LO MONACO: “Campionato ancora lungo, col Lecce banco di prova importante. Nessun caso Biagianti. Lucarelli sta studiando. Da Silva non è Maradona, fuori lista fino a giugno. Calil quanto di peggio ci sia nel calcio, Vibonese interessata…”

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Pietro Lo Monaco

Lunga conferenza stampa di Pietro Lo Monaco, Amministratore Delegato del Catania, a Torre del Grifo Village. Queste le parole di Lo Monaco evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Da Silva? Due giorni prima della chiusura del mercato e della disputa dell’importante trasferta di Caserta, diceva che lui non volesse più andare avanti con lo stipendio da noi originariamente pattuito. Avrebbe voluto guadagnare più del doppio, desiderando di tornare in Brasile. I contratti sono fatti per essere rispettati. Lo avevamo mandato a giocare a Messina pagando buona parte dello stipendio, pensavamo potesse essere utile alla causa per il futuro. Questo è un calcio sempre più in mano ai procuratori, ma noi non ci facciamo ricattare da nessuno. Anche la Juventus può chiedermi Da Silva, ma fino al 30 giugno non si muoverà da qui e sarà fuori lista. Il giocatore lo abbiamo immediatamente sostituito con Giuseppe Fornito, che gode della nostra stima. Il Catania non ha sostituito Maradona. Può darsi che il procuratore di Da Silva lo abbia messo in contatto col Parma, e poi il club ducale si sia ritirato”.

“Bucolo alternativa a Lodi, Caccetta alternativa a Da Silva, Biagianti/Di Grazia/Mazzarani sul centro destra. Avevamo pensato che si strutturasse in questa maniera il nuovo centrocampo. Caccetta non è al top della condizione ma è sempre stato considerato uno dei migliori centrocampisti per la categoria. Non a caso una squadra ce l’ha pure chiesto nell’ultimo giorno di mercato. Anche Semenzato, lo scorso anno, è stato uno degli esterni di maggiore livello. Necessitano di tempo per acquisire la migliore condizione. Hanno forza, esperienza e pedigree. Li aspettiamo. Noi stiamo pagando il loro ritardo di condizione, come quello di Ripa e Curiale. Siamo curiosi di vedere il Catania all’opera quando tutti staranno bene”. 

“Calil? Quanto di peggio ci possa essere nel calcio. E’ verissimo che ha un contratto col Catania, lui ha cambiato tre procuratori, aveva garantito che andasse via. Il suo unico obiettivo era quello di rimanere qua, senza giocare e prendersi la bellezza di 180mila euro annui. Qualcosa di poco serio e non dignitoso. Diversi club erano pronti ad offrire un contratto al giocatore, il Catania gli ha sempre proposto di pagare anche la percentuale restante dell’ingaggio. Ci è costato quasi 1.2 milioni di euro negli ultimi due anni. Calil dovrebbe spiegare perchè non è andato al Catanzaro, al Monza, alla Samb, alla Sicula Leonzio. Avrebbe giocato senza perdere un euro e non arrecando un danno pazzesco al Catania. Questo è un caso che l’Assocalciatori avrebbe dovuto verificare. Noi andiamo avanti per la nostra strada, affrontiamo anche questo problema. Se la Vibonese dovesse essere riammessa, avrà a disposizione un’appendice di mercato ed ha già manifestato un interesse per Calil. Ma io mi chiedo, a questo punto l’attaccante andrà a Vibo Valentia? Noi gli faremo una proposta economica, vedremo”.  

“Caserta? Siamo abbastanza amareggiati. Pensavamo, in termini di punti, d’iniziare in maniera un pò diversa il cammino. Abbiamo lasciato due punti col Fondi, nel contesto di una gara che meritavamo assolutamente di vincere. Abbiamo perso punti anche a Caserta. C’era un rigore netto quanto una casa nel secondo tempo. La sconfitta la viviamo come un’ipotesi di fallimento, non deve essere così perchè il campionato è lunghissimo. Se vogliamo ogni volta demonizzare i nostri giocatori, allora non ne usciamo più. Dobbiamo sempre badare alla consapevolezza della nostra forza. Abbonati? Improvvisamente si è registrata una flessione, però al momento siamo sulle 4.800 sottoscrizioni. Se dovessimo arrivare a quota 5.000, sarebbe un buon risultato”.

“Secondo molti addetti ai lavori l’organico del Catania è il migliore di tutti. Certo, non sarà una passeggiata. Le ultime squadre che hanno vinto il campionato di Serie C, girone C, sono riuscite nell’intento con tanta sofferenza. Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo fare una passeggiata. Ci sono anche altri club pronti a mirare allo stesso obiettivo. Se già dopo due partite descriviamo scenari apocalittici, oppure che lo staff tecnico sia sotto esame, parliamo di calcio da lavandai. Siamo partiti innegabilmente male. Purtroppo la Serie C è un mondo a parte. Io non ho mai visto l’irrigatore andare in tilt nel bel mezzo di una partita da quando faccio calcio. Bisogna adeguarci alla realtà, fare meglio possibile ed uscirne al più presto”. 

“Contro il Lecce non sarà una gara da ultima spiaggia, ma potrebbe riassettare il campionato. Abbiamo il dovere di cercare di vincerla, come tutte le partite. Ci attende un avversario importante, arrivato secondo nella passata stagione. Vanta un organico di ottimo livello e dirà la sua fino alla fine. Sarà un bel banco di prova, vedremo che tipo di risposte sapremo dare. Vincere servirebbe per l’autostima di giocatori e tifosi. Noi sappiamo perfettamente di avere il dovere di essere competitivi fino alla fine. Dobbiamo prenderci la responsabilità ed operare in funzione di questa. La squadra è stata costruita per vincere, ma poi è il campo a parlare. E ci sono le pressioni, che fanno effetto anche sui giocatori di esperienza”. 

“Lodi? Non ha disputato una delle sue migliori partite a Caserta. Ci aspettiamo sicuramente di più da lui. In difficoltà anche Di Grazia? Ha giocato da mezzala sinistra, per lui una novità, quindi può essere normale che provi qualche disagio. Fornito? E’ entrato a 20′ dalla fine a Caserta, stiamo parlando di un ragazzo che voleva fortissimamente tornare a Catania. Avrei volentieri registrato le numerose telefonate con lui. Sono sicurissimo che darà il suo apporto alla causa. Per me è perfetto per lo scacchiere tattico di Lucarelli”. 

“Biagianti non gioca? Lui è sempre il capitano di questa squadra. Sono sicuro che darà il suo apporto dentro e fuori dal campo. Abbiamo una rosa di un certo spessore, il mister fa le sue scelte. Se l’allenatore decide di fare giocare altri, evidentemente ritiene che qualcun altro stia meglio. In realtà scendono in campo tutti, compreso chi nella realtà dei fatti non gioca, magazzinieri e tecnici. Russotto? Abbiamo modellato il contratto secondo esigenze più consone, voleva fortemente restare a Catania. L’avvio di campionato dimostra che Russotto è uno degli atleti più in forma. Lo vedo più ficcante e determinato, maggiormente responsabilizzato. Correia? Ha ottime qualità, fisicamente è ben messo. Arriva in prestito dall’Inter ma ci sono in ballo discorsi particolari se dovesse arrivare il salto di categoria. Lavoriamo con grande attenzione sul suo futuro. Pozzebon? Magari acquisterà più valore anche lui giocando alla Triestina, chissà. Lo abbiamo ceduto a titolo temporaneo”. 

“Lucarelli sta studiando come allenatore, un pò quello che dicevo a Simeone. Il tecnico livornese è un tipo molto emotivo, franco. Ecco perchè d’ora in avanti, quando le cose non andranno in un certo modo, Lucarelli non interverrà in Sala Stampa. Ricordo che Liedholm era bravo nel dire e non dire in conferenza stampa, un maestro. Ecco, Lucarelli continua a studiare. 3-5-2? Il modulo può cambiare facilmente a partita in corso. Il mister ha a disposizione gli uomini per poterlo fare, essendo molto duttili per caratteristiche”. 

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