A distanza di un anno, Catania nuovamente di scena ai Play Off di terza serie. In palio l’unico posto aggiuntivo disponibile per ottenere la promozione in Serie B. Stavolta i rossoazzurri si apprestano ad affrontare gli spareggi da testa di serie, partecipando direttamente al Secondo Turno Nazionale in virtù della seconda posizione in classifica acquisita nel girone C. A differenza della passata stagione quando, invece, gli etnei si piazzarono all’undicesimo posto e per il rotto della cuffia.
Un Catania che fece i conti con 7 punti di penalizzazione, la maggior parte dei quali comminati a seguito dello spinoso “Caso Castro”. Gli etnei, nel corso della stagione, cambiarono più volte guida tecnica passando da Pino Rigoli a Mario Petrone prima di optare per la soluzione interna Giovanni Pulvirenti. Arrivarono all’appuntamento Play Off a corto di fiato, con una buona dose di stress al termine di una stagione assai travagliata ed un ambiente tutt’altro che sereno. C’era molta sfiducia in quel Catania che, non a caso, già al primo turno degli spareggi abbandonò la competizione pareggiando 0-0 in trasferta contro la Juve Stabia.
A pesare notevolmente nell’economia della gara, l’espulsione di Tino Parisi nel primo tempo. L’Elefante provò a metterci tanta buona volontà nonostante l’inferiorità numerica ma limiti caratteriali, mentali e tecnici presero il sopravvento. Quest’anno c’è invece il rammarico di non avere centrato la vetta della classifica inseguendo a lungo il Lecce capolista. Solo 4 punti hanno separato i rossoazzurri dalla squadra salentina. Decisivi i maggiori passi falsi del Catania, concludendo un campionato ottimo ma non eccellente, quello che in realtà serviva per avere la meglio sul Lecce.
Ora è il momento di tuffarsi nuovamente sui Play Off. In condizioni molto diverse. Si viene da un mese di stop, ripartendo dalla figura del Mental Coach avente il compito di preparare al meglio la mente di calciatori e staff tecnico, i quali hanno lavorato sodo in questi giorni per non farsi trovare impreparati. A distanza di un anno c’è voglia di puntare in alto, senza alcuno spirito di rassegnazione e con in testa un solo obiettivo: raggiungere Pescara e vincere gli spareggi rilanciando le ambizioni del Catania.
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