MAZZARANI: “La pressione non mi mette ansia. Catania, piazza da Serie A. Parlo quasi catanese nello spogliatoio…”

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Andrea Mazzarani

Andrea Mazzarani   Ai microfoni della trasmissione Piacere Calcio Catania, in onda su Ultima Tv, il centrocampista rossoazzurro Andrea Mazzarani parla di vita privata, curiosità e tanto altro. Ecco di seguito le parole di Mazzarani evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Dopo Monopoli ci è cambiato qualcosa a livello mentale, siamo più spensierati e liberi. Adesso nel finale di campionato proviamo a vincerle tutte. Dobbiamo rimanere tranquilli, sereni. Chi sono fuori dal campo? Fidanzato da 8 anni, ma di matrimonio ancora non se ne parla. D’altronde lei sta a Milano, io qui. Vediamo in futuro. Sono un ragazzo tranquillo, suono la chitarra nel tempo libero. A me piace Vasco, Ligabue. I grandi classici”.

“Catania? E’ una piazza da Serie A, giustamente la pressione dei tifosi è tanta. Io l’ho sempre vissuta in maniera molto serena, non mi sono mai fatto prendere dall’ansia. A me piace anche quando mi fermano per strada. Sono molto disponibile, ai tifosi chiedo di sostenerci sempre, come hanno fatto finora, e di venire numerosi allo stadio perchè per noi rappresenta un’arma in più. Spero che alla fine possiamo festeggiare tutti insieme. Catania è una città meravigliosa, il clima incredibile. Aci Trezza, Aci Castello e Taormina sono molto belle. Fra una corsa e l’altra a Torre del Grifo ci abbronziamo pure”.

“Ho viaggiato parecchio nella mia vita, sono stato in tanti posti. Hong Kong, Singapore, Miami, Las Vegas, Bahamas… prossima meta? Ho speso una barca di soldi, quindi adesso ci accontentiamo di Formentera, Ibiza e posti così. Cosa porterei in valigia? Un quaderno ed una penna sicuramente. Magari anche il pallone, lo gonfio all’arrivo, e due bottigliette d’acqua, mentre il cellulare non lo considero indispensabile. Con chi sono più legato all’interno del gruppo? Io lego con tante persone. Mi piace molto scherzare. Se devo proprio scegliere, a parte Russotto che conosco da una vita avendo giocato con lui anche a Crotone ed essendo romano come me, ho legato abbastanza con Biagianti e Bucolo. Ormai parlo quasi catanese”.

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