Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario del governo Conte con delega allo Sport, al Corriere dello Sport ha commentato l’articolo 41 del decreto Salvini che ha tolto la giustizia sportiva al mondo del calcio affidandola al TAR:
“Si poteva andare avanti così? Un’infinità di passaggi inutili, di ricorsi e sentenze puntualmente annullate. La 41 era ed è al momento l’unico modo per assicurare una decisione in tempi certi come si conviene a un Paese civile. Siamo gli unici con un campionato zoppo, a 19 squadre, roba da tornei aziendali. Anche il Coni ha preso atto della situazione. Le società devono funzionare in modo ordinato, nel calcio e nello sport non possono esserci improvvisazione o comportamenti fraudolenti”.
Relativamente alla candidatura unica di Gabriele Gravina alla presidenza FIGC, questo il pensiero di Giorgetti:
“Il calcio italiano non è in grado di offrire un’alternativa. Gravina l’ho incontrato, abbiamo parlato, mi ha spiegato che vuole cambiare, ha un programma ambizioso, ma per fare la metà delle cose che ha inserito nel testo occorrerebbero 25 anni. La riforma della giustizia sportiva è uno dei punti chiave. Così come quella della Lega Pro. Gravina ha capito che siamo all’anno zero, mi auguro si renda conto che devono cambiare anche molte facce. Gravina mi ha esposto le sue idee e conosce le mie”.
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