CATANIA: a Foggia ti sei snaturato. Spinta sulle fasce da ritrovare

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Leonardo Nunzella, Catania
Il terzino sinistro ex Catania Leonardo Nunzella in azione a Torre del Grifo.

Si è parlato tanto in questi giorni della brutta sconfitta del Catania a Foggia. Un Catania che nel primo tempo, tutto sommato, non è dispiaciuto relativamente alla fase di contenimento difendendo con ordine. Quando si trattava di proporre qualche sortita offensiva, però, la squadra rossoazzurra lasciava a desiderare. Nel secondo tempo, avvertendo la necessità di spingersi in avanti, la difesa si è aperta concedendo varchi invitanti per gli attaccanti rossoneri che hanno “infilzato” in altre due occasioni Liverani.

Critiche sull’atteggiamento complessivamente evidenziato dal Catania e la disposizione difensiva con quattro centrali davanti a Liverani. In pratica è venuta a mancare la spinta sulle corsie laterali. I soli Calderini e Falcone, nel primo tempo, erano chiamati a “premere” sull’acceleratore con maggiore insistenza, ma facevano fatica a superare l’attenta retroguardia pugliese.

Con l’avvicinarsi del 90’, Garufo prima e Nunzella dopo hanno fatto il loro ingresso in campo ma la realizzazione del secondo e terzo gol hanno mortificato le speranze di rimonta del Catania. Domenica, in vista del confronto casalingo con la Lupa Castelli Romani, con ogni probabilità i terzini sopra citati giocheranno dal primo minuto. Dando, così, ai rossoazzurri la possibilità di tornare a beneficiare della spinta sulle corsie esterne, arma in più per scardinare la difesa laziale.

Ricordiamo che il Catania è stato appositamente costruito per fare in modo che gli sfondamenti per vie laterali fossero sempre garantiti. Il Catania con poca spinta sulle fasce visto a Foggia è apparso snaturato. Domenica la riscossa degli etnei potrebbe partire proprio da una ritrovata capacità di spingere lateralmente con un coefficiente di pericolosità elevato abbastanza da impensierire la Lupa.

1 COMMENTO

  1. A che serve “dire”, se poi i chiamati in causa non “fanno”? E’ gente sfiduciata e senza orgoglio. Parlare con questi sordi e insensati è come ” in vento et rapida scribere oportet aqua” , è come se fosse più conveniente scrivere sul vento e sull’acqua che scorre via rapida (Catullo).

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