CATANIA agguerrito, grintoso e spietato in sole due partite nel 2015. Perché?

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Emanuele Calaiò e Lucas Castro, Catania

Che illusione il Catania brillante visto contro Pro Vercelli e Perugia a gennaio…

Catania 4-0 Pro Vercelli, Catania 2-0 Perugia, partite rispettivamente giocate il 23 e 31 gennaio allo stadio Angelo Massimino. Era stata da poco assemblata la nuova squadra, con tanti giocatori esperti conoscitori della Serie B e tra i migliori del torneo cadetto. Mister Marcolin sembrava avesse trovato immediatamente i meccanismi di gioco ideali per rendere il Catania una perfetta macchina “da guerra”. Invece, ben presto, gli etnei sono ripiombati in crisi di gioco e risultati.

Da allora la vittoria tarda ad arrivare in casa Catania, proseguendo il percorso con prevalenti pareggi. Sabato scorso, a Chiavari, i rossoazzurri hanno nuovamente conosciuto il sapore amaro della sconfitta esterna. Ma perché questa improvvisa involuzione? Com’è possibile che i nuovi arrivati, dopo una partenza a razzo, non dimostrano più di essere atleticamente ed agonisticamente brillanti?

Il Catania indiavolato delle prime gare interne del 2015 ha lasciato spazio alla formazione timida ed impacciata dei successivi impegni disputati. Marcolin ha provato a cambiare le carte in tavola, passando dall’utilizzo del 4-3-1-2 e 4-2-3-1 all’adottamento del 3-5-2. Il risultato? Fase difensiva che ne ha beneficiato per alcune gare giocate in trasferta ma attacco poco incisivo, nonostante il reparto offensivo etneo presenti gente che risponde ai nomi di Rosina, Castro, Calaiò e Maniero.

Gli ultimi due calciatori citati, in particolare, sono tra i marcatori più prolifici dell’intero campionato cadetto. Ribadiamo in questa sede che, a nostro avviso, i principali problemi del Catania risiedano a centrocampo dove manca un costruttore di gioco specializzato e, probabilmente, si sta facendo sentire non poco la mancanza di Coppola.

Un giocatore che aiutava parecchio a garantire equilibrio in mezzo al campo ma che, dal 13’ di Catania-Frosinone, Marcolin non ha potuto schierare per problemi fisici. Adesso il tecnico bresciano valuta la possibilità di mutare ancora qualcosa nell’assetto tattico, in vista del confronto casalingo con l’Avellino. Riuscirà a trovare una volta per tutte il bandolo della matassa, oppure i tifosi etnei sono attesi da un altro pomeriggio di amarezza?