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Tre punti in tasca. A fatica ma la vittoria era di fondamentale importanza ed è arrivata. Catania batte Reggina 1-0. Nelle battute iniziali della ripresa i rossoazzurri partono subito forte con Lodi che ci prova direttamente da calcio di punizione, ma il tiro è fuori bersaglio. Gli ospiti temporeggiano, rallentano il ritmo e Sottil cambia modulo per provare a scardinare la difesa etnea, passando dal 4-2-3-1 al 4-2-4. In questo modo, però, a centrocampo il Catania lascia varchi invitanti per le ripartenze dei calabresi. Al 21′ ingenuità difensiva di Ciancio, Marino ruba palla ma poi non conclude nel migliore dei modi. Amaranto ancora insidiosi alla mezz’ora con Emmausso, tra i fischi sonori del “Massimino”. Sottil si gioca la carta Llama per vivacizzare a manovra offensiva. Mossa azzeccata perchè l’argentino sale immediatamente in cattedra. Prima scalda i motori con un pallonetto fuori bersaglio. Poi, nel finale, sorprende Confente concludendo direttamente dalla bandierina del corner, il portiere non trattiene e Marotta, come un falco, devia in rete. E’ il minuto 88, l’attaccante può liberare tutta la sua gioia ed il pubblico esplodere. Episodio decisivo che vale la conquista del 21/o punto in classifica per l’Elefante.
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Ma Avete ascoltato le Dichiarazioni dopo partita di Sottil. Non ho Parole. Una squadra senza una Identità, senza un Gioco, Lenta, Prevedibile, Nervosa, Fallosa, che riusciamo a Battere la Reggina per un Regalone del Portiere, e dichiara che la squadra ha fatto un Bel Gioco. Atleticamente andiamo a passo di Lumaca.
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