CAMPIONATO: il punto dopo 12 giornate. Certezze, delusioni e sorprese. Prove di fuga per la Reggina

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Sono trascorse 12 giornate nel girone C di Serie C. E’ tempo di fare il punto della situazione con i primi bilanci. Innanzitutto va detto che tra le 6 squadre indicate alla vigilia della stagione in lotta per la promozione diretta, Catanzaro, Catania e Teramo sono attardate in classifica. Ma mentre i giallorossi faticano a risollevarsi, non migliorando per il momento le cose con l’esonero di Auteri, i rossazzurri hanno dato timidi segnali di ripresa (perlomeno sul piano della tenuta difensiva) nelle ultime due partite sotto la gestione Lucarelli e gli abruzzesi attraversano un buon momento di forma.

La Reggina conferma le proprie ambizioni e, attualmente, occupa con merito il primo posto. Nel contesto di un torneo abbastanza equilibrato, gli amaranto tentano la fuga con già 4 punti di vantaggio sul sorprendente Potenza, attualmente secondo e che domenica affronterà proprio i calabresi tra le mura amiche. A detta di molti, il Bari avrebbe potuto ammazzare il raggruppamento meridionale. In realtà i biancorossi hanno incontrato non poche difficoltà iniziali. Adesso, con la cura Vivarini, la squadra ha trovato una certa continuità nelle prestazioni e nei risultati, ma deve innestare una marcia in più se vuole seguire il ritmo della capolista.

La Ternana si mantiene nei quartieri alti della classifica ma non basta il buon rendimento esterno, faticando a macinare punti tra le mura amiche. Per quanto concerne le cosiddette outsider, detto del Potenza, attenzione al Monopoli che vanta non per caso lo stesso punteggio in classifica del Bari (22). I biancoverdi hanno acquisito una precisa identità di squadra e possono dare fastidio a chiunque. Recentemente vittoriosa a Bisceglie, la Virtus Francavilla è un’altra compagine in grado di creare grattacapi alle prime della classe. Idem la Viterbese, formazione solida. La Casertana deve ancora capire cosa fare da grande. Il salto di qualità è alla portata, urge trovare un filotto di risultati.

Paganese e Vibonese sono compagini costruite con budget poco elevati ma che, comunque, stanno ben figurando attraverso l’espressione di un calcio propositivo. Lottano per l’acquisizione di una tranquilla salvezza, ma la sensazione è che un pensierino in chiave Play Off lo faranno. Mesi travagliati per l’Avellino che riparte da una certezza: il sostegno di una tifoseria calda ed appassionata. Superate le difficoltà iniziali legate all’iscrizione, permangono ancora dei dubbi dal punto di vista finanziario. L’esperienza di mister Capuano potrebbe rivelarsi determinante per una squadra, comunque, non semplice da affrontare e oggi molto diversa dal 3-6 subito all’esordio col Catania.

Scendendo più giù in classifica troviamo Picerno e Cavese. I lucani mostrano idee di gioco interessanti e confidano nel mantenimento del calcio professionistico dopo la storica promozione. Ci si aspettava, forse, qualcosina di diverso dalla Cavese che possiede delle buone individualità ma non riesce a spiccare il volo. Avvio di stagione difficile per il Rieti, tuttavia con l’arrivo della nuova proprietà (chiamata a fornire nuove garanzie alla Lega per la prosecuzione del campionato), sembra essere tornato il sereno centrando tre vittorie consecutive fondamentali.

Le preannunciate dimissioni del Presidente Canonico rendono ancora più teso il clima a Bisceglie. Il pareggio di Catania avrebbe potuto rappresentare la svolta per i nerazzurrostellati, invece il successivo ko interno con la Virtus Francavilla ha riaffiorato vecchi fantasmi. Il terzultimo posto attuale è lo specchio di una situazione complicata. Le cose vanno ancora peggio per Rende e Sicula Leonzio, entrambe a braccetto in fondo alla classifica e con organici che necessitano di rinforzi alla riapertura del calciomercato.

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