SERIE B: 5/a giornata, risultati e classifica. Vince il Foggia di Bizzarri, cade lo Spezia di mister Marino

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RISULTATI SERIE B – 5/a GIORNATA

25.09. 21:00 Brescia 2 – 1 Palermo
25.09. 21:00 Cittadella 0 – 1 Benevento
25.09. 21:00 Livorno 0 – 3 Lecce
25.09. 21:00 Perugia 0 – 1 Carpi
25.09. 21:00 Pescara 2 – 1 Crotone
25.09. 21:00 Salernitana 1 – 1 Ascoli 
25.09. 21:00 Verona 2 – 1 Spezia
26.09. 21:00 Cremonese 2 – 0 Cosenza
26.09. 21:00 Foggia 2 – 1 Padova

CLASSIFICA SERIE B

1.Verona 13
2.Pescara 11
3.Benevento 10
4.Cremonese 9
5.Cittadella 9
6.Lecce 8
7.Palermo 8
8.Brescia 6
9.Crotone 6
10.Salernitana 6
11.Spezia 6
12.Ascoli 5
13.Padova 5
14.Perugia 4
15.Carpi 4
16.Venezia 3
17.Cosenza 2
18.Livorno 1
19.Foggia -2

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ZAMUNER (D.S. Padova): “Format B, mi auguro venga definito presto”

Direttore Sportivo del Padova, Giorgio Zamuner torna sul format del campionato di Serie B e le conseguenze prodotte dalla scelta d’iscrivere 19 squadre. Queste le sue parole raccolte dai colleghi di tuttomercatoweb.com:

“Serie B aperta a ogni possibilità dove non bisogna mai abbassare la guardia perché si è sempre esposti. Mi auguro che venga presto definito il format. È una situazione che crea confusione. Così non va bene”.

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PARIS, tuffo nel passato: “Le partite più belle, Catania-Palermo, Cibali stracolmo…”

“Le partite più belle, i derby! Catania Palermo! Cibali stracolmo!”. Questo messaggio su Facebook ed una foto che ritrae proprio la formazione rossoazzurra nella stagione 1999-2000, campionato di Serie C1. Tutto questo a firma di Rocco Roberto Paris, ex difensore che rievoca l’esperienza vissuta in rappresentanza del Calcio Catania. Un tuffo nell’album dei ricordi per l’attuale allenatore della Berretti del Monopoli, rimasto molto legato alla squadra dell’Elefante.

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FORNITO – ROSSETTI: mesi importanti per giocarsi futura chance a Catania

Giuseppe Fornito e Mattia Rossetti, calciatori entrambi ancora di proprietà del Catania. Il primo, centrocampista, è stato ceduto alla Paganese mentre il secondo, attaccante, alla Sicula Leonzio. Prestito annuale nelle rispettive società alla ricerca di quello spazio che difficilmente, in questa stagione, avrebbero trovato in rossoazzurro. Sul potenziale di Rossetti il Catania non ha mai avuto alcun dubbio. Il prolungamento contrattuale fino a giugno 2021 conferma che la società dell’Elefante segue con spiccato interesse l’evolversi dei progressi di quest’ultimo.

In una squadra come la Leonzio che ambisce a centrare i Play Off candidandosi a squadra rivelazione del girone C, per Rossetti, già andato a segno in questo campionato si presenta un banco di prova davvero molto importante. Fornito, invece, è ancora legato al Catania fino al 2020 ed avrà da sudare fino in fondo con la Paganese per una salvezza che non si preannuncia affatto semplice da raggiungere. Per loro, adesso, si rivela importante acquisire minutaggio. Poi, a fine campionato, il Catania farà tutte le valutazioni necessarie circa il loro futuro.

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CAMILLI (Pres. Viterbese): “Caso B? Sono disgustato…”

Non solo le squadre che ambiscono al ripescaggio. Anche per la Viterbese sono giorni di attesa, poichè la società del Presidente Piero Camilli potrebbe cambiare girone di militanza in caso di eventuali ripescaggi in B. Lo stesso Camilli commenta a Il Messaggero le ultime vicende dalle aule di tribunale:

“Sinceramente sono disgustato, a questo punto è veramente difficile capirci qualcosa. Nella mia vita non ho mai visto nulla di simile”.

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ALLENATORE UEFA A: esami finali anche per gli ex Catania Caserta e Coppola

Giorni di esami nelle aule del Centro Tecnico Federale di Coverciano per diventare allenatore UEFA A. Gli allievi hanno seguito prima della pausa estiva 192 ore di lezione e adesso, in caso di esito positivo degli esami finali, otterranno l’abilitazione per poter guidare qualsiasi formazione giovanile, squadra femminile e Prime Squadre maschili fino alla Serie C. Tra di essi anche alcuni ex Catania, Manuel Coppola e Fabio Caserta.

Questi gli allievi ammessi a sostenere gli esami finali:

Jose Ignacio Alvarez Castillo, Nicola Ascoli, Simone Baroncelli, Gianpaolo Bellini, Giuseppe Biava, Patrizio Billio, Alessandro Biscotti, Manuele Blasi, Emiliano Bonazzoli, Dagoberto Carbone, Fabio Caserta, Claudio Castaldi, Massimo Catalfamo, Luigi Consonni, Simone Contran, Manuel Coppola, Carlo Cornacchia, Gianni Domenico D’Amore, Federica D’Astolfo, Severo Fortunato De Felice, Nelson De Jesus Silva (Dida), Michele De Masi, Luca Diddi, Claudio Sergio Dos Santos, Gaetano Fanelli, Antonio Finamore, Mauro Fumagalli, Luca Fusco, Domenico Giampà, Ciro Ginestra, Claudio Grauso, Roberto Guana, Nicoletta Mazza, Francesco Antonio Modesto, Barbara Nardi, Maurizio Panarello, Francesco Parravicini, Giulio Peruzzi, Roberto Piuzzi, Cristian Raimondi, Tommaso Rocchi, Giuseppe Saladino, Alessandro Sandreani, Vincenzo Sasso, Corrado Scintu, Alessandro Sgrigna, Andrea Soncin, Francesco Talarico, Giuseppe Vaccariello e Simona Zani.

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TORRE DEL GRIFO: allenamento con partitella in chiusura. Venerdì conferenza stampa Sottil

Il Catania ha svolto nel pomeriggio, a Torre del Grifo, l’ultimo allenamento pomeridiano settimanale: completata la sessione di attivazione tecnica, mister Sottil ha diretto una partita a tema. In chiusura, partitella. Giovedì, rossazzurri in campo alle 11.00. Venerdì 28 settembre alle 15.00, in Sala Congressi, in programma la conferenza pre-gara del mister verso Rende-Catania.

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GAZZETTA DELLO SPORT: “Scuffet, dal possibile passaggio al Catania a titolare in Serie A”

La Gazzetta dello Sport cita un caso particolare relativo a Simone Scuffet, portiere dell’Udinese. Nella rosea si legge, in particolare, che “aveva le valigie pronte destinazione Catania. Poi, il mancato ripescaggio dei siciliani in Serie B, ha fatto saltare l’affare, Musso si è infortunato alla mano e Scuffet ha saputo sfruttare al meglio l’occasione”. Finora l’estremo difensore bianconero ha sempre giocato dall’inizio in questo campionato di A. Lo scenario è cambiato radicalmente: da possibile partente a titolare indiscusso dei friulani, qualcosa che sembrava impensabile fino ad un mese e mezzo fa.

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TOMMASI (Pres. AIC): “Elezioni Figc, rottura con Gravina e Sibilia”

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Nota Damiano Tommasi, Presidente Associazione Italiana Calciatori

La data delle prossime elezioni federali (22 ottobre) non è così lontana ma già “sembrano molte cose”.

Purtroppo dopo la mancata elezione del 29 gennaio scorso la ricerca di un direttivo federale eletto e di un presidente che unisca è stata accelerata anche a causa di un commissariamento che si può definire eufemisticamente difficile.

Un gruppo consistente (73%) di aventi diritto al voto riuniti da Associazione Arbitri, Calciatori, Lega Pro e Lega Dilettanti lo scorso maggio ha chiesto formalmente la convocazione delle elezioni e si è arrivati ad ottenere una data certa solo agli inizi di settembre.

Questo gruppo (73%) ha sempre cercato di mantenere la compattezza su un presupposto chiaro: nessuno dei tre candidati alle elezioni di gennaio avrebbe ripresentato la candidatura e avremmo individuato insieme un presidente condiviso che potesse rimetterci attorno allo stesso tavolo per parlare di calcio, di progetti sportivi necessari e di riforme del sistema calcio invocate da tutti.

Purtroppo la persona individuata da quel gruppo, Giancarlo Abete, non è o non sembrerebbe eleggibile e ci si sarebbe dovuti adoperare per individuare altra persona con lo stesso obbiettivo, rimanere uniti.

Ahimè non la pensavamo tutti allo stesso modo e, in una sorta di balletto dell’impossibile (individuare altro dirigente condiviso) ci siamo trovati in una corsa al rinvio di qualsiasi decisione. Fin dai primi giorni dopo aver appreso, o meglio, aver ipotizzato la non candidabilità di Giancarlo Abete, Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina hanno ripreso un discorso interrotto il 29 gennaio (accordo tra le due componenti Lega Pro e Lega Dilettanti = 51%) e di fatto si è delineata una corsa verso un verdetto sicuramente opposto alle premesse dello stare insieme.

Non ci siamo ulteriormente seduti, noi calciatori, a parlare e approfondire contenuti con il dubbio (o certezza) di un gioco secondario poco chiaro e certamente non in linea con un modo di stare assieme auspicabilmente più trasparente.

Le notizie si rincorrono e rimbalzano, con gli allenatori che effettuano i cambi e il gruppo che parla di fuoriusciti ma non di regole comuni. Dispiace pensare che il calcio debba ripartire con le stesse dinamiche con le quali si è fermato ma con l’ambizione di essere diverso. Credo che per cambiare le cose si debba passare da cambiare i comportamenti, per fare le riforme dobbiamo sentirci protagonisti e responsabili tutti, ognuno con le sue peculiarità ma con l’obbiettivo di sentirsi “a casa”.

Purtroppo oggi dobbiamo certificare che il 73% tanto difeso e tanto discusso oggi non c’è più.

Ci saranno avvicendamenti? Ci sarà la lungimiranza di coinvolgere una figura che unisca anziché disperdere la compattezza paventata? Ci sarà di nuovo Giancarlo Abete proponibile? Di sicuro l’auspicio e la speranza sono quelle di ripartire con il calcio italiano cambiando per una volta le dinamiche che, ad oggi, sembrano dure da estirpare.  Sicuramente un piccolo/grande cambio di marcia mi aiuterebbe a sentirmi, anche in Figc, un po’ più a casa.

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AVV. SIENA: “Calciatori, dov’è finita la solidarietà tra colleghi? Figc ne risponderà con soldi pubblici. Fabbricini…”

Lungo intervento a Radio Siena Tv di Antonio de Rensis, avvocato della Robur Siena, in relazione al caso ripescaggi che tiene banco da mesi. ‘TuttoCalcioCatania.com’ ha raccolto le seguenti dichiarazioni:

“Qualche battaglia difficile l’ho affrontata in carriera. Questa è una delle più snervanti ed infonde un sentimento di ingiustizia. Ormai lottiamo da due mesi e mezzo. Ho visto stravolto tutto quello che gli operatori di diritto pensavano fossero dei capisaldi. Il provvedimento di Fabbricini non so se definirlo ridicolo o vergognoso. Ed è sconcertante come certi piani del Palazzo abbiano potuto avallare questo. Qui bisognerebbe fermarsi e porsi delle domande. Credo che il calcio ed i calciatori escano sconfitti. I giocatori sono quelli che hanno il vero potere, eppure basta la lettera di un presidente che gli dice di non scioperare e la solidarietà tra colleghi finisce. Noi combattiamo contro un sistema non giudiziario ma politico. Io credo che la Presidente Durio abbia combattuto con grande forza e rispetto delle istituzioni. Siena meriterebbe molto più rispetto come le altre città”.

“Deve esserci una regia, altrimenti dovrei pensare che ci troviamo di fronte a delle persone che non sanno quel che fanno. Ed io non penso questo, lo sanno eccome. Fabbricini il 3 agosto aveva detto che la B sarebbe stata a 22, imponendo alle società ripescande di sborsare 1.9 milioni di euro, somma che trattiene tutt’ora e non si capisce a quale titolo. L’idea di un torneo a 19 squadre è talmente straordinaria che aveva bisogna proprio di un Commissario Straordinario. Tutte le decisioni prese hanno creato dei disequilibri. A chi ama il calcio pulito dico non abbiate paura, la storia insegna che tutte le decisioni prese in malo modo si ritorcono nei confronti di chi le ha assunte. Oggi è frustante portare avanti questa battaglia, ma io credo che un giorno chi ha preso queste decisioni inspiegabili dovrà renderne conto. Un paradosso è che quando la Federazione dovrà rispondere anche economicamente di tutti i danni causati non ne risponderà il signor Fabbricini, ma il prossimo Presidente federale con i soldi pubblici. Perchè la Federazione pagherà i risarcimenti con soldi pubblici. Anche per questa ragione il Governo avrebbe dovuto già fare qualcosa“.

“Lo scenario attuale indica che si dovrebbe giocare stando tutti attaccanti al computer per vedere quando escono le decisioni del TFN o del Collegio di Garanzia. Si può andare avanti così? Il Commissario Straordinario deve evitare confusione, fraintendimenti. A me non sembra che questo sia avvenuto. Parliamo di un Commissario riformista su commissione. Perchè lui stesso ha specificato di avere cambiato la costituzione del calcio italiano su richiesta della Lega B due minuti prima della compilazione dei calendari. Mi permetto di dire che non ha agito da leader. Se io sono un leader, il 13 agosto non mi faccio tirare per la cravatta cambiando la mia opinione. Lo dico con grande modestia. Passando in pochi giorni dal bianco al nero, tutto puoi dire meno che essere un leader. Se una sezione del TAR dopo poche ore ne smentisce un’altra, chi fa brutta figura? Io credo che sia chiaro. E’ vero che il diritto è interpretabile, ma in questa vicenda è il metodo sbagliato. Tempistiche, decisioni, vigilie anomale. Se il metodo è sbagliato, il merito passa in secondo piano”.

“Evidentemente a qualcuno sta bene che nel calcio si possa operare così. Ed è un peccato dal momento che parliamo dello sport più amato in Italia e nel mondo. L’avvocato della Lega B dice di seguire il calcio anglosassone, precisando che in Inghilterra tutto questo non sarebbe successo. Io gli ho risposto personalmente dicendo che è vero, nel senso che i Presidenti delle squadre cadette i 600-700mila euro che ricevono li avrebbero devoluti al calcio giovanile, ai settori dello sport in difficoltà, ad attività benefiche. Se tu fai questo, puoi farmi la morale da qui al 2050. Altrimenti no. La prospettiva cambia. Perchè in questo caso le regole sono cambiate per interessi personali. Fabbricini, comunque, non merita che qualcuno di noi sbatta la testa contro il muro. Merita che lotteremo fino alla fine anche fuori dal campo, per fare in modo che qualcuno risarcisca un giorno le squadre che hanno subito questo torto inspiegabile”.

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