CORONAVIRUS – Reggio Calabria, il sindaco: “Siciliani bloccati, situazione esplosiva. Musumeci intervenga ora!”

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Nota del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, allarmato dalla situazione che vede un centinaio di siciliani bloccati a Villa San Giovanni: “A Villa San Giovanni la situazione è esplosiva, peggiora ogni minuto che passa e va immediatamente sbloccata. Ho sentito poco fa il Ministro Paola De Micheli che mi ha chiarito come il Governatore della Sicilia Nello Musumeci ha il dovere di sbloccare questo assurdo paradosso. Sul piazzale del porto ci sono centinaia di persone, potenzialmente infette, che vanno accompagnate a destinazione in Sicilia e messe in quarantena vigilata. Questa incredibile situazione sta mettendo a serio rischio la loro salute e quella dei cittadini di Villa San Giovanni, di Reggio Calabria e di tutto il territorio metropolitano. Tra loro ci sono anche tanti bambini, non possiamo permetterci che passino un’altra notte in macchina o che si spostino in maniera incontrollata per cercare un posto dove andare a dormire. Ma soprattutto non possiamo permettere che il sacrificio di migliaia di reggini chiusi in casa da quasi un mese, nel pieno rispetto delle regole, venga vanificato da comportamenti inaccettabili di chi trasgredisce la legge e di chi non vuole assumersi le responsabilità che gli competono. Quelle persone andavano controllate e fermate prima di arrivare a Villa San Giovanni. Adesso la salute di ciascuno di noi viene prima di ogni cosa. Bisogna intervenire, ora!”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

OLIVEIRA: “Ho bei ricordi di tutte le maglie indossate”

51/o compleanno per l’ex attaccante del Catania Luis Oliveira, che da settembre abita in provincia di Venezia dopo aver lasciato Muravera. Ne approfitta per ribadire l’importanza di stare a casa, parlando anche del suo presente a L’Unione Sarda: “Questa è grande emergenza. State a casa. Uscire può diventare pericoloso per tutti noi. Il Coronavirus ha sconvolto la vita di tutti, in Veneto la situazione non è facile. Qui mi sto trovando bene, c’è tanto rispetto. Mi ha chiamato una piccola società, curo la scuola calcio. Poi il Coronavirus ha bloccato tutto e tutti. E’ dura, ma bisogna accettare le regole per il bene di tutti. Non ha senso andarsene in giro senza una reale necessità. Futuro? Io voglio guardare in avanti. A 51 anni si può fare ancora tantissimo. Il mio passato? Ho segnato tantissime reti, alcune bellissime come quelle all’Inter e alla Juventus ma non so quante esattamente ne ho fatte. Mi sono trovato bene ovunque. Ho bei ricordi di tutte le maglie che ho indossato”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

MAXI LOPEZ: “Coronavirus, situazione al Sud rischia di aggravarsi”

L’attaccante ex Catania Maxi Lopez, ora in forza al Crotone, a Radio La Red: “Qui al sud i contagi stanno crescendo perché molte persone che vivono al nord sono tornate per stare con le proprie famiglie e hanno contribuito a diffondere il virus. All’inizio molte persone prendevano alla leggera questo virus, ma poi la situazione è cambiata e si sono resi conto che per fermare questo virus bisognava limitare gli spostamenti. Da 15 giorni sono chiuso in casa e non è facile, non riesco più a guardare la tv e sentire le notizie che arrivano, tutti gli ospedali sono in difficoltà e qui al Sud ci sono meno risorse e la situazione rischia di aggravarsi. I miei figli? Sono in Francia, li vedo e li sento grazie alle videochiamate, parliamo molte ore al giorno. Per fortuna sono tranquilli e stanno bene: questa è la cosa più importante”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS – Serie A: Atalanta, Sportiello positivo. Juventus, Ronaldo dona un milione di euro

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Il portiere dell’Atalanta Marco Sportiello è il 16/o calciatore di Serie A ad aver contratto il Coronavirus. La società bergamasca specifica che il ragazzo è attualmente asintomatico. La quarantena preventiva, a cui erano stati sottoposti Sportiello e tutti i tesserati della prima squadra, terminerà il 27 marzo. L’attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo, invece, dona un milione di euro all’ospedale di Santa Maria a Lisbona, allo scopo di finanziare due unità di terapia intensiva per quei pazienti colpiti dal Covid-19. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

IL PREMIER chiarisce: “No restrizioni fino al 31 luglio. Multe più salate. Rifornimento carburanti, confido che non ci siano scioperi”

Il Premier Giuseppe Conte ha approvato un nuovo decreto, approfittandone per fare chiarezza su alcuni punti in conferenza stampa: “Si è appena concluso un consiglio dei ministri nel corso del quale abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina un pò la disciplina dei provvedimenti adottati in questa fase emergenziale. Dosiamo le misure di contenimento, mitigazione e prevenzione del rischio in funzione della diffusione del contagio. Con questo decreto abbiamo regolamentato in modo ancora più trasparente i rapporti tra questa attività di Governo ed il Parlamento, regolamentando anche in modo lineare i rapporti tra gli interventi del Governo, quindi dell’autorità centrale, dello Stato e delle Regioni. Lasciamo che i Presidenti delle Regioni o delle province autonome possano adottare anche provvedimenti restrittivi più severi se necessario, ovviamente però rimane la funzione di coordinamento ed omogeneità assicurata da tutto il territorio nazionale”. A livello sanzionatorio è prevista una multa che va da 400 euro a 3mila euro. Qualora la violazione sia stata compiuta attraverso l’utilizzo di un veicolo, la sanzione è aumentata fino ad 1/3. Non c’è il fermo amministrativo. Restrizioni fino al 31 luglio? Questo fa parte di una versione precedente. Si è creato un dibattito sul fatto che l’emergenza sarebbe stata prorogata fino a luglio 2020. Assolutamente no. Ricordo che quando è stato adottato il primo provvedimento abbiamo deliberato a fin gennaio lo stato d’emergenza nazionale. Lo abbiamo fatto un attimo dopo che l’OMS decretasse un’epidemia di carattere globale. Abbiamo allora dichiarato l’emergenza per uno spazio di sei mesi, ma questo non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio. Quello è il riferimento allo spazio dell’emergenza, ma noi siamo pronti in qualsiasi momento per allentare la morsa di queste misure e restiamo fiduciosi che ben prima di quella scadenza ipoteticamente fissata al’inizio si possa tornare alle nostre abitudini di vita. Migliori aggiungo, perchè ognuno di noi starà riflettendo su quello che ha fatto, sulla propria scala di valori. Questa è un’occasione per effettuare delle riflessioni che di solito non riusciamo a fare. Queste giornate ci danno più tempo per riflettere e trarne il giusto insegnamento”. “I sindacati sanno che le nostre porte sono sempre aperte. Io lavoro con loro, ci siamo incontrati spesso e continueremo a farlo perchè la modalità migliore per assumere decisioni è il confronto con tutte le parti sociali che rappresentano interessi così importanti. Soprattutto in questo momento d’emergenza. Non è facile chiudere interi comparti individuando le attività produttive essenziali e non. L’Italia ricordo che non ha mai affrontato problematiche di questo tipo. C’è un forte senso di responsabilità. Dobbiamo garantire sicurezza nei luoghi di lavoro, tutelando la salute dei lavoratori. Anche per questo abbiamo parlato con i sindacati per sottoscrivere un protocollo di sicurezza anti-contagio”. Sciopero dei rifornitori di carburante? Stiamo facendo degli aggiustamenti, i sindacati in alcun casi non sono stati soddisfatti. Mi auguro che non ci siano scioperi perchè in questa fase il Paese non se lo può permettere. Confido che certi annunci possano rientrare. Sui rifornimenti di carburanti adotteremo un’ordinanza che consentirà di regolamentare anche l’orario di apertura assicurando i rifornimenti in tutta la penisola, venendo incontro ad alcune istanze. In questo momento dobbiamo presidiare in tutti i modi le attività ritenute essenziali ai fini del funzionamento di una macchina statale che già sta marciando con i motori rallentati. Preciso di essere soddisfatto ed orgoglioso della reazione di tutti i cittadini nel rispettare le prescrizioni fornite. Le Forze dell’ordine stanno facendo un’attenta verifica per quanto riguarda il rispetto delle prescrizioni ma la stragrande maggioranza dei cittadini si sta conformando alle nuove regole. Questo deve renderci orgogliosi. Ciascuno deve fare la propria parte per affrontare questa emergenza potendoci rialzare quanto prima”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

LUCARELLI: “Non ancora arrivati gli stipendi di gennaio e febbraio. Coronavirus, sembra un film. Nel dramma, riscoperto il valore della famiglia”

Mister Cristiano Lucarelli ospite di TMW Radio durante ‘Stadio Aperto’. Riportiamo un estratto dell’intervista rilasciata dal tecnico del Catania, incentrata su Coronavirus e nodo stipendi: “Ci sono famiglie che stanno soffrendo per le tante vittime, quindi ribadisco che rimanere a casa è un dovere di tutti noi. È il sacrificio che ci viene richiesto. Questa situazione l’abbiamo sempre vissuta nei film o attraverso i racconti dei nonni, oggi ci siamo noi al centro. Diventa difficile credere che ci siano soltanto 70 mila contagiati, ce ne sono tanti che non hanno sintomi, magari ce l’ho anche io. Personalmente mi sento in colpa anche quando porto giù i miei tre cani: nessun italiano può tirarsi indietro in questa partita, nessuno dovrebbe fare il furbo. Siamo facilitati a Catania, abbiamo un centro sportivo bellissimo con un albergo all’interno che permetterebbe tante cose. Ora mi auguro che i giocatori stiano rispettando le disposizioni nelle rispettive abitazioni“.  “La salute viene prima di tutto, però è anche vero che la macchina calcio si muove anche grazie agli sponsor e alle tv. C’è un carrozzone economico a supporto del movimento. Intorno a noi, che siamo una società di Serie C, vivono per esempio circa 200 famiglie che mangiano con il calcio. Gli stipendi di gennaio e febbraio ancora non ci sono arrivati e molti giocatori prendono sui mille e cinquecento euro: la C è più vicina al dilettantismo, la A è un’altra realtà. Si dovrà trovare il giusto compromesso: giusta la sospensione, ma non si può spegnere così all’improvviso. Mi viene detto che l’input è quello di finire la stagione, in qualsiasi data si ricomincerebbe e mi trovo d’accordo. Altrimenti il rischio è di paralizzare anche la prossima stagione con tutti i ricorsi che le società presenterebbero”. “L’altro giorno mi sono messo a disposizione e ho fatto un risotto alla parmigiana: tutti mi hanno detto che era buono. In questo dramma, si è riscoperto il valore della famiglia e dei figli. Io lavorando a Catania, ci sto sempre poco: era da tempo che non mangiavo con loro a pranzo e cena”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

REGIONE SICILIA: mille posti letto per la quarantena in alberghi

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Nota ufficiale Regione Sicilia

Almeno mille posti letto, distribuiti nelle province dell’Isola e ricavati dall’utilizzo di alberghi, residence, saranno riservati dalla Regione Siciliana a persone obbligate all’isolamento. Saranno pazienti positivi al Coronavirus, ma che non hanno necessità di ricovero in strutture ospedaliere. Entro ventiquattro ore sarà fornito alle Aziende sanitarie provinciali l’elenco delle strutture che hanno manifestato la propria disponibilità ad accogliere tali soggetti. Subito dopo, le Asp dovranno disporne una adeguata sistemazione.

E’ quanto prevede una nuova ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci per far fronte all’emergenza provocata dal Covid 19. Aziende sanitarie e strutture alberghiere, che dovranno mettere a disposizione centinaia di camere da sanificare preventivamente, sottoscriveranno una convenzione che prevede, tra l’altro, il pagamento di un importo massimo a carico dell’amministrazione di trenta euro al giorno, in relazione alla classificazione in stelle della struttura.

«Ne stiamo cercando almeno una in ogni territorio provinciale per essere pronti – sottolinea il governatore siciliano – a un possibile picco dei contagi che richieda di tenere in isolamento i soggetti risultati positivi, ma che non presentano particolari sintomi. Abbiamo allertato le organizzazioni di categoria e contiamo su adeguate risposte all’avviso pubblico del dipartimento Salute. Voglio dire anche – sottolinea Musumeci – che l’Agenzia nazionale per i beni confiscati ci ha messo subito a disposizione due strutture alberghiere, a Palermo e nel Trapanese, che contiamo di utilizzare. Un bel segnale di collaborazione istituzionale e un grazie al prefetto Bruno Frattasi per la disponibilità. In questo momento nulla può essere lasciato al caso e l’impegno di tutti diventa fondamentale per venirne fuori».

Gli alloggi saranno a uso esclusivo dell’utente in isolamento indicato dall’Asp e per il quale ci sarà il divieto assoluto di ricevere visite. Nella struttura, oltre al personale in servizio, potranno accedere soltanto ospiti designati dall’Azienda sanitaria, il personale medico e i fornitori autorizzati. Per tutti, naturalmente, verranno adottate le massime precauzioni.

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SARANITI (Vicenza): “Sto bene. Non usciamo per cavolate, aiutiamo chi ci sta aiutando”

Risultato positivo al Coronavirus, l’attaccante del Vicenza Andrea Saraniti, cresciuto nelle giovanili rossazzurre, spiega la propria situazione attuale. Ecco quanto evidenziato da tuttoc.com: “A seguito di alcuni sintomi influenzali, ho fatto il tampone e mi è arrivato l’esito positivo al Covid-19. Sto bene sia mentalmente che fisicamente. La mia famiglia fortunatamente, ad oggi, non ha alcun tipo di problematica o sintomi, perciò io continuo a fare allenamento a casa. Volevo rivolgere un pensiero a tutti gli operatori sanitari, medici e dottori per questa battaglia che stanno combattendo per farci stare più tranquilli. Noi dobbiamo essere intelligenti, noi popolo italiano siamo intelligenti e lo stiamo dimostrando. Ancora di più in questo momento difficile diamo una mano a coloro che ci stanno salvando, stiamo a casa, non usciamo per cavolate. Se andiamo a fare la spesa ok, se andiamo in farmacia ok, se c’è un problema in famiglia per andare in ospedale ok, però stiamo a casa, aiutiamo coloro che ci stanno aiutando. Un abbraccio a tutti”.  ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS IN ITALIA: cala ancora il numero di nuovi positivi, sale quello dei decessi

Per il terzo giorno consecutivo cala il numero di nuovi positivi al Coronavirus in Italia: oggi sono 3.612 mentre ieri erano 3.780 e domenica 3.957. Torna invece a salire il numero delle vittime in un solo giorno: oggi sono 743 mentre ieri erano 601 e domenica 651. Al momento 54.030 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 69.176 i casi totali. Questi i dati forniti dalla protezione civile nel consueto bollettino giornaliero sull’epidemia. I pazienti guariti sono 8.326 (894 In più rispetto a ieri) che portano il totale a 8.326. Sono 3.396 i pazienti in terapia intensiva, il 6% del totale. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORONAVIRUS IN SICILIA – Regione stima tra 4.500 e 7.000 contagi

In Sicilia la previsione di contaminazioni da Coronavirus si attesta su una forbice compresa tra 4.500 e 7.000 contagi. E’ la stima fornita dall’Assessore Regionale alla Salute Ruggero Razza, intervenuto a ‘Storie italiane’ su Rai Uno: “Noi per prudenza ci stiamo attestando sul dato massimo – dice – quindi stiamo lavorando a ulteriori 500 posti di terapia intensiva. Stamani la Protezione civile ha consegnato altri 13 ventilatori. Sono quasi 40 mila le persone rientrate in Sicilia, che si sono registrate nella piattaforma della Regione. Purtroppo non tutti si sono auto-segnalati e questo mi fa rabbia perché molti contagi che stiamo registrando ora sono causati da chi rientra”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***