CRISI CATANIA: già svanito l’effetto Novellino?

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Matteo Pisseri e Ramzi Aya

La sconfitta nel recupero con la Viterbese ha messo nuovamente a nudo i limiti tecnici ma sopratutto caratteriali del Catania targato 2018-19. La gara di ieri è stata la perfetta sintesi di un’annata a corrente alternata, fatta di buone prestazioni e qualche pesante tonfo. Ci si aspettava un cambio di marcia definitivo con l’avvicendamento in panchina tra Sottil e Novellino, invece trascorse le prime tre gare della nuova gestione la squadra ha dato l’impressione di essere tornata a un punto di non ritorno. Le cronache ultime narrano due sconfitte consecutive contro Reggina e Viterbese: indigesta nel punteggio quella in terra calabrese, aggravata dai tempi lunghi per la preparazione (la squadra era reduce dal turno di riposo) al cospetto di un avversario stanco e fortemente rimaneggiato quella con i laziali, l’approccio errato e l’assenza di mordente come filo conduttore comune.

A questo punto tutti si chiedono se sia già svanito il cosiddetto “effetto Novellino”. Il Catania arrembante del “Ceravolo” sembra un lontano ricordo al cospetto della squadra scesa in campo nelle recenti uscite. Nel post-match il tecnico non ha nascosto tutta la propria amarezza per quanto visto nel corso dei 90′, anche se questa sconfitta potrebbe aver schiarito definitivamente le idee in vista della preparazione dei play-off, ultima chiamata per agguantare l’obiettivo stagionale.

1 COMMENTO

  1. Una Società di Tutto Rispetto dopo la Disfatta di Reggio Calabria Avrebbe portato la Squadra in Ritiro Lontano da Catania, Altro che Torre del Grifo. Bisognava intervenire sin da Tempo nel Mettere Fuori Rosa alcuni Giocatori che Hanno spaccato lo Spogliatoio e che si Sentono delle Prime Donne, quando non sono Proprio Nessuno. Fossi per Me, li Avrei Già Mandati a Casa. Non sono degni di Vestire la Maglia del Catania.

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