ESCALANTE: hai dimenticato le parole di Sannino?

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Sannino era riuscito a tirare fuori il meglio da Escalante, andato poi in difficoltà fino alla trasferta di Chiavari

“Escalante è un ragazzo che mi sorprende ogni giorno di più, perchè ha capito come interpretare il calcio europeo, diverso tatticamente da quello sudamericano”.

“Si è guadagnato i galloni da titolare, ora sta giocando, e mi auguro che non creda di essere un giocatore vero dopo sole quattro partite giocate bene, ma piuttosto dopo quattro campionati giocati bene, in qualsiasi categoria”.

Dichiarazioni che portano la firma di Giuseppe Sannino e risalgono al match stravinto per 5-1 contro la Virtus Entella nella gara d’andata. In quell’occasione il centrocampista argentino entrò nel tabellino dei marcatori, siglando il suo primo gol con la maglia del Catania. Sannino sedeva sulla panchina rossoazzurra. Con il tecnico di Ottaviano al timone, Gonzalo Escalante aveva ben figurato attirando su di sé anche le attenzioni di società di Serie A come il Palermo. Gli eventi che hanno successivamente caratterizzato il percorso del Catania, sono stati però determinanti in negativo sulle prestazioni della squadra etnea e dello stesso Escalante, che anche sabato a Chiavari non ha disputato una prova all’altezza. Ripartire dall’umiltà e dalle parole piene di significato di Sannino può aiutare il ragazzo in vista del proseguo di una stagione, fin qui, di profonda amarezza per i colori rossoazzurri della Sicilia.

MASUCCI: il “giustiziere” del Catania che piaceva agli etnei

Gaetano Masucci, attaccante seguito da Lo Monaco nel 2009

Qualche tifoso rossoazzurro, forse, lo ricorderà. Gaetano Masucci, attaccante che sabato pomeriggio allo stadio Comunale ha fatto venire i sorci verdi alla difesa del Catania, siglando una doppietta decisiva nell’economia della gara (primo gol irregolare), piaceva alla società rossoazzurra. Era il 2009, lavorava in Sicilia Pietro Lo Monaco, allora alla ricerca di un nuovo attaccante. Il Catania militava nel campionato di Serie A e, dopo avere acquistato Andujar e Bellusci, sondò il terreno alla ricerca di una punta che, in realtà, arrivò soltanto a gennaio. Rispose al nome di Maxi Lopez, che tanto bene fece indossando la maglia del Catania. Masucci figurava nell’elenco dei tanti attaccanti presi in considerazione dalla dirigenza per rinforzare il reparto offensivo, ma alla fine non lasciò il Sassuolo. Nella compagine neroverde ha realizzato oltre 30 gol. Quest’anno la Virtus Entella lo ha prelevato a titolo definitivo dal Frosinone, contribuendo a risollevare le sorti della compagine ligure.

RASTELLI (Avellino): “Subita una mazzata, ora riprendiamoci a Catania”

Rastelli guarda alla trasferta di Catania come la gara del possibile riscatto

Massimo Rastelli, allenatore dell’Avellino, fatica a digerire la sconfitta maturata con il Perugia in terra campana. Il tecnico irpino, però, è convinto che la sua squadra si riprenderà:

“Meritavamo di vincere nonostante il Perugia ci abbia messo in alcune circostanze in difficoltà. In questo periodo stiamo raccogliendo meno di quanto meritiamo sul campo, ma il calcio è questo”.

“Mi dispiace per i ragazzi perché stanno alimentando un sogno. Faccio fatica ad accettare il verdetto del campo, nel contesto di una partita che avremmo potuto chiudere sul 3-0. Abbiamo subito una mazzata”.

“Lavoriamo principalmente sull’autostima, il gruppo ha grandi doti morali e motivazionali, tante certezze. Ripartiamo dalla ricerca dei punti ovunque, a cominciare da Catania. Abbiamo la possibilità di riscattarci”.

GOMEZ (Atalanta): “Ricordo ancora il primo gol con la maglia del Catania…” (Video)

Alejandro Gomez ricorda la prima rete rossoazzurra, avversario il Napoli

Alle ore 20.45 la sua nuova squadra, l’Atalanta, scende in campo per affrontare il Napoli allo stadio San Paolo. Alejandro Gomez respirerà un’atmosfera importante e, quando pensa al Napoli, non può dimenticare un precedente che lo vide protagonista con la maglia del Catania. Era il mese di ottobre del 2010. Queste le sue parole rilasciate al sito ufficiale bergamasco:

“Il mio primo gol in serie A l’ho segnato proprio al Napoli, al Massimino di Catania. Me lo ricordo bene: c’è stato un cross dalla sinistra di Ricchiuti e io l’ho colpita al volo col mancino. E’ sempre speciale giocare a Napoli e sarà uno stimolo in più a fare una grande partita. Per me che sono argentino il San Paolo ha una storia importante, ci ha giocato Maradona, poi Lavezzi, ora Higuain”.

CATANIA: Maniero e Calaiò, perché non più insieme dal primo minuto?

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Maniero e Calaiò, senza la coppia del gol titolare l’attacco del Catania perde peso

Riccardo Maniero ed Emanuele Calaiò. La coppia del gol che avrebbe dovuto rilanciare le ambizioni del Catania scalando la classifica del campionato di Serie B e, invece, soffre vedendo la squadra in chiara difficoltà ed a rischio concreto di retrocessione in Lega Pro. 15 gol Calaiò (tutti in maglia rossoazzurra), altrettanti Maniero (di cui la maggioranza giocando con il Pescara).

Entrambi super bomber del torneo cadetto, inizialmente giocavano in coppia dal primo minuto. Sembrava davvero che il Catania non potesse fare a meno di loro in avanti, ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato nello scacchiere tattico etneo. Marcolin ha preferito Lucas Castro a Maniero, costretto a partire dalla panchina. Panchina che è toccata, in un paio d’occasioni, anche a Calaiò ma per squalifica o problemi fisici.

Fatto sta che, ultimamente, non si vedono le due punte di diamante rossoazzurre in campo fin dal primo minuto. Una decisione che, allo stato attuale, non paga. Prova ne sia che il Catania sta segnando con il contagocce, faticando anche a produrre occasioni da gol. A Chiavari hanno rigiocato insieme, ma soltanto a partita in corso e quando già il risultato era sul 2-0.

Perché non ricomporre il tandem che, ad inizio 2015, lasciava presagire qualcosa di buono per la squadra dell’Elefante? La società ha effettuato un investimento importante a gennaio prelevando Maniero dal Pescara. Forse sarebbe il caso di puntare principalmente su chi, in questo momento, possiede nel dna importanti doti in fase realizzativa per risollevare il Catania.

IZCO: “Per me e Bizzarri, col Palermo sempre grande sfida!”

“Giocare contro il Palermo per noi due, ex giocatori del Catania, è sempre una grande sfida! Ma le soddisfazioni arrivano sempre per chi lotta, e Noi abbiamo lottato senza mai fermarci, riuscendo ad arrivare anche stavolta alla vittoria!”.

Testuali parole pubblicate via social dal centrocampista argentino Mariano Izco, che fanno riferimento anche all’estremo difensore Albano Bizzarri. Entrambi titolari sabato contro il Palermo allo stadio Bentegodi, hanno dato un contributo molto utile nell’ottica di battere la formazione rosanero regalando tre punti preziosi per la salvezza al Chievo.

CATANIA: da un anno a questa parte, organico nettamente svalutato

Netta svalutazione di mercato della rosa di proprietà del Catania rispetto allo scorso anno

Interessante dato che fa riferimento al valore di mercato che, da un anno a questa parte, appartiene all’organico del Catania. Secondo informazioni raccolte presso Transfermarkt, rispetto al 15 marzo 2014 si è nettamente svalutata la rosa di proprietà del club rossoazzurro. Da un valore complessivo di poco più di 64 milioni di è passati a circa 22.5 milioni. Una differenza piuttosto netta, pari al 65%, naturale conseguenza della retrocessione in Serie B, di alcune partenze eccellenti in sede di calciomercato e della difficile situazione di classifica che attualmente attraversa il Catania nel campionato cadetto. Delle compagini retrocesse nella passata stagione dalla A, però, a svalutarsi maggiormente è stato il Livorno. In questo caso del 70.2%. Il Bologna, invece, solo del 31.9%.

COPPOLA: “Ecco perché via da Cesena a gennaio”

Manuel Coppola lascia intendere chiaramente la ragione che lo ha spinto a lasciare Cesena per trasferirsi a Catania

Curiosamente, spulciando su internet, abbiamo notato un’intervista rilasciata dal centrocampista del Catania Manuel Coppola a La Voce di Romagna. Coppola lascia intendere chiaramente il perché del suo trasferimento nella sponda rossoazzurra della Sicilia nel mercato di gennaio. Queste le inequivocabili parole del calciatore romano:

“Di Carlo non mi ha mai rivolto la parola. Non si è mai confrontato con me. Non ci ho messo molto a capire che, per il sottoscritto, prima o poi, sarebbe arrivato il tempo dei saluti”.

“Comunque: anche quando è arrivato Di Carlo, il mio allenatore è sempre rimasto… Bisoli. Il suo esonero mi ha fatto male, malissimo. E non solo perché fra noi si era instaurato un rapporto di stima reciproca”.

AVELLINO: si prevedono numerosi tifosi a Catania

Tanti tifosi dell’Avellino raggiungeranno Catania domenica prossima

Due sconfitte consecutive rimediate dall’Avellino che, comunque, sta disputando un grande campionato ed è attualmente la quarta forza del campionato di Serie B. La formazione campana è incappata in un periodo di difficoltà a portare a casa punti, ma le prestazioni inducono all’ottimismo i tifosi. In vista della trasferta di Catania, la squadra di Rastelli punterà all’immediato riscatto al cospetto di un avversario che continua a navigare nei bassifondi della classifica. Per l’occasione si prevede già che numerosi tifosi irpini raggiungeranno la Sicilia per sostenere i propri beniamini. Al momento le tifoserie ospiti più numerose a Catania sono state quelle di Perugia e Bari, ma domenica anche da Avellino raggiungeranno in parecchie unità lo stadio Angelo Massimino.

22 MARZO 2006 (Accadde oggi): un uomo spogliatoio approda a Catania

22 marzo 2006, il Catania di Pasquale Marino si affida all’esperienza di Renato Olive

Centrocampista di grande esperienza, che prima di vestire la maglia del Catania giocò in squadre importanti come Perugia, Napoli, Parma e Bologna, Renato Olive venne ingaggiato a parametro zero dai rossoazzurri il 22 marzo 2006. Era il Catania di Pasquale Marino, che lottava per il tanto atteso ritorno in Serie A e pensò di affidarsi ad un giocatore esperto per contribuire soprattutto a tenere compatto lo spogliatoio. Olive totalizzò una sola presenza ai piedi dell’Etna ma, nonostante l’avventura durata pochi mesi, a Catania ha lasciato un ricordo positivo per la professionalità e disponibilità messe al servizio della squadra. Terminata l’esperienza siciliana, Olive ha fatto ritorno a Bologna, prima di giocare nel Ravenna, intraprendere la carriera di allenatore a Fasano (provincia di Brindisi) e, dal 2013, lavorare come collaboratore tecnico di Roberto Donadoni al Parma.