FUTURO CATANIA: concordato preventivo, un mese di tempo per procedere. E’ il momento di giocare a carte scoperte

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Torre del Grifo Village, Centro Sportivo Catania

Svolta in arrivo? Non ancora. Nella settimana in cui ci si sarebbe aspettata finalmente l’attivazione ufficiale della procedura competitiva, le uniche novità in casa Catania hanno riguardato la ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo con il rientro di quasi tutti i giocatori alla base e la comunicazione ufficiale della riapertura delle attività del centro sportivo. Significa che l’attuale proprietà ha fornito convincenti garanzie in tema di stipendi a calciatori, staff tecnico ed istruttori sotto lo sguardo vigile dei commissari. Dal Tribunale, invece, non è ancora arrivato il via libera per la resa pubblica del bando per motivi che si possono solo provare ad intuire.

E’ un dato di fatto che Finaria abbia presentato istanza di procedura competitiva, dando così la propria formale disponibilità a cedere il Calcio Catania. Partendo da una base d’asta fissata (la cifra sarebbe di 1.3 milioni, ndr) con riferimento ai contenuti che includono clausole da rispettare per il compratore al verificarsi di determinati eventi. Si ricava l’impressione che proprio queste clausole rappresentino l’aspetto cardine della vicenda. Sigi ha già valutato gli eventuali imminenti passi successivi da compiere: aumento di capitale e ingresso di nuovi soci. Sembra, tra l’altro, che in questi giorni ci siano stati – o si concretizzeranno – incontri a Roma con imprenditori che avrebbero già dato l’ok per il rafforzamento strategico della SpA promossa da Pagliara e Pellegrino.

I riflettori, inevitabilmente, sono puntati sul bando. Qualunque cosa accadrà in relazione ad esso, coinciderà con l’atto di giocare a carte scoperte. Sì, perchè ogni azione passa dal Tribunale che riferirà tutti i passaggi e, attraverso questi, si riconosceranno le responsabilità delle parti in causa. Capendo una volta per tutte se la volontà chiaramente esplicitata da Finaria resta quella di vendere o – sotto sotto – fare dietrofront (su quali basi?). Prima o poi i nodi vengono al pettine, questo è il periodo propizio per conoscere la verità. Ricordando che tra un mese, precisamente il 23 luglio, bisognerà dimostrare la capacità di portare avanti la procedura di concordato preventivo in bianco. Il Tribunale lo ha ritenuto ammissibile, ma per l’accettazione scatta il termine suddetto.

Il Catania farà in tempo ad elaborare un piano di rientro efficiente e credibile per soddisfare i creditori? Non c’è dubbio che il piano andrà presentato, dalla holding controllante il Calcio Catania o dagli eventuali acquirenti. Nessuno è esente da responsabilità in questa fase così delicata in cui dopo tanti rinvii, se qualcuno bluffa, verrà smascherato. Intanto si riparte dal ritorno degli atleti a Torre del Grifo (con annesso rispetto protocollo sanitario, ndr) e dalla riapertura del centro sportivo al pubblico, segnali tutt’altro che trascurabili. Attendendo buone nuove in ottica bando, poichè solo attraverso la pubblicazione dello stesso verrebbe dato vero impulso alla vendita del club.

===>>> IL SINDACO: “Trovato punto d’intesa tra Sigi e Finaria. Rimango prudente, ma atteggiamento lascia ben sperare”

 

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