con merito. Alla fine quante volte sarei voluto entrare in campo per dimostrare ai giocatori l’importanza di lottare… sono un pò vecchio stampo da questo punto di vista. Ai miei tempi, o pedalavi o stavi in panchina. Oggi è tutto un pò più strano con tanti calciatori in prima squadra. Uno può cambiare tre squadre in un anno. A livello giovanile, poi, non riesco ad allenare i genitori. Ho lasciato perdere. Collaboro però con il Calcio Como da qualche anno a questa parte”. Se il Catania riuscirà a centrare i Play Off, potrà farlo da protagonista secondo te? “Noi con la Pistoiese eravamo sesti in graduatoria e battemmo il quotato Como di gente come Rocchi e Saudati. A conferma che ai Play Off chi sta più in forma può arrivare fino in fondo. Speriamo che tutte le magagne saltino fuori adesso. In questi mesi devi lavorare, pedalare, mettere insieme tutto quanto, recuperare gli infortunati, fare gruppo. E’ molto positivo anche che i tifosi stiano tornando a sostenere il Catania. Adesso deve arrivare qualche risultato, perchè l’entusiasmo ai piedi dell’Etna si riaccende in un attimo. Ripeto, il mister lavora in condizioni non facili ma è tornato con tanta voglia di fare. Spesso nelle disgrazie vengono fuori gli uomini veri.  E’ la strada giusta, spero di essere un buon profeta”. Si ringrazia Claudio Pelosi per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook*** © RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

CATANIA – REGGINA: attesi più di 140 tifosi amaranto tesserati

Come riportato nei giorni scorsi, non sarà presente il tifo organizzato amaranto a Catania. La Reggina, però, non sarà sola allo stadio “Angelo Massimino”. Esclusa la presenza degli ultras della Curva Sud calabrese, sono attesi nel Settore Ospiti dell’impianto sportivo etneo 145 sostenitori reggini in possesso di Fidelity Card. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA – REGGINA: quote 1 X 2, cosa dicono le agenzie di scommesse

Nuovo appuntamento allo stadio “Angelo Massimino” per il Catania dopo lo 0-0 di Coppa Italia maturato contro la Ternana. Partita valida per la 26/a giornata del girone C di Serie C, rossazzurri alla ricerca di un risultato importante contro la capolista Reggina. Le previsioni delle principali agenzie di scommesse sportive con riferimento alle quote 1 X 2 dell’evento, indicano che il segno “1” oscilla intorno ai valori di 2.60 e 3.35; la “X” tra 2.85 e 3.20; il “2” tra 1.90 e 2.60. Reggina quindi sulla carta favorita per la conquista dei tre punti ma in un contesto di sostanziale equilibrio, malgrado i tanti punti di distacco in classifica tra le due squadre. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

BRAGLIA: “Reggina, attenta. Se vai a +5 la pressione salirebbe a dismisura”

0
La Reggina, prossima avversaria del Catania, è ormai destinata a scappare verso la Serie B? Ne parla Piero Braglia, ex allenatore del Cosenza e profondo conoscitore del campionato di Lega Pro, ai microfoni de La Gazzetta del Mezzogiorno: “All’Alessandria ho perso un torneo malgrado un margine di dieci punti sulla seconda a 7-8 giornate dal termine della stagione. A Lecce è successo qualcosa di analogo, anche se il vantaggio non era così ampio. Nel gruppo C la Reggina sta volando, ma nulla è deciso. Recuperare otto punti di distacco dal primo posto a 13 turni dal termine del campionato non è semplice per il Bari. Soprattutto perché la rivale è la Reggina che ha dimostrato grande solidità. Eppure, se lo svantaggio si riducesse a quattro-cinque punti, la pressione sui calabresi salirebbe a dismisura”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***