lunedì, 7 Luglio 2025
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ALVISI: “Class action contro chi bara. Lega, tifosi vanno tutelati”

Chiara Alvisi commenta il caso Catania

Chiara Alvisi, professoressa di Diritto privato all’Università di Bologna ed esperta in Diritto sportivo, parla del caso Catania e dell’importanza di tutelare i tifosi. Queste le sue parole più significative attraverso le pagine di TuttoSport:

“Quello ipotizzato nel caso dei vertici del Catania è un caso di frode sportiva. Si tratta di un illecito particolarmente grave perché lo sport è “agonismo programmatico” e la violazione delle regole del gioco impedisce la valida comparazione dei risultati delle competizioni. In questo senso i principi di lealtà, correttezza e probità sono costitutivi dell’ordinamento dello sport. Chi li viola attenta alla sopravvivenza stessa del fenomeno sportivo e non dovrebbe più trovare cittadinanza in questo ordinamento. Il problema sarebbe così risolto alla radice”.

“Come tutelare i tifosi? La Lega dovrebbe porsi questo problema visto che “i consumatori di spettacoli sportivi” sono i principali azionisti del calcio. Da parte loro, i consumatori possono tutelarsi autonomamente denunciando all’autorità anti-trust la pratica commerciale sleale, prevista dall’articolo 21 comma 2 lettera B del Codice del consumo (“il mancato rispetto da parte del professionista degli impegni contemplati nei codici di condotta che il medesimo si è impegnato a rispettare”). La denuncia non costa niente”.

“Inoltre, i consumatori danneggiati dalle pratiche commerciali sleali di club non rispettosi delle regole del gioco possono intentare una class action. Il club è un’impresa che si presenta sul mercato vendendo spettacolo e sbandierando l’osservanza di codici etici. Se essi non vengono rispettati, il prodotto non é conforme alle qualità promesse e il consumatore può agire per il risarcimento dei danni contro il club che ne ha la responsabilità diretta. La federazione ha ora una grande responsabilità: quella di definire la fondatezza o meno di queste ipotesi accusatorie entro il 22 agosto. Il campionato non può essere inquinato da questi scandali”.