A Monopoli succede quello che non ti aspetti. Il Catania, solitamente propositivo e determinato in trasferta, crolla sotto i colpi dei biancoverdi riportando una sconfitta di proporzioni inaudite. Il 5-0 finale maturato allo Stadio “Vito Simone Veneziani” rappresenta il punto più basso della storia del Catania in terza serie. Una vera e propria umiliazione sul campo di un avversario dichiaratamente in lotta per la salvezza ma che coltiva sogni legittimi di Play Off.
La ex migliore difesa del girone C si scioglie come neve al sole, subendo la qualitĆ del palleggio avversario e la velocitĆ delle punte monopolitane. Dal 3-0 della scorsa stagione alla cinquina attuale, contesti diversi ma significativi a Monopoli: nel primo caso un Catania privo di certezze, gioco ed identitĆ con alla guida Giovanni Pulvirenti;Ā nel secondo una squadra con ambizioniĀ diverse da allora ma improvvisamente smarrita.
Adesso per il primo posto ĆØ dura. Durissima. Anzi, forse sarebbe il caso di non parlarne nemmeno visto che il Lecce sta dimostrando, coi fatti, la propria forza e capacitĆ d’imporsi rispetto a questo Catania imbarazzante, privo di carattere, sotto shock. La societĆ dell’Elefante ha giĆ disposto di mandare immediatamente in ritiroĀ i giocatori ed a spese loro. Ma siamo sicuri che basti?
In queste ore la piazza ĆØ ferocemente critica all’indirizzo di squadra ed allenatore. Cristiano Lucarelli, con le dichiarazioni post Catania-Cosenza, si ĆØ inimicato parte della tifoseria creando, probabilmente, qualche malumore all’interno dello spogliatoio. Come se avesse trasmesso unĀ messaggio di resa alla squadra. Lucarelli e l’A.D. Lo Monaco hanno avuto un chiarimento nei giorni scorsi, ma ilĀ disastro del Catania a Monopoli fa pensare che qualcosaĀ si siaĀ rotto nel gruppo.
Se è vero che si è creata una spaccatura al suo interno, diventa quantomai opportuno adottare provvedimenti realisticamente utili a raddrizzare la barca in un mare agitato, agendo con fermezza e responsabilità . Perchè non è possibile cadere di schianto, non si può rovinare quanto di proficuo prodotto in questi mesi. Evitando di affondare proprio nella fase più importante e delicata della stagione.
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