LLAMA: “Catania, torno a casa per riportarti in Serie A. Il sogno si realizza”

“Pensavo di essere lontano da un altro sogno da realizzare, ma ce l’avevo davanti. Sono felice di tornare a casa mia, dove sono nati i miei figli Martina e Benjamìn e dove mi hanno sempre trattato per come si merita, non solo il calciatore ma anche la persona. Torno per poter raggiungere il sogno di prendere il Catania e riportarlo dove merita, in Serie A“. Così, via Instagram, l’esterno sinistro argentino Cristian Llama “ufficializza” il ritorno in casacca rossoazzurra.

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ARGURIO: “Sottil sempre al centro delle nostre attenzioni, ci stiamo muovendo sul mercato”

Sottil è stato sempre al centro delle nostre attenzioni, ma c’era in ballo il suo contratto con il Livorno in B, non è stato facile. Con lui c’è stata e c’è un confronto continuo. Il mercato è ancora calmo, ma ci stiamo muovendo”. Le parole del Direttore Sportivo Christian Argurio, fresco di prolungamento del contratto fino a giugno 2020, a La Sicilia sull’ingaggio del tecnico Andrea Sottil e le strategie di mercato del Catania.

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ABBONAMENTI: Catania, quest’anno sarà la volta buona per il record in Serie C?

Nella passata stagione 5.678 tifosi hanno sottoscritto l’abbonamento per il Calcio Catania. Un atto d’amore e di fede calcistica, che conferma il legame sempre molto forte del popolo rossoazzurro con la squadra dell’Elefante. L’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha sempre tenuto a sottolineare l’importanza del sostegno massiccio dei tifosi, capaci di assicurare un calore difficilmente riscontrabile in altre piazze e numeri sugli spalti da Serie A.

Nella passata stagione il Catania ha ottenuto la media spettatori più elevata dell’intero panorama calcistico di terza serie con oltre 10mila unità ma, per numero di abbonati, il dato migliore si è registrato a Lecce con più di 6.000 abbonati. Quest’anno sembra davvero alla portata degli etnei anche il record di abbonamenti sottoscritti. Forse la piazza di Catanzaro rappresenta la principale insidia in questo senso, visto il ritrovato entusiasmo dell’ambiente giallorosso che sogna la disputa di un campionato di vertice.

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CONTICCHIO: “Con Lucarelli speriamo di lavorare anche a Lecce. Play Off, peccato. Lo Monaco…”

Nuova avventura professionale per Alessandro Conticchio che, insieme con Cristiano Lucarelli e Richiard Vanigli, riparte da Livorno. Il collaboratore tecnico di Lucarelli torna sulla stagione scorsa approfittandone anche per complimentarsi con il Lecce. Queste le sue parole ai microfoni di Studio 99 Radio:

“Cristiano ha sempre detto che prima o poi sarebbe andato a finire a Livorno, cosa che sperava tantissimo, e così è stato. Io dico che secondo me prima o poi arriveremo anche sulla panchina giallorossa, a cui siamo molto legati. Per noi non è mai facile fronteggiare il Lecce, visto le esperienze stupende vissute in Salento, come non è facile per i tifosi che anche da avversari ci accolgono alla grande di anno in anno e ai quali auguriamo il meglio. E’ sempre emozionante essere al ‘Via del Mare'”.

“Complimenti al Lecce per quanto fatto vedere nel corso del campionato, vinto meritatamente al termine di una cavalcata straordinaria. All’inizio c’è stato un gran bel testa a testa, poi loro hanno preso il largo, volando fino a quando sia noi che il Trapani siamo rientrati in corsa. Ci abbiamo provato a prendere i giallorossi, lavorando in silenzio nonostante il direttore Lo Monaco abbia provato a mettere pressione sugli avversari parlando un po’ troppo, anche se consapevole e rispettoso della forza dei salentini, cosa che ripeteva sempre anche alla squadra. Erano solo giochi psicologici che fanno parte del calcio. Sapevamo che era difficile, ma non ci sono dubbi sul fatto che l’epilogo sia stato quello più giusto. Poi ci sono stati i playoff, in cui partivamo favoriti pagando invece qualche episodio con il Siena. Poi la finale sarebbe stata una storia a parte. Peccato, ce la saremmo giocata”.

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CURIALE: Carpi? Ascoli? Il Catania non ci sente

Nei giorni scorsi l’interessamento della Triestina ed il “no grazie” del Catania per il capocannoniere del girone C 2017-18, Davis Curiale. Adesso anche le sirene di mercato provenienti dal campionato cadetto. In particolare Carpi ed Ascoli sulle tracce dell’ex punta del Frosinone. Il Catania, però, non intende privarsi dei gol di Curiale per l’assalto alla Serie B, obiettivo da non fallire stavolta.

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© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

POZZEBON – VIRTUS FRANCAVILLA (Esclusiva): salta forse definitivamente

Un profilo che piace tanto alla Virtus Francavilla, quello di Demiro Pozzebon. L’attaccante di proprietà del Catania, reduce dall’esperienza in prestito alla Triestina, sta cercando una nuova sistemazione su precisa volontà della società rossoazzurra che non lo ritiene parte integrante del progetto. Sensazioni in un primo momento positive, poi il raffreddamento della pista francavillese, un tentativo di riavvicinamento e, adesso, la sfumata probabilmente definitiva della trattativa. Le complicanze di natura economica sono, infatti, piuttosto difficili da superare per la società del Presidente Magrì che, non a caso, nei giorni scorsi ha tesserato la punta Manuel Sarao, ex Monopoli.

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BARISIC: nuovi contatti con il Padova, i biancoscudati affonderanno i colpi?

Varie società cadette, in primis Salernitana, Livorno e Brescia sulle sue tracce. Attenzione, però, ai nuovi contatti con il Padova. Già da un paio di mesi il club patavino segue con particolare interesse l’attaccante Maks Barisic. Osservatori del Padova erano presenti anche in occasione dei Play Off per visionare con spiccata attenzione lo sloveno classe 1995. Mister Pierpaolo Bisoli ha espresso parere favorevole circa l’eventualità di tesserare Barisic, ma i biancoscudati non hanno ancora affondato i colpi. Vedremo cosa succederà. Intanto il profilo del ragazzo fa gola a sempre più numerose squadre.

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CALCIO MACERATESE: speciale Top 11 con l’ex Catania Paolucci presente

Curiosa Top 11 stilata dal quotidiano online cronachemaceratesi.it. Spazio ai giocatori ritenuti maggiormente rappresentativi della provincia di Macerata. Nella speciale formazione il calciatore dal maggiore tasso tecnico e qualitativo non può che essere il centrocampista Giacomo “Jack” Bonaventura, che dal 2014 indossa la casacca del Milan. Figura anche una vecchia conoscenza del Catania, la punta Michele Paolucci che oggi milita nel Floriana di Riccardo Gaucci.

Mauro Chiodini (Sangiustese)

William Bordi (Castelfidardo)
Filippo Gattari (Fano)
Davide Mordini (Mestre)

Alessandro Sbaffo (Albinoleffe)
Nicola Malaccari (Gubbio)
Giacomo Bonaventura (Milan)
Gian Filippo Felicioli (Hellas Verona)

Federico Melchiorri (Carpi)
Michele Paolucci (Floriana)
Federico Palmieri (Tortolì)

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CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: terzini senza contratto/in scadenza in B e C

Quali giocatori svincolati o con il contratto in scadenza il prossimo anno potrebbero fare al caso del Catania? All’interno della rubrica “Consigli per gli Acquisti” abbiamo inserito una lista di terzini che, a nostro avviso, la società rossoazzurra farebbe bene a tenere d’occhio per l’immediato o per il futuro. Il profilo più giovane risponde al nome di Samuele Birindelli, figlio del noto ex difensore della Juventus Alessandro. Spiccano su tutti il catanese Francesco Rapisarda, cresciuto proprio nelle giovanili etnee, Matteo Rubin, Dennis Iapichino e Davide Brivio, giocatori di categoria superiore.

Aris Rotas, terzino destro classe 1995 (Monopoli, scadenza 2019)
Samuele Birindelli, terzino destro classe 1999 (Pisa, scadenza 2019)
Alessio Luciani, terzino destro classe 1990 (Arezzo, scadenza 2019)
Francesco Rapisarda, terzino destro classe 1992 (Sambenedettese, scadenza 2019)
Marco Anghileri, terzino destro classe 1991 (Renate, scadenza 2019)
Nicola Madonna, terzino destro classe 1986 (Padova, scadenza 2019)
Simone Salviato, terzino destro classe 1987 (Padova, scadenza 2019)

Matteo Zanini, terzino sinistro classe 1994 (Catanzaro, scadenza 2019)
Nicola Falasco, terzino sinistro classe 1993 (Avellino, scadenza 2019)
Luca Di Matteo, terzino sinistro classe 1988 (Lecce, scadenza 2019)
Matthias Solerio, terzino sinistro classe 1992 (Avellino, scadenza 2019)
Matteo Rubin, terzino sinistro classe 1987 (Foggia, scadenza 2019)
Sergio Contessa, terzino sinistro classe 1990 (Padova, scadenza 2019)
Davide Brivio, terzino sinistro classe 1988 (svincolato, Virtus Entella)
Dennis Iapichino, terzino sinistro classe 1990 (svincolato, Robur Siena)

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CATANIA: Codice di condotta del tifo 2018-2019, ecco di cosa si tratta

La FIGC ha modificato l’art. 12 del Codice di Giustizia Sportiva con effetto dalla stagione sportiva 2018-2019. Tali modifiche introducono l’obbligo per il Catania e tutte le società di calcio professionistiche di adottare un codice di regolamentazione della cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni calcistiche. Ecco di cosa si tratta nello specifico, punto per punto:

1. Alle società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi, organizzati e non, di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente.

2. Le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate.

3. Le società rispondono per la introduzione o utilizzazione negli impianti sportivi di materiale pirotecnico di qualsiasi genere, di strumenti ed oggetti comunque idonei a offendere, di disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni oscene, oltraggiose, minacciose o incitanti alla violenza. Esse sono altresì responsabili per cori, grida e ogni altra manifestazione oscena, oltraggiosa, minacciosa o incitante alla violenza o che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale.

4. Prima dell’inizio della gara, le società sono tenute ad avvertire il pubblico delle sanzioni previste a carico della società in conseguenza del compimento da parte dei sostenitori di fatti violenti, anche se commessi fuori dello stadio. L’inosservanza della presente disposizione è sanzionata ai sensi della lettera b) dell’art. 18, comma 1.

5. Le società sono responsabili delle dichiarazioni e dei comportamenti dei propri dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all’art. 1 bis, comma 5, che in qualunque modo possano contribuire a determinare fatti di violenza o ne costituiscano apologia. La responsabilità delle società concorre con quella del singolo dirigente, tesserato, socio e non socio di cui all’art. 1 bis comma 5.

6. Per la violazione del divieto di cui al comma 1, si applica la sanzione dell’ammenda nelle seguenti misure: ammenda da € 10.000,00 ad € 50.000,00 per le società di serie A, ammenda da € 6.000,00 ad € 50.000,00 per le società di serie B, ammenda da € 3.000,00 ad € 50.000,00 per le società di serie C; nei casi di recidiva è imposto inoltre l’obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse. Per le violazioni di cui ai commi 2 e 3, si applica la sanzione dell’ammenda nelle misure indicate al precedente capoverso; nei casi più gravi, da valutare in modo particolare con riguardo alla recidiva, sono inflitte, congiuntamente o disgiuntamente in considerazione delle concrete circostanze del fatto, anche le sanzioni previste dalle lettere d), e), f) dell’art. 18, comma 1. Per le violazioni di cui al comma 5, si applica la sanzione dell’ammenda con diffida nelle misure indicate al capoverso 1 del presente comma; in caso di recidiva specifica è inflitta inoltre la squalifica del campo. Ai soggetti appartenenti alla sfera professionistica, nei casi più gravi, oltre all’ammenda si applicano anche le sanzioni di cui alle lettere f), g), h) dell’art. 19, comma 1. Per le violazioni di cui al presente articolo, ai dirigenti, tesserati delle società, soci e non soci di cui all’art. 1 bis, comma 5 si applicano le sanzioni previste dall’art. 19, comma 1. Se le società responsabili non appartengono alla sfera professionistica, ferme restando le altre sanzioni applicabili, si applica la sanzione dell’ammenda da € 500,00 a € 15.000,00.

7. I dirigenti e i tesserati delle società, nonché i soci e non soci di cui all’art. 1 bis, comma 5, che, pubblicamente, anche con il mezzo televisivo, radiofonico o nel corso di esternazioni comunque rese agli organi di stampa, mantengano comportamenti o rilascino dichiarazioni, direttamente o indirettamente, idonei a costituire incitamento alla violenza, ovvero a costituirne apologia, sono puniti, secondo le categorie di appartenenza, con le sanzioni di cui alle lettere c) e g) dell’art. 19, comma 1, anche cumulativamente applicate.

8. Ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori durante le gare e/o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che, in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana. In caso di violazione del divieto si applicano le sanzioni di cui all’art. 19, comma 1, lett. e) o h). In ambito professionistico, unitamente alla sanzione di cui al capoverso precedente, si applica la sanzione di cui all’art. 19, comma 1, lett. d). L’ammenda è applicata nelle seguenti misure: – euro 20.000 per violazioni in ambito di Serie A; – euro 8.000 per violazioni in ambito di Serie B; – euro 4.000 per violazioni in ambito di Lega Pro.

9. Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti e/o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società. In ogni caso detti rapporti devono essere autorizzati dal delegato della società ai rapporti con la tifoseria. In caso di violazione delle richiamate prescrizioni, si applicano le medesime sanzioni di cui al comma 8.

10. Le società professionistiche devono adottare un codice di regolamentazione della cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni calcistiche che:

a) preveda, tra l’altro, il rifiuto di ogni forma di violenza, discriminazione e di comportamenti in contrasto con i principi di correttezza e probità;
b) subordini l’acquisizione dei medesimi titoli alla accettazione, da parte degli utenti, del medesimo codice;
c) preveda, in caso di sua violazione, la applicazione di misure tali da comportare, tenuto conto della natura e gravità dei fatti, la sospensione temporanea del titolo di accesso, il suo ritiro definitivo, il divieto di acquisizione di un nuovo titolo. In caso di mancata adozione del codice di regolamentazione, prima dell’inizio della stagione sportiva, le società incorrono nella seguenti sanzioni:
− euro 200.000 per violazioni in ambito di Serie A;
− euro 100.000 per violazioni in ambito di Serie B;
− euro 50.000 per violazioni in ambito di Lega Pro. In caso di mancata applicazione delle misure afflittive previste dal medesimo codice, le società incorrono nelle seguenti sanzioni:
– euro 20.000 per violazioni in ambito di Serie A;
– euro 10.000 per violazioni in ambito di Serie B;
– euro 5.000 per violazioni in ambito di Lega Pro.

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