Silenziosamente, con la testa sulle spalle e senza fornire particolari spiegazioni. Il centrocampista dell’Akragas Sergio Almiron ha chiuso il 2015 assumendo la decisione di appendere le scarpe al chiodo intraprendendo una nuova avventura, quella da dirigente della società agrigentina. Una scelta importante, significativa, in un momento in cui le cose non andavano per il verso giusto.
Tanti, troppi problemi fisici non hanno permesso all’argentino di ritrovare lo smalto dei tempi migliori sul rettangolo di gioco. Un vero e proprio incubo cominciato a Catania e finito ad Agrigento. Almiron non ne poteva davvero più di rendere al minimo delle sue possibilità. L’ultima volta che è sceso in campo risale al 15 novembre scorso. Allo stadio Esseneto ha giocato fino al triplice fischio del direttore di gara contro la Casertana, concludendo il match con l’umiliazione di uno 0-4 difficile da accettare.
Tanti pensieri sono balzati nella testa dell’argentino, stanco di ricevere critiche e di non poter dare il contributo voluto alla causa biancazzurra. Alla fine ha ritenuto opportuno che sarebbe stato meglio abbandonare il calcio giocato provando l’esperienza di Collaboratore dell’Area Tecnica dell’Akragas, d’accordo con i vertici dirigenziali e l’allenatore ed amico Nicola Legrottaglie. Per l’ormai ex centrocampista comincia una nuova vita, speranzoso che il 2016 possa regalargli le soddisfazioni non trovate negli ultimi difficili anni vissuti.
