CATANIA: stipendi e cessione club, tre mesi decisivi

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Catania Calcio, Torre del Grifo Village

Con il campionato “congelato” almeno per il momento dal Coronavirus, per il Catania è tempo di adoperarsi per cercare di risolvere le problematiche di natura societaria che lo attanagliano. I tifosi temono per la matricola 11.700, il cui futuro è in bilico a seguito della messa in liquidazione di Finaria. Bisogna vendere e farlo con assoluta necessità per scongiurare il rischio fallimento, senza mezzi termini.

La cordata promossa dal Comitato per l’acquisizione del Catania Calcio è l’unica ad avere effettuato passi avanti concreti finora. Allegando alla manifestazione d’interesse una proposta d’acquisto pari a 2 milioni euro con l’impegno non indifferente di assorbire per intero il monte debiti del club, rispettando le spese altrettanto ingenti legate al mutuo di Torre del Grifo (pacchetto complessivo da oltre 50 milioni di euro) e predisponendo un piano industriale triennale. Secondo una valutazione formulata dal CdA del Calcio Catania, però, l’offerta non è congruente con le specifiche della procedura in atto e con gli aspetti materiali ed immateriali dell’asset​.

E’ il Tribunale fallimentare, tuttavia, ad avere voce in capitolo e terrà ugualmente in considerazione la proposta formulata dal Comitato che, dal canto suo, almeno per il momento non intende rilanciare. Attualmente non ci sono evoluzioni per quanto concerne la manifestazione d’interesse di soggetti non locali, nel contesto di una trattativa che procede a fari spenti. A questi si aggiungono coloro i quali prenderebbero il timone del Catania in caso di fallimento. Aprile, maggio e giugno saranno mesi caldi per capire cosa riserverà il destino. Innanzitutto sul piano sportivo, visto che ancora non sappiamo se il campionato verrà portato a termine.

Poi c’è il discorso stipendi. Il Catania non ha corrisposto le mensilità di gennaio e febbraio e, in un momento in cui le successive scadenze sono state posticipate, bisogna approfittarne per regolarizzare tutti gli adempimenti. La società si sarebbe attivata in tal senso. ​Attendendo di capire se l’Assocalciatori riuscirà a definire un accordo con la Lega Pro circa un eventuale taglio degli emolumenti. Ma è il nodo cessione, inevitabilmente, la preoccupazione principale. Tra lo scetticismo dei tifosi, la speranza del primo cittadino Salvo Pogliese e l’ottimismo del neo Presidente Gianluca Astorina, la corsa contro il tempo continua. Auspicando che si trovi una soluzione per garantire stabilità e solide prospettive al Calcio Catania.

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