MARCOLIN: “Brescia tosto e forte, l’avevo detto ai giocatori ma…”

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Dario Marcolin

Dario Marcolin molto arrabbiato per la prestazione offerta dal Catania a Brescia

Dario Marcolin non è minimamente soddisfatto della partita disputata dal Catania nella “sua” Brescia e non fa nulla per nascondere la propria arrabbiatura allo stadio Rigamonti:

“Oggi, più che la continuità, è mancata la prestazione. Dobbiamo fare un grande mea culpa per come abbiamo regalato campo e per come abbiamo giocato non in linea con le ultime partite. E’ anche vero che nel finale di campionato si tende a staccare un pò la spina, magari si pensa che le cose possano andare in un certo modo, ma non è assolutamente così. E’ necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità, io per primo ma anche gli stessi giocatori. Hanno giocato al di sotto delle loro potenzialità e questo mi fa molto arrabbiare”.

“Sicuramente prepareremo la partita contro il Cittadella come se dovessimo andare a disputare una finale. La verità è che abbiamo sprecato quel jolly che eravamo riusciti a  costruire, sognando, parlando, ma alla fine ci siamo resi conto che la realtà è ben diversa. Nell’arco della settimana ho ricordato ai miei giocatori come il Bologna sia venuto a Brescia riuscendo ad agguantare il pari soltanto alla fine, il Vicenza addirittura ha subito tre gol. Quindi ho detto loro che sarebbero andati ad incontrare degli avversari forti, nonostante il penultimo posto in classifica”.

“Sono incazzato perché non è questo l’atteggiamento con cui si scende in campo. Le partite che abbiamo vinto in precedenza sono state tutte frutto di quel giusto mix di atteggiamento, cattiveria e voglia di strappare il risultato. Oggi abbiamo commesso tre passi indietro e non è positivo perché, nonostante la classifica non sia così allarmante e manchi poco alla quota salvezza, non affrontare sempre le partite al meglio può rappresentare un problema. La prossima settimana di allenamento sarà infuocata perché prepareremo l’incontro successivo davvero al massimo, stando in silenzio e pedalando”.

“Dopo l’andazzo della prima parte di gara, ad inizio secondo tempo volevo operare subito due cambi, solo che non potevo perché c’era la situazione di precarietà di Belmonte e anche Schiavi che già si era fatto male all’adduttore, per cui sarebbero stati quasi due cambi obbligatori. L’unico cambio veramente voluto è stato quello di Castro al posto di Maniero, dato che poteva dare maggiore vivacità alla fase offensiva puntando palla al piede. In effetti siamo riusciti per un attimo a sterzare e sul 2-1 ho pensato che ce l’avremmo anche potuta fare a riprenderla. Purtroppo il 3-1 ci ha tagliato le gambe, poi il risultato finale di 4-2 non conta niente. Ripeto, l’atteggiamento non mi è piaciuto nonostante in settimana abbia martellato i ragazzi dicendo di affrontare un avversario tosto e veramente forte. Già penso all’incontro di sabato e sicuramente i miei calciatori non trascorreranno una bella settimana”.

“E’ vero che il Cittadella vive una situazione simile a quella del Brescia, ma a casa nostra è diverso. E’ come se i giocatori avessero l’obbligo di dare il 120% ed è questo che mi fa arrabbiare perché tra le mura amiche abbiamo sempre fatto la nostra prestazione. E oggi il problema è stato legato in primo luogo all’aver tenuto la testa un pò lontano dal campo e questo atteggiamento ci ha penalizzato”.

“Uno dei momenti topici della partita è stato il gol del 3-1, appena un minuto dopo che eravamo riusciti a  dimezzare lo svantaggio, ma avrei voglia di rivederlo perché non mi è parsa regolare la posizione di Da Silva. Comunque le marcature non possono saltare in questa maniera, ecco a cosa mi riferisco quando parlo di mancanza di concentrazione. Perché quando giochi sul campo con la testa viene tutto più facile. Oggi abbiamo regalato troppo campo e commesso parecchi errori tecnici, ma la cosa che più mi ha fatto arrabbiare non è stato il singolo episodio ma proprio l’andamento di tutta la partita che non mi è piaciuto”.

“Non credo che ci sia stato uno scollamento tra centrocampo ed attacco che abbia influito sul risultato. Abbiamo segnato due gol, c’è stato anche quello annullato che poteva essere determinante sullo 0-0. Qualche occasione davanti l’abbiamo creata ma sbagliando per mancanza di cattiveria e convinzione. Non è mia intenzione volermi appellare sui singoli episodi. Di fronte abbiamo avuto una formazione che ha corso più della nostra e ha occupato il campo meglio di noi. Si verificano questi tipi di partite quando dai troppe cose per scontato. Quella contro il Cittadella  sarà una partita da preparare semplicemente con la testa giusta. Sono sicuro che i ragazzi comprenderanno gli errori commessi”.